Cortical Song, Olafur Arnalds e Murcof “donano” le loro melodie e le Maschere di Arianna Benedetti prendono vita: una storia che oscilla tra essere e apparire, descritta da movenze eleganti ed accurate. L’interesse per la ricerca coreografica ha comportato la costruzione di una danza articolata in linee trasversali e in una pluralità di linguaggi espressivi come modern, danza urbana, contemporaneo, animando forme corporee e dinamiche minimaliste, stimolando anche l’emotività e la creatività individuale in un rapporto non casuale nelle scelte musicali. La coreografia non imposta sequenze rigide bensì stimola la sensibilità degli interpreti, orientando azioni e reazioni con margini di libertà, se non d’improvvisazione, per l’insieme dei danzatori, non trascurando tuttavia particolari e sfumature di una gestualità che resta elegante. Le “maschere” interpretate da giovani ballerini in chiave moderna, sono il sogno di libertà, di trasgressione a tutte le regole sociali imposte. La necessità di abbandonarsi al gioco, all’ebbrezza della festa e all’illusione di indossare i panni di un’altra persona. Un travestimento, una maschera sintomo di crisi d’identità e di aspirazione a non essere riconosciuti: attraverso gestualità dinamiche e musiche contemporanee si crea un sottile gioco tra apparenza e realtà. Un “gioco” da non perdere. ORARI & INFO 28 ...
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