Mi è sempre piaciuto associare il gatto al movimento di danza e questo perché è innegabile che il corpo del felino ha in sé tutte quelle prerogative di flessuosità e di slancio acrobatico utili per ubbidire alle regole del ritmo e della danza. Per restare in argomento, citerò subito un passo: il “pas de chat” che è solito apparire frequentemente in ogni coreografia di tessuto classico-accademico. Quante coreografie della tradizione classica recano il “pas de chat”! A cominciare dal duettino della gatta e del gatto con gli stivali che sono soliti deliziarci, usciti come d’incanto da una delle pagine più famose di Charles Perrault che infiorano quel meraviglioso “divertissement”, detto anche “Le Nozze d’Aurora” nell’ultimo atto del balletto “La Bella addormentata” di Ciajcovskij-Petipa. A far ritornare sulle scene il gatto con gli stivali, alias “le chat botté”, ci pensò un grande coreografo del nostro tempo, quel Roland Petit, ahimè! scomparso l’estate scorsa dopo una vita piena, intensa dedicata con illimitato fervore creativo alla danza. “Le chat botté” fu creato la sera del 3 dicembre 1985 al Palais des Congrès di Parigi ed ebbe ad interprete Patrick Dupond, musica di Ciajcovskij, scenografia di Josef Svoboda, costumi di Franca Squarciapino. Ripeto, la ...
Read More »Tag Archives: Cesare Nissirio
Prorogata la mostra “Aux Folies Bergère”!
Un’atmosfera surreale, la Parigi degli anni d’oro raccontata da pannelli, musica ma soprattutto da una magia speciale ricreata ad hoc: è la mostra Aux Folies Bergère, esposizione dedicata allo storico teatro francese divenuto celebre in tutto il mondo grazie al fascino dei suoi spettacoli e alla bellezza e bravura degli interpreti e prorogata fino al prossimo 2 febbraio. Presso la Sala Santa Rita di via Montanara a Roma si raccontano, quindi, 140 anni di vita “teatrale” grazie ad illustrazioni, manifesti, foto, programmi di sala, bozzetti, disegni originali di scene e costumi, oggetti, filmati, spartiti, dischi e persino lembi della moquette degli anni Trenta, riuniti in un fondo proveniente dalle stesse Folies Bergère appena acquisito dal Museo Parigino a Roma. Dalla bella Otero, alla divina Cléo de Mérode, a Lina Cavalieri, considerata all’epoca la donna più bella del mondo, alla mitica danzatrice Loie Fuller, a Mistinguett, a Joséphine Baker sino a Zizi Jeanmaire, Micheline Roiné, Chelo Alonso e molte altre insieme a Polin, Charlus, Maurice Chevalier, Charlie Chaplin, Fernandel, Charles Trenet e altri grandi interpreti maschili che hanno arricchito il bouquet de fleurs delle Folies Bergère. Il curatore della mostra, Cesare Nissirio, è riuscito a ricreare l’atmosfera del celebre teatro ...
Read More »Le Folies Bergère in mostra a Roma
Verrà inaugurata il prossimo 10 Gennaio la mostra dedicata a le Folies Bergère, storico teatro di rivista fondato nel 1869 alle pendici di Montmartre e divenuto celebre in tutto il mondo grazie al fascino dei suoi spettacoli e alla bellezza e bravura degli interpreti. 140 anni di vita raccontati da un’inedita e coloratissima carrellata di illustrazioni, manifesti, foto, programmi di sala, bozzetti, disegni originali di scene e costumi, oggetti, filmati, spartiti, dischi e persino lembi della moquette degli anni Trenta, riuniti in un fondo proveniente dalle stesse Folies Bergère appena acquisito dal Museo Parigino a Roma, presentano i momenti salienti di una attività artistica d’eccellenza, soffermandosi in particolare sugli “dei” che hanno reso celebre questo mitico locale. Dalla bella Otero, alla divina Cléo de Mérode, a Lina Cavalieri, considerata all’epoca la donna più bella del mondo, alla mitica danzatrice Loie Fuller, a Mistinguett, a Joséphine Baker sino a Zizi Jeