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Informare-azione di Joseph Fontano: Perché non ci Sono MOLTI danzatori maschi nelle Scuole di danza?

Inform-azione di Joseph Fontano

Si ha il timore che qualcuno pensi che gli uomini in calzamaglia siano sempre effeminati, ma non dimentichiamo che una delle più grandi attrazioni dei box office mondiali  è stato Mikhail Baryshnikov, noto donnaiolo, lui ha fatto  capire a molti eterosessuali (in modo ironico)  che studiare danza poteva essere un buon metodo per conoscere e frequentare ragazze. Al di fuori degli Stati Uniti e dall’Italia, paesi come la Russia e Cuba venerano i loro danzatori maschi e  certamente non li etichettano come diversi. In Italia è ancora da considerare una leggera inversione di marcia, in quanto sono sempre più eterosessuali (maschi)  ad avvicinarsi alla danza e che  questo modo di pensare che i danzatori siano diversi  è oramai obsoleto è lentamente sta passando di moda questo tipo di pensiero.

Molti dicono che la danza potrebbe rendere femminili o effeminati i maschi che la praticano, questo grazie alla cultura occidentale, e in particolare nel balletto classico come se rappresentasse un ideale di un mondo femminile. E’ proprio per questo che molti genitori scoraggiano i loro figli nel prendere lezioni di danza, anche se dimostrano potenzialità e attitudini, senza considerare che molti dei più grandi danzatori nel mondo sono stati e sono gli eterosessuali, vedi Mikhail Baryshnikov, Carlos Acosta, Raffaelle Paganini, ammirati per la loro forza, grazia, agilità e per la loro musicalità, così come per la loro mascolinità.

Non è certo facile essere l’unico maschio in una classe di danza, ma seguendo la propria passione, indipendentemente da ciò che gli altri dicono o pensano, è importante per il proprio sviluppo in una vita che sarà ricca di soddisfazioni. E’ importante anche sottolineare che un danzatore quasi sempre trova lavoro nel mondo della danza, e in molti stili di danza, come l’urban, street dance, hip-hop, break ecc.  e che ha visto il mondo maschile essere messo in primo piano. Anche nella danza contemporanea, attraverso le varie contaminazioni come ad esempio le arti marziali, a fatto si che il mondo della danza si aprisse anche ad un ambito più maschile che femminile.

Quello che è stato appena detto potrebbe sembrare un clichè, oppure potrebbe sembrare di mettere delle etichette ai nostri pensieri quando pensiamo al mondo della danza o allo spettacolo da vivo in genere. Non è certamente l’orientamento sessuale di una persona che cambia il valore del suo operato, o la sua persona.

Lo stereotipo che i danzatori debbano essere automaticamente femminili è un concetto che gli italiani e gli americani amano abbracciare, quasi a proteggere l’immagine di maschio nazionale. Eppure gli uomini gay sembrano essere attratti dall’arte, dalla danza così come altre occupazioni creative e altrettanto stereotipate, vedi interior design, parrucchiere, moda e teatro musicale.

Nell’universo delle arti non possiamo dimenticare: Michelangelo, Nijinsky, Diaghilev, Rudolf Nureyev, Marcel Proust, Pier Paolo Pasolini, Oscar Wilde, Lord Byron, Tchaikovsky, Tennessee Williams, Montgomery Clift, Rock Hudson e Leonard Bernstein che sono solo alcuni degli omosessuali della storia che hanno lasciato un segno indelebile.

Se una persona qualunque come ad esempio un pompiere che rischia la sua vita per salvare un altro essere umano, è davvero importante la sua identità sessuale? La propria sessualità, il lavoro o le azioni non centrano con le etichette che la società impone. La danza è un linguaggio corporeo non verbale, è un’arte ma soprattutto un lavoro.

Nessuno può creare un ghetto di pensiero, dove a farne le proprie spese siano i giovani, i giovani talenti per le prossime generazioni. L’orientamento e l’educazione sono due cose che vanno di pari passo, rispettiamo le scelte individuali delle persone e valutiamo il risultato del lavoro da loro svolto. Un pompiere salva un bambino dalle fiamme, rischiando la proprio vita. Il danzatore o danzatrice è bravo/a o non è bravo/a ed è solo questo che deve essere importante,  e ed solo questo che lo potrebbe rendere diverso. Danzatori maschi studiate danza, immergetevi nella cultura, e ricordatevi che questo è un lavoro nobile, ma soprattutto un lavoro  assicurato!

Lettori, insieme possiamo condividere idee e esperienze con un pubblico sempre più vasto. Inviate per mail le vostre domande e/o proposte, ma soprattutto raccontateci le vostre esperienze riguardo il settore danza. Apriamo insieme un dialogo Inform-Azione.

Joseph Fontano

www.giornaledelladanza.com

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