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Intervista Dorian Grori, co-responsabile del “Nuovo Balletto Classico” [ESCLUSIVA]

Intervista Dorian Grori, co-responsabile del “Nuovo Balletto Classico” [ESCLUSIVA]

Dorian Grori è nato in Albania e si è diplomato presso l’Accademia di Danza di Tirana. Ha lavorato all’Opera di Tirana ricoprendo ruoli da Solista. In seguito, nel 2001, si trasferisce in Italia ed entra a far parte dell’Associazione Balletto Classico di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, esibendosi in qualità di primo ballerino e partecipando a tutto il repertorio e alle nuove creazioni coreografiche classiche e neoclassiche della Compagnia e a tutte le tournée all’estero. In qualità di docente ha insegnato danza classica ai primi corsi presso l’Accademia del balletto di Tirana e attualmente svolge l’attività di maestro in Italia. (LEGGI ANCHE: LA COMPAGNIA E LA SCUOLA COSI.STEFANESCU NON CHIUDE, GRAZIE A 4 GIOVANI DANZATORI)

 

 

Gentile Dorian, innanzitutto le mie personali felicitazioni per la staffetta, che ha permesso il salvataggio della storica Compagnia e Scuola “Cosi-Stefanescu”, da parte tua insieme all’insegnante Nicoletta Stefanescu e ad altri due primi ballerini, Elena Casolari e Rezart Stafa. Come siete arrivati a questa lieta conclusione?

 

Giunti in un momento di crisi economica nella nostra realtà, come del resto nell’arte in generale, si è arrivati ad una svolta, che ha portato Liliana Cosi e Marinel Stefanescu alla decisione di chiudere. Quindi mossi dal desiderio di proseguire questo sogno, che dura da 38 anni, ci siamo proposti noi nel tentativo di dare continuità al lavoro intrapreso dai nostri maestri, i quali ci hanno insegnato come formare con professionalità i ballerini del domani.

 

 

Tu nasci in Albania e studi, diplomandoti all’Accademia di Balletto di Tirana, e in seguito partecipi a un corso di alta formazione professionale proprio con l’Ass. Balletto Classico Cosi-Stefanescu. Per quale motivo hai lasciato l’Albania e quali sono stati i contatti per arrivare a perfezionarti nella Scuola di Reggio Emilia?

 

Terminati i miei studi nel 1998, ho ballato al Teatro Nazionale di Tirana per due anni. Dopo decisi di trasferirmi, in cerca di maggiore soddisfazione in campo artistico e a Reggio Emilia trovai quello che faceva per me, una Compagnia di altissimo livello dove poter studiare e crescere maggiormente.

 

 

Quali sono i tuoi primi ricordi giunto all’Associazione Balletto Classico Cosi-Stefanescu?

 

Prima di tutto il trovare una famiglia pronta ad accogliermi e a darmi tutto ciò di cui un artista necessita ma soprattutto trovai Marinel Stefanescu, un grande maestro d’arte e di vita!

 

 

Mi racconti il tuo primo incontro con la grande étoile Liliana Cosi e con il primo ballerino Marinel Stefanescu?

 

Dopo l’audizione rimasi molto colpito dalla loro professionalità e semplicità, nonostante il loro immenso valore artistico, entrai in casa come un figlio, e subito mi resi conto di aver trovato la mia giusta strada.

 

 

Cos’hai imparato da loro e come desideri ringraziarli per la dedizione che hanno sempre nutrito per gli allievi accademici?

 

Ho imparato che le soddisfazioni arrivano solamente dopo aver lavorato duramente e che il rispetto e la disciplina nella danza regnano sovrane.

 

 

In seguito sei entrato a far parte della Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu partecipando a tutto il repertorio e alle nuove creazioni. Come ricordi artisticamente questo periodo?

 

Ricordo quel periodo con grande emozione perché fu proprio allora che cominciai a raccogliere i frutti dei tanti sacrifici. Rammento con piacere le giornate trascorse in sala di danza alla presenza dei miei maestri, Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, i quali mi dedicavano ore preziose del loro tempo interessati alla mia personale crescita artistica.

