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Ancora un tango Otello? Sì, ed è l’ultimo.

otello

Il dramma di Shakespeare incontra il tango nello spettacolo Otello ancora un tango… ed è l’ultimo.

Con la regia di Massimo Navone, le coreografie di Marcella Formenti, e la scenografia di Elisabetta Gabbioneta, il Teatro Menotti di Milano si trasforma in una milonga e la vicenda shakespeariana prende vita a ritmo di tango; del resto, quale miglior danza poteva scegliere, se non la seducente danza argentina, fatta di sguardi, tensioni, necessità di sentire e mantenere il contatto con il corpo del proprio partner, senza il quale è impossibile trovare la sintonia ed il ritmo per danzare in coppia?

La trama, fedele a quella originale, la conosciamo tutti: Iago, alfiere di Otello, infuriato per non aver ricevuto la nomina a luogotenente, offerta invece a Cassio, intesse una subdola vendetta, innestando falsi pensieri nella mente di Otello su una potenziale relazione clandestina tra Desdemona (moglie di Otello) ed il suo fidato Cassio; e si sa: il dubbio è come un virus che si annida nella mente, esso si nutre di dettagli inesistenti ed inconsistenti, che annebbiano la ragione, e manovrano azioni folli.

La milonga è come un culla dove il fanciullo della gelosia viene coccolato e lasciato crescere, i tangueros danzano incessantemente (salvo qualche scena) come il battito cardiaco ed esaltano le emozioni e le sensazioni vissute dai personaggi interpretati da Giovanni Rossi (Otello), Marco Maccieri (Iago), Sara Bellodi (Desdemona), Giusto Cucchiarini (Cassio), Luca Mammoli (Roderigo), Cecilia di Donato (Emilia) e Giulia Angeloni (Bianca).

Un’idea originale ed un piacevole accostamento fra l’arte della danza e della seduzione a quella del teatro e della letteratura; lo spettacolo scorre lungo le note argentine insieme agli attori ed alle loro intense emozioni, soprattutto quelle dell’infido ma bravo Iago, ed accompagnate dai movimenti dei tangueros.

Interessante nel complesso, piacevole per gli amanti di Shakespeare e del tango e non solo; sebbene un po’ più di convinzione ed intensità da parte dei tangueros, e in alcuni casi degli interpreti; ed un ruolo più ricercato nella figura scenica affidata al tango, avrebbero catturato non solo l’attenzione e la curiosità del pubblico, ma anche le sensazioni, ed un coinvolgimento più intenso e passionale, come lo sono il tango e il dramma di Otello.

ORARI&INFO

Tieffe Teatro Menotti

Via Ciro Menotti 11, Milano

Dal 12 al 21 aprile

Infoline: (+39) 02.36.59.25.44

info@tieffeteatro.it

www.tieffeteatro.it

www.youtube.com/watch?v=anwu9ofULSc

Antonietta Mazzei

 

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