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Roberto Baiocchi: “al Festival di Todi ho fortemente voluto la presenza di due stelle mondiali della Danza come Natalia Osipova e Ivan Vasilyev in esclusiva per l’Italia”


Roberto Baiocchi, coreografo, insegnante, scrittore e manager dello spettacolo, una carriera a 360 gradi…

Ebbene sì, un insieme di  professioni confacenti tra loro. Da numerosi anni, parallelamente alla mia principale professione, mi dedico alla comunicazione e alla produzione e promozione manageriale del Balletto. Recentemente ho frequentato un Master presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino quale “ Manager del Teatro di Produzione”, a ulteriore conferma della mia totale dedizione all’arte della danza.

Hai studiato presso l’Ecole Supérieure de Danse de Cannes “Rosella Hightower”, una delle scuole più prestigiose, come ricordi i tuoi anni di formazione?

Al  Centre de Danse International Rosella Hightower  (questa era la denominazione originaria)   ci sono arrivato all’inizio degli anni ’80, dopo aver ricevuto  una borsa di studio dalla stessa Madame Rosella, tutto questo grazie anche  alla mia insostituibile maestra fiorentina Antonietta  Daviso di Charvensood. Fu lei in primis a intuire e farmi scoprire il talento naturale di cui ero dotato. Di quel periodo ricordo e custodisco preziosamente ogni trascorso: la sveglia alle 6 di mattina per ben dieci anni tra  formazione e perfezionamento, le lezioni di danza classica alle 8 con Claudie Winzer e la full immersion giornaliera in tutte le discipline fino a tarda sera, prima di andare a dormire puntualmente alle 22. Oltre a Rosella Hightower, tra tutti gli altri eccellenti Maestri con i quali ho studiato, ricordo l’indimenticabile e insostituibile José Ferran. Grazie a lui e ai suoi insegnamenti  ho imparato tutti i veri segreti e i metodi della danza classica, in particolar modo la dedizione, il rigore e lo spirito di sacrificio che questa disciplina impone. Tutti i giorni frequentavo la classe maschile insieme ai mie compagni di studi. Oggi tanti di loro sono stelle della Danza. José Martinez, Danseur Etoile de l’Opéra de Paris per esempio, ed altri ancora che hanno frequentato (anche) negli anni a venire la stessa scuola, quali Eleonora Abbagnato, Gil Roman, Rheda, Jean Christophe Maillot, Christophe Ferrari e molti altri. Ricordo ancora l’odore del legno del Grand Studio  dove  trascorrevo gran parte delle mie giornate tra lezioni e prove, calcato da tutti i più grandi ballerini del mondo, i quali puntualmente venivano a Cannes e che talvolta, con grande emozione e vivo stupore, ritrovavo accanto a me alla sbarra durante le lezioni di danza per i professionisti. Fra  tanti  nomi illustri, uno su tutti: il mio padrino artistico Rudolph Nureyev. Grazie a lui ho iniziato lo studio della Danza Classica, è questo il più bel ricordo che conservo gelosamente. I suoi preziosi e numerosi consigli, la sua energia, la sua instancabile voglia di studiare senza fermarsi mai, il desiderio di imparare e  migliorare continuamente, il sogno, come diceva lui, di “danzare per sempre!”

Presso la stessa scuola sei stato nominato “Professeur de Danse invité”

È stato l’ultimo obiettivo realizzato da Madame Rosella, prima della sua scomparsa, avvenuta il 4 novembre 2008. Lei credeva tanto anche nelle mie qualità di coreografo e insegnante e così, per suo volere, sono stato nominato “Professeur de Danse invité”. Una grande emozione quando  Monique Loudieres,  già étoile dell’Opera di Parigi e in quel periodo Direttrice dell’Ecole Supérieure de Danse de Cannes Rosella Hightower, mi chiamò per comunicarmelo. Per questo motivo, quando sono convocato, divido i miei impegni di lavoro tra l’Italia e la Francia. Per me questa nomina è motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Ritrovarsi ad insegnare in una tra le più prestigiose scuole del mondo  dopo esserci stato in veste di allievo è motivo di grande stima, a conferma delle competenze acquisite. Ancor più gratificante è poter trasmettere agli allievi ciò che ho appreso con un insegnante speciale quale Monika Kraus Saez  nella disciplina che ora insegno, ovvero il Modern Jazz.