 

 

Hai avuto il privilegio di danzare anche diversi ruoli solistici in tournée di successo, tra tutti quelli interpretati in quale ti sei sentito più affine?

 

Avendo avuto la possibilità di poter danzare ogni ruolo della Compagnia posso dire però di aver amato particolarmente il ruolo di Basil in “Don Chisciotte”, anche se di tutto il repertorio classico, quello che mi ha maggiormente colpito è stata la creatività coreografica e artistica di Stefanescu con il quale mi sono sempre trovato perfettamente a mio agio.

 

 

Dal 2001 hai iniziato anche l’attività di insegnante di danza classica ai primi corsi presso l’Accademia di balletto di Tirana. Oggi insegni anche in vari Stage in Italia, com’è passare dall’altra parte, da ballerino a docente?

 

L’attività di insegnante per me è assai importante anche se molto diverso dall’essere in palcoscenico come ballerino. Stefanescu e la Cosi non mi hanno aiutato solo come danzatore ma mi hanno fatto crescere anche come insegnate di danza! Mi piace tantissimo, vorrei tirare fuori il meglio dagli allievi e pretendo il massimo da loro durante le mie lezioni.

 

 

Un ricordo anche per il tuo periodo all’interno del Balletto di Tirana, che aria si respirava e quali sono state le maggiori soddisfazioni?

 

Nonostante le difficoltà e i grandi sacrifici, ho dei bellissimi ricordi della Scuola di danza e anche nel Teatro dell’Opera in quanto non avendo ancora terminato gli studi, mi proposero, comunque un contratto da Solista all’età di diciott’anni.

 

 

Nella tua carriera hai vinto anche un premio al Concorso Internazionale ‘Premio Roma’. Ma com’è nata la tua passione per la danza?

 

Nel 2001 a Roma vinsi il premio miglior coppia internazionale. Studiai violino sino al compimento dei 10 anni, poi la grande passione per la danza mi portò a decidere di scegliere questa nobile arte per tutta la vita!

 

 

Con il “Nuovo Balletto Classico” siete già impegnati con diversi appuntamenti a breve. Come vi state preparando a questa nuova veste?

A breve abbiamo già alcune date fissate (19 maggio al Teatro De André a Casalgrande, 22 maggio l’Esame d’ammissione per il nuovo anno scolastico, il 5 giugno lo spettacolo di fine anno della Scuola al Teatro “Valli” di Reggio Emilia, il 16 giugno uno spettacolo a San Gimignano, il 4 luglio l’inizio dei Corsi estivi ed altri appuntamenti che verranno comunicati volta per volta). E in più stiamo già pianificando tantissimi altri importanti ed interessanti progetti per il futuro!

 

Ci saranno cambiamenti sostanziali o novità nel riassetto della Scuola e della Compagnia con la Vostra nuova gestione?

 

Stiamo valutando alcuni cambiamenti, ad esempio l’inserimento di nuovi insegnanti ed il potenziamento della tecnica contemporanea!

Ho letto che le materie d’insegnamento saranno 6 e sopravviverà anche il Convitto gestito dalla Scuola stessa. Una continuità che ben fa sperare per una delle pochissime e rare compagnie di danza classica in Italia?

 

Confermiamo il piano di studi con sei materie alla settimana avvalendoci della collaborazione del convitto della Scuola stessa!

 

 

La signora Cosi e Marinel Stefanescu rimarranno i direttori artistici?

 

Avendo preso la decisione di continuare abbiamo chiesto a Liliana Cosi e Marinel Stefanescu di affiancarci per garantire ai nostri allievi la professionalità di sempre. Per noi loro sono e rimarranno figure importantissime!

 

 

Secondo te qual è il punto di forza del “Nuovo Balletto Classico”?

 

Il nostro punto di forza penso sia quello di possedere tutti i preziosi insegnamenti di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu e di volerli trasmettere in un’ottica più innovativa!

 

 

In bocca al lupo e felicitazioni a te, a Nicoletta Stefanescu, a Elena Casolari e a Rezart Stafa!

 

Grazie e crepi il lupo!

 

 

Michele Olivieri

 

www.giornaledelladanza.com

 

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