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La ballerina Alice Atzeni: capacità di innovare preservando sempre la femminilità nel danzare

Alice

Alice Atzeni, ballerina professionista di danze caraibiche, fa parte del corpo di ballo Dominican Power diretto dal maestro di Santo Domingo Chiquito. Alice porta in scena vari spettacoli di danza attestando la sua presenza in prestigiosi congress latini, da Los Angeles a Tokyo, da Sidney a Città del Messico. Il suo stile fonde diverse influenze coreografiche che spaziano dal reggaeton alla rumba alla dance.

 

Ciao Alice benvenuta a Passi di Danza. Parliamo di te, di come é iniziata questa passione?

La mia carriera nel mondo della danza é iniziata da piccolissima. Addirittura a soli tre anni i miei genitori mi hanno fatto frequentare un’accademia di danza classica a Genova. All’epoca vivevo nel capoluogo ligure.

I lettori del giornale amano seguire i ballerini, le vicende artistiche dei loro beniamini.  Tu quale stile di danza prediligi?

Devo dire che ho un gran debole per la musica underground, naturalmente con i miei limiti perché principalmente ho studiato le danze latinoamericane. É una musica molto ballabile, ma mi piacciono anche stili come il reggaeton, ragga jam, l’hip hop. Ultimamente sto intraprendendo un percorso di danza interessante, una sorta di fusione tra varie tendenze coreiche. Sono una delle poche ballerine del mondo latinoamericano, almeno in Italia, che ci sta provando. Sto parlando del Twerking, un ballo praticato quasi solo da donne, anche perché c’è da scuotere i fianchi su e giù velocemente.

Parliamo del gruppo di cui fai parte

Dominican Power è il mio gruppo di ballo, la mia vita, la mia famiglia, é tutto per me. Questa formazione di ballerini nasce con me e Chiquito, primo ballerino di questa bella formazione, circa 8 anni fa. I nostri stili sono un mix di tutto: dalla capoeira all’ hip-hop alla danza classica alla rumba.

Il merengue,  nel tuo modo di danzarlo, cosa vuol dire?

Questo ballo proviene dalla terra che più amo, Santo Domingo. Il nostro gruppo si chiama così perché il suo leader proviene da quel bellissimo territorio. Per me il merengue è gioia, allegria, divertimento, festa. Il mio modo di ballarlo é molto semplice perché é un ballo popolare e sono dell’ idea che almeno le cose che hanno un origine storica debbano restino tali. Ci sta ballare il merengue con altri stili, però deve rimanere un ballo semplice e divertente, proprio quello che cerco di esprimere quando lo ballo.

La città dove insegni, fai le prove, vivi. Com’é per una ballerina brava come te

Ho vissuto in molte città italiane da nord a sud dello stivale. Ora vivo a Milano anche se ancora per poco in quanto mi trasferirò in Emilia Romagna.  Insegno in tutto il mondo tramite stages e festival.

Parlami di un ballo che ami. Suggerisci alle ragazze qualche segreto femminile per ballare bene

Amo tutti i balli. Il mio stile personale é un mix di tante danze. Importante é essere femminile e sexy, allo stesso tempo accattivanti, anche potenti. Tutto questo senza mai perdere l’eleganza. Per me ballo significa provocazioni, vuol dire esprimere quello che hai dentro, attrarre chi guarda senza essere troppo volgari.

Se dico Santo Domingo?

A Santo Domingo è come se ci fossi vissuta da sempre, nel senso che io amo ogni parte storica di quel luogo, la musica, la lingua, il cibo, le persone.  Un posto dove é facile fare amicizia. Avrà anche i suoi lati negativi ma non li voglio sapere.

La musica é fondamentale. Come scegliete nel gruppo i brani?

La musica é importante, senza i musicisti non esisterebbero i ballerini. Massimo rispetto pera chi la crea. Noi scegliamo la musica in base alle nostre preferenze, al nostro stile, al nostro cuore a quello che ci può ispirare una canzone. Ogni volta che si crea uno spettacolo si cerca di dare la novità a livello musicale non solo coreografico. La musica è il 50% di una buona coreografia, poi c’è l’impatto con il pubblico. Quello che può trasmettere alla gente deve essere inerente alla storia.

L’ultimo progetto

Ho appena inciso un disco, in qualità di cantante, dal titolo on the floor. Mi voglio sperimentare ancora una volta. Una difficile avventura che mi aspetta ai confini tra musica e danza, tra hip hop e RB latino. In questa nuova sfida mi supportano professionisti quali il maestro Toni Velardi e il dj Fabrizio Zoro.

Come vuoi concludere?

Ringrazio e saluto tutte le persone che mi seguono e che credono in me. Saluto te Massimiliano ed i lettori del Giornaledelladanza.com.

 

Massimiliano Raso 

www.giornaledelladanza.com

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