Sei stato ballerino solista nelle compagnie di balletto “Ballet de L’Opera”, “Ballet Classique de Paris”, “Jeune Ballet International de Cannes”.

Ebbene sì ! Ho maturato diverse esperienze artistiche, ne ho fatto e ne faccio tesoro tutt’oggi.

Agli studi accademici classici hai affiancato una formazione nelle discipline moderne, contemporanee, canto, recitazione, musical e nel tuo percorso artistico figurano tournée in Europa con i grandi balletti di repertorio classico…

Questa l’importanza di una formazione completa, affinché ogni allievo, una volta terminata la formazione e il perfezionamento, possa trovare la collocazione più consona, instradandosi in un percorso atto a valorizzare ed esprimere le proprie capacità artistiche e tecniche acquisite.

Diverse le tue partecipazioni televisive, sia in Italia che all’estero, sei dunque un artista completo…

Capita ed è anche piacevole, talvolta, diversificare gli impegni. In TV la prima esperienza è stata con TF1, il primo canale francese, in una trasmissione dal titolo “Actor Studio”, il cui presentatore è oggi il Ministro della Cultura Francese Frédéric Mitterrand. Successivamente, con RTL in Lussemburgo ed altre.

Hai pubblicato tre volumi: Il Grande Libro della Danza nel 2006, pubblicato nel 2009 anche in polacco e in greco; Io ballerina Speciale, sempre nel 2006, e Danza Classica nel 2010, vuoi descriverne i contenuti?

Tutti questi libri sono pubblicati da una prestigiosa casa editrice, la Giunti di Firenze. Il Grande Libro della Danza è un vero e proprio manuale suddiviso in quattro capitoli dove racconto e spiego l’Arte della Danza: le tecniche descritte nel dettaglio (due sezioni sono interamente dedicate alle sequenze e alle posizioni illustrate passo per passo), la Storia della Danza (un divertente viaggio nella danza in tutte le sue forme classica, moderna, danza nel cinema, musical, etc.) fino alle biografie dei ballerini più famosi e una rassegna delle più rinomate scuole di Danza e dei più grandi teatri, oltre a un dizionario dei termini del Balletto. Inoltre, non da ultimo, una breve spiegazione di anatomia per conoscere meglio il proprio corpo. Divenuto Best Seller del settore con oltre 200 mila copie vendute: gratificante soddisfazione  a testimoniare che quello che scrivo piace ed istruisce e non soltanto in Italia. Io Ballerina è un diario con qualche  consiglio utile e diverse mie interviste, due in particolare alle stelle del balletto Polina Semionova e Roberto Bolle, oltre a tanti altri professionisti del settore, fra cui alcuni divenuti noti personaggi televisivi, motivo per il quale lo definisco  simpaticamente  un mix tra sacro e profano. Danza Classica invece è un riepilogo della tecnica della danza classica con l’aggiunta di qualche nuovo esercizio. Attualmente sono impegnato nella realizzazione di  due nuove pubblicazioni a parer mio molto utili e interessanti, per le quali occorrerà  comunque attendere ancora un po’ e sulle quali non posso anticipare niente.

La tua idea della danza ….

