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Geografie Immateriali al Festival di Danza Urbana di Bologna 2014

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Giunge alla sua XVIII edizione il Festival di Danza Urbana, appuntamento storico sostenuto dal Comune di Bologna, in partnership con Fondo Ambiente Italiano Delegazione di Bologna (FAI), Masdanza, Studio RP e in collaborazione con Museo d’Arte Moderna di Bologna (MAMbo), Museo del Patrimonio Industriale, Biblioteca Salaborsa, Mousikè, Camera a Sud, Festival Città Cento Scale e Arti per la rinascita e la trasformazione urbana (Artu).

Il Festival quest’anno è dedicato all’analisi delle cosiddette geografie immateriali, ossia quelle relazioni che si instaurano tra territorio e persona, tra geografia tangibile e immateriale, analisi realizzata attraverso l’esplorazione della città di Bologna per mezzo di performance eseguite da nove compagnie di danza provenienti da vari Paesi del mondo come Italia, Spagna, Israele e Corea del sud.

Protagonisti del Festival sono quindi la città, la danza, i danzatori, ma anche i cittadini che insieme contribuiranno a dare una nuova interpretazione del paesaggio urbano.

Inaugurato il 5 settembre scorso con l’analisi del rapporto tra identità e paesaggio da parte del geografo Franco Farinelli, Professore di Geografia all’Università di Bologna, della paesaggista e ricercatrice in Architettura del paesaggio all’Università di Roma Tre, Annalisa Metta e attraverso le performance del visual artist Alessandro Carboni e dell’attore Leonardo Delogu, il Festival propone spettacoli di danza, conferenze e progetti di laboratorio, che si svolgeranno sia nelle parti più conosciute della città, (Piazza Santo Stefano, Piazza Maggiore, vari parchi cittadini, ecc.), sia in luoghi solitamente chiusi al pubblico, come il convento di Santa Maria dei Servi e si concluderà l’11 settembre 2014.

Tra le svariate iniziative del Festival, la performance della Compagnia di danza catalana La Veronal, guidata dal coreografo Marcos Morau, che porta in scena Siena, sesto capitolo di un’opera formata da 10 parti, che indagano il collegamento tra danza e geografia. Proposta il 6 settembre scorso nel Complesso di Santa Maria dei Servi, eccezionalmente aperto al pubblico, Siena consiste in un’esplorazione della storia dell’arte italiana, un viaggio che inizia nel Rinascimento e finisce nel presente, dove l’individuo si confonde nella massa. La performance utilizza metodo del site-specific, che crea una stretta interazione con l’ambiente in cui si inserisce, facendo riferimento a tutti gli aspetti dell’identità del luogo, dalla storia all’architettura, dalla struttura spaziale alla cultura, ecc.

La compagnia ferrarese CollettivO CineticO ha presentato l’8 settembre in prima assoluta Ballroaming, aperta alla partecipazione di tutti, danzatori e non, che ha sottoposto il centro di Bologna al rito della cosiddetta ‘territorializzazione creativa’, realizzata tramite micro-azioni performative, che hanno trasformato il centro storico della città in un agglomerato danzante e silenzioso.

Il 9 settembre, il coreografo Tommaso Monza, ha proposto RODTerzo Impatto, progetto biennale di performing art e terzo capitolo di un lavoro dedicato allo studio del territorio, della cultura e della storia del Kazakistan, che esplora la relazione tra geografia e soggettività, cercando di ricostruire in una coreografia il disastro ambientale del lago d’Aral.

Sempre il 9 settembre, la coreografa israeliana Dana Ruttenberg propone Private I’s, performance con cui ha vinto nel 2010 il Curtain Up Festival. Si tratta di un viaggio nelle diverse sfaccettature della mascolinità, nelle forze che agiscono nel corpo maschile, utilizzando un linguaggio di movimento che passa dalle arti marziali allo slapstick (tipo di comicità basata esclusivamente sul linguaggio del corpo, molto usata nel cinema muto), da Hollywood al Cabaret, fino ai semplici gesti quotidiani di solidarietà maschile, attraverso un duo in cui i corpi dei danzatori si fondono in uno solo.

Oggi, 10 settembre, Noemi Bresciani, giovanissima performer e coreografa di danza contemporanea, propone Nowhere, un dialogo-indagine fra danza e fotografia, che sfocia in quattro quadri affidati a quattro danzatrici che conducono gli spettatori in luoghi e mondi diversi, scenari in cui si muovono vari personaggi.

Il Festival si concluderà l’11 settembre con MasDanza Platform, un’intera giornata dedicata alle proposte di artisti della scena internazionale, vincitori lo scorso ottobre della XVIII edizione dell’ International Contemporary Dance Festival of the Canary Islands, nato con l’obiettivo di individuare e sostenere le nuove generazioni di coreografi nel panorama internazionale, offrendo loro opportunità di incontro, diffusione e sostegno economico per la produzione del loro lavoro. Quest’anno Danza Urbana ha selezionato tre artisti di diversa nazionalità: il coreografo e danzatore coreano Hyunjin Jung, premio della giuria quale miglior performer, che eseguirà la sua intensa e originale Turn of the dawn, in cui il coreografo studia la capacità di espressione attraverso movimenti più essenziali e basilari possibili; l’israeliana Sharon Vazanna, premio del pubblico nella categoria miglior solo, con Red fields, assolo premiato a Intimidance Festival 2012, che descrive l’incontro di una donna con le convenzioni sociali; l’italiana Claudia Catarzi, menzione speciale della giuria nella categoria solo, con Qui, ora, coreografia nata dallo studio della capacità del corpo di improvvisare in uno spazio qualsiasi e nel silenzio, con il corpo artefice dei propri suoni e mezzo per percorrere il cammino della vita.

Infine, fuori programma in collaborazione con il Festival, sabato 13 e domenica 14 settembre, nella sezione denominata Terre di confineRunning up that hill, assisteremo ad un lavoro di sperimentazione per gli artisti e un polo d’attrazione per un pubblico, attraverso un progetto-incontro coreografico sulle colline di Bologna, che vede coinvolte nuovamente Sharon Vazanna, la danzatrice Francesca Penzo e la Compagnia di danza contemporanea Le Supplici di Fabrizio Favale.

Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito, per alcuni la prenotazione è obbligatoria, mentre altri saranno ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. 

ORARI & INFO

Dal 5 all’11 settembre 2014

Sedi varie – città di Bologna
www.danzaurbana.it

Tel. +39 051 6440879

E-mail: info@danzaurbana.it 

Stefania Napoli

www.ilgiornaledelladanza.com

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