Ironia della sorte o segno del destino? Il 17 marzo del 1938 Rudolf Nureyev nasceva sulla Ferrovia Transiberiana diretta a Vladivostok, la città natale della stella più acclamata del momento, Ivan Vasiliev, primo ballerino del Bolshoi Ballet Theatre. Vladivostok è forse la terra della danza e dei grandi talenti? Accolse l’estro artistico e il virtuosismo tecnico di un mito della danza che ha fatto epoca e, allo stesso tempo, ne ha originato un altro che ha tutti i presupposti per divenire un nuovo Nureyev. Il Bolshoi ancora una volta, grazie ad un metodo improntato sul sacrificio e l’arduo impegno, ha formato un ballerino destinato a raccogliere l’eredità artistica di un grande danzatore della storia del balletto, un’eredità fatta di tecnica eccellente, genialità spiccata e temperamento sconvolgente. A quasi vent’anni dalla scomparsa di Nureyev, questo giovane 21enne danzando Le Corsaire, celebre cavallo di battaglia di Rudolf, ci ha fatto risentire quel brivido che forse stavamo cominciando a dimenticare. Sono bastati quei salti vertiginosi, quelle pirouettes inarrestabili, quei manage da lasciarci con il fiato sospeso per un tempo che sembrava interminabile, vista l’intensità profonda con la quale venivano eseguiti, e poi ancora quella grinta da invicibile, quel fascino sublime, quella verve imponente, ...
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