Il mio  pensiero è uguale a quello di Leonardo da Vinci: L’arte è scienza, non si improvvisa e non si accontenta di qualunquistiche e superficiali approssimazioni, anzi richiede un duro e sistematico lavoro”. Etoiles o  E-toilettes ? Questo ironicamente è il dilemma. Troppo spesso si usurpano o si attribuiscono titoli e si millanta credito. Le stelle stanno in cielo, quelle poche ma vere, esistenti  nel mondo del Balletto e non tutti sanno riconoscerle. Auspico e sono fiducioso in un cambiamento radicale perché sono troppi in Italia i Dotti, Medici e Sapienti! Innanzitutto, occorrerebbe pensare con estrema attenzione alla tutela dell’insegnamento della Danza e dell’esercizio stesso della professione dei Tersicorei. In Francia dal 1989 è in vigore una legge che vieta l’insegnamento della Danza a chi non ha titolo per farlo. Questo tutela gli allievi e io direi anche i genitori che, talvolta profani, affidano inconsapevolmente i propri figli  ad improvvisati e incompetenti “insegnanti”, a rischio di arrecare loro danni irreparabili. Occorre prestare molta attenzione a questo delicato argomento per preservare e salvaguardare  la salute fisica e psichica degli allievi. In Italia la prima legge riguardante l’insegnamento della danza  risale al 22 febbraio del 1940. I numerosi decreti che sono stati emanati e ulteriori leggi approvate in seguito e poi  ancora modificate, le diverse sentenze espresse dalla Corte Costituzionale non sono applicate. Occorre fare chiarezza con urgenza ed è necessario un quadro normativo chiaro relativo all’insegnamento della Danza. Questo è un messaggio che indirizzo al Ministro della Pubblica Istruzione.

Il prossimo 31 agosto per il Todi Arte Festival, con la direzione artistica di Emiliano Leonardi e Giulio Castrica, per la sezione Danza metterai in scena La Nuit des Etoiles… Sulle ali della Danza, che rientra nel tuo progetto più ampio di ricostituzione della Compagnia Ballets Russes, descrivi questo progetto…

La Nuit des Etoiles “Sulle Ali della Danza… è un progetto di produzione e distribuzione del Balletto Classico che proporrò nei teatri italiani e in tutti i luoghi adatti a far cultura. Ho voluto iniziare questa nuovo percorso sulle orme di Diaghilev creatore dei Ballets Russes, e su queste stesse orme voglio ripercorrere il cammino, affinché si riporti agli alti splendori il Balletto Classico che sembra da troppo tempo aver lasciato troppo spazio alla contemporaneità, sono fermamente convinto che non bisogna dimenticare il passato e far tesoro di tutto ciò che può illuminarci lei idee. Mi farò promotore pertanto dei Ballets Russes di questo nuovo millennio, così come fece Diaghilev agli inizi del ‘900 quando il Balletto attraversava un momento  di decadenza, un periodo di disinteresse generale. Pertanto, con questa ambizione sto lavorando per ricostituire  la nuova compagnia  Ballets Russes.

Alla serata parteciperanno numerosi solisti della compagnia Young Russian Ballet, diretta da Andrey Lyapin e Anastasia Sverchkova, e due étoiles di calibro mondiale, Natalia Osipova e Ivan Vasilyev, giunti in Italia grazie a te….

Ho fortemente voluto la presenza, di due stelle mondiali della Danza come Natalia Osipova e Ivan Vasilyev in esclusiva per l’Italia sensibilizzando la Direzione del Festival di Todi, facendo opera di sensibilizzazione al fine di  comprendere l’importanza e la necessità di un  rinnovamento  nel settore. Occorre riportare agli occhi di tutti (cultori e non), l’eccelsa visione e valore del Balletto da troppo tempo distorti e trascurati. La Danza è un’Arte e tale deve restare, occorre recuperare un settore che in Italia è stato da troppo distorto per fini commerciali e questo anche a causa dei media, che sembrano aver dimenticato i grandi miti del passato. IVAN VASYLIEV è senza ombra di dubbio la stella più acclamata del momento, così come NATALIA OSIPOVA, sua eccezionale partner, pronti a farci risentire quel brivido che forse stavamo cominciando a dimenticare. Insieme a  loro,  la neonata Compagnia Young Russian Ballet, composta da Primi Ballerini e Solisti, i quali, nonostante la loro giovane età,  godono già di importanti riconoscimenti internazionali.

La serata sarà dedicata a Roland Petit, vorrei concludere questa intervista con un ricordo del Maestro…

Conservo il ricordo di una tra le sue tante eccellenti creazioni che ho visto portare in scena (Ma Pavlova), con il suo personale saluto finale ad un pubblico che lo ha sempre amato  per il suo carisma, il suo estro coreografico e la sua genialità. A significare che Petit  era solo di nome, ma di fatto  sarà sempre il Grand  Roland;  l’unico, insuperabile nel suo genere come io l’ho conosciuto.

Lorena Coppola

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