I progetti di Dimitri Joude , Mathurin Bolze, Hedi Thabet e Sidi Larbi Cherkaoui a “Equilibrio – Festival della nuova danza”

Un appuntamento con tre importanti spettacoli attende gli appassionati di danza contemporanea: all’Auditorium Parco della Musica, teatro della settima edizione di Equilibrio.Festival della nuova danza, vanno in scena le pièces di Dimitri Joude, Mathurin Bolze, Hedi Thabet e Sidi Larbi Cherkaoui. Tre progetti di danza contemporanea e teatro-danza che non mancheranno di stupire tutti i partecipanti. Xebeche, progetto di Dimitri Jourde, nasce dal desiderio di interrogarsi sul mondo che ci viene mostrato attraverso i media e i giornali, sui sentimenti che si provano quando vengono lette informazioni che magari disgustano e al contempo scoraggiano. Una rappresentazione che permette di fare una breve introspezione e che lascia spazio ad un breve viaggio interiore. La pièce Ali, invece, è un intenso duetto tra due straordinari acrobati, Mathurin Bolze e Hedi Thabet. I due artisti indossano gli stessi abiti, sono simili ma allo stesso tempo diversi: uno ha due gambe, l’altro una sola, si soppesano, si trasportano a vicenda, fanno volar via le stampelle e iniziano a ballare e a fare acrobazie. Uno ha la potenza, l’altro la grazia. Ciascuno di loro ha bisogno dell’altro. Un esempio perfetto di aiuto reciproco e, perché no, di amicizia. Faun, terza rappresentazione in scena e creata da Sidi Larbi Cherkaoui, coreografo e danzatore belga, descrive un duetto sulla potenza della mitologia e sull’animalità dei movimenti umani: James O’Hara e Daisy Phillips portano sul palco l’eleganza, la forza e la particolarità di queste movenze. In un’unica serata gli spettatori potranno, quindi, assaporare tre tipologie di “danza” diversa: un’opportunità unica che darà loro emozioni sicuramente difficili da scordare.

ORARI

15 e 16 Febbraio, Sala Petrassi, ore 21.00

INFO

Auditorium Parco della Musica

Viale Pietro de Coubertin, 30

Roma

Tel +39 06 80241281

info@musicaperroma.it

www.auditorium.com

Valentina Clemente

Nella foto: Mathurin Bolze e James O’Hara

Foto di Diego Franssens e Stephane Rouaud