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“Pupilla (1983/2014)”, la provocazione trent’anni dopo

DanceHaus Company_Pupilla (19832014) © Alberto Calcinai_2

Mercoledì 11 novembre, al Teatro Comunale di Ferrara, si ritorna indietro nel tempo di ben trentadue anni: la DanceHaus Company di Susanna Beltrami porta in scena Pupilla (1983/2014), nel cui titolo viene riportato tanto l’anno della creazione originaria di Valeria Magli, quanto quello della recente ripresa.

L’azione scenica, originariamente affidata alla sola presenza di Valeria Magli, adesso viene tripartita tra le interpreti Chiara Monteverde, Armida Pieretti e Susan Vettori, impegnate per 60 minuti a risvegliare nel pubblico i più teneri ricordi d’infanzia attraverso movimenti svolazzanti e di (solo apparente) spensieratezza.

Pupilla è una storia di donne, di signore, di bambine e di bambole: tutte figure equipollenti, tutte plasmate da forti dualismi esistenziali, quali allegria e cupezza, infantilità e acredine, innocenza e perversione. Si suddivide in cinque quadri – secondo l’allestimento presente – denominati Signora, Le Bambine, Femme machine/ Max Ernst, Die Puppe/Hans Bellmer, Girotondo: le citazioni ai due artisti surrealisti degli anni Venti rappresentano un palese fil rouge con la partitura scenica e, soprattutto, ideologica di Magli, attratta calamiticamente dalla duplice visione della donna-bambola, vulnerabile e provocatoria.

A commentare e, in qualche modo, descrivere l’intero apparato coreutico in termini poetici vengono recitate le parole di Hugo Ball, Milli Graffi, Letizia Paolozzi, Giovanni Pascoli, Gisèle Prassinos e Umberto Saba, accompagnate amabilmente dalle note di Claude Debussy, Gabriel Fauré, Juan Hidalgo, Ethelbert Nevin e C.J.Orth. Un tripudio di arte, nelle danze, come nelle parole, come nei suoni.

La produzione dello spettacolo vede la compresenza del Teatro Franco Parenti (1983) e di ContART (2014) e il riallestimento è avvenuto nell’ambito del progetto RIC.CI Reconstruction Italian Contemporary Choreography anni ’80-’90, di cui Valeria Magli è componente insieme ad altri nomi della danza italiana quali Virgilio Sieni, Alessandro Certini, Enzo Cosimi, Fabrizio Monteverde e il duo Abbondanza/Bertoni.

Numerosissime, inoltre, le collaborazioni per la realizzazione della riedizione dell’opera: dal Sud al Nord dell’Italia teatri e associazioni hanno dato il proprio contributo, in particolar modo il Teatro Pubblico Pugliese – Comune di Bisceglie – progetto “Sistema Garibaldi”, l’Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, il Circuito Teatrale Regionale Veneto Arteven; senza contare gli enti in coproduzione come la Fondazione Teatro Grande di Brescia, la Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, la Fondazione Milano – Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, la Fondazione Ravenna Manifestazioni, la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” e Torinodanza – Fondazione Teatro Stabile di Torino.

Cos’altro fare, allora, se non gustare di questa performance in tutta la sua essenza, congelata nel tempo e nelle emozioni?

ORARI & INFO

11 novembre 2015, ore 21:00

Teatro Comunale

Corso Martiri della Libertà, 5 – Ferrara

Tel. +39 0532 20 26 75

http://www.teatrocomunaleferrara.it/

Marco Argentina

www.giornaledelladanza.com

DanceHaus Company/ Pupilla (1983/2014) © Alberto Calcinai

DanceHaus Company/ Pupilla (1983/2014) © Alberto Calcinai

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