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Buoni propositi (rigorosamente a tema “danza”) per il 2017

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Con il nuovo anno, è tradizione, oltre a scambiarsi gli auguri, fare anche una lista di Buoni Propositi, e magari anche di desideri. Per chi non avesse ancora fatto in tempo a completarla, o volesse aggiungere nuovi propositi, qui i nostri consigli per il 2017!

  1. Scoprire il coreografo nascosto nei ballerini. Sono tante le opzioni per un danzatore, per proseguire la propria carriera: tra le tante, perché no, anche quella di coreografo. Ma è una professione che richiede un notevole allenamento, e opportunità di composizione: ecco perché vi consigliamo di non perdere la serata La Valse/Symphony in C/Shéhérazade dal 19 aprile al Teatro alla Scala, che affida le coreografie de La Valse ai danzatori Stefania Ballone, Matteo Gavazzi, Marco Messina.
  2. Sconfiggere il gender-gap tra i coreografi. Tema molto sentito negli ultimi tempi, in moltissimi lamentano la mancanza di coreografe nella danza, e specialmente nelle grandi compagnie di balletto. Noi segnaliamo la nuova creazione di Crystal Pite per il Royal Ballet, che debutta a marzo, e vi consigliamo di tenere d’occhio alcune coreografe italiane, note soprattutto nell’ambiente contemporaneo, che potrebbero stupirvi anche in compagnie di balletto…
  3. Tornare bambini anche in platea. Programmate per l’anno nuovo anche un viaggio oltreoceano, a Washington, e chiedete di Julie. Julie Kent, ovviamente, e del suo Washington Ballet, che a marzo debutta in una nuova produzione ispirata alla storia di Aladdin.
  4. Più letteratura. Torniamo in Italia, ma restiamo nell’ambito della letteratura (considerata) per ragazzi. Il consiglio è di riprendere in mano quella copia di Alice nel Paese delle Meraviglie che vi hanno regalato anni fa, e prepararvi a vedere la storia di Alice in scena al San Carlo di Napoli, per la coreografia di Gianluca Schiavoni, dal 14 maggio.
  5. E anche più storia. È la compagnia che ha fatto dei classici della letteratura un suo cavallo di battaglia, il Northern Ballet di Leeds, e se amate le epoche passate, le avventure e anche un po’ di divertente romance, Casanova di Kenneth Tindall è da vedere.
  6. Trasformare una banale conversazione in una canzone con coreografia annessa. Che tradotto in parole povere significa “portare un po’ della magia del musical nella propria vita”. Quest’anno, in Italia, arriva anche Green Day’s American Idiot, musical che travolge il pubblico con l’energia di uno degli album più famosi della band statunitense. Una storia di amicizia, ma dai forti risvolti politici.
  7. Visitare Vienna. Magari a febbraio. Vienna è decisamente la capitale europea da visitare nel 2017, anno degli eventi per i 300 anni dell’imperatrice Maria Teresa e per i 150 anni del valzer più famoso della storia, Sul bel Danubio Blu di Strauss. Se poi capitate a febbraio, quando debutta con il Wiener Staatsballet Le Pavillon d’Armide di Neumeier…
  8. Più danza contemporanea! Un buon proposito da mantenere assolutamente, per un genere a cui viene spesso dato meno spazio, ma che anche in Italia ha buonissimi interpreti e autori, spesso molto giovani e con una forte vocazione internazionale. Seguite perciò i festival e i premi, ma anche i network come Aerowaves, per essere certi di non perdervi il prossimo grande nome della danza, fin dai suoi esordi.
  9. Conoscere meglio i centri coreografici europei. Per aiutarvi a individuare i vostri nomi ideali della danza contemporanea, niente di meglio che monitorare i centri coreografici, molti dei quali fanno parte del Network delle Case della Danza Europee: EDN – European Dancehouse Network, che sta portando avanti un progetto di ricerca sulla danza, e anche una mappa dei centri coreografici europei.
  10. Seguire (e scoprire) i talenti italiani. Prendiamo spunto dal progetto di Alessio Carbone Les italiens de l’Opéra de Paris, per ricordarvi di seguire anche la carriera di molti nomi italiani all’estero, come Jacopo Tissi, Petra Conti, Davide Dato, Federico Bonelli, Sara Renda, Silvia Azzoni; ma anche per ricordarvi di seguire le esibizioni delle Accademie dei grandi teatri, con i giovani talenti di domani. E anche di seguire le recenti nomine, come Rebecca Bianchi e Alessadra Amato, all’Opera di Roma (che propone tra l’altro una serata Robbins/Preljocaj/Ekman molto interessante ad aprile).

Dieci buoni propositi, che non è mai stato così facile mantenere lungo tutto il 2017…

Greta Pieropan

Foto: Hamburg Ballet, Crystal Pite

www.giornaledelladanza.com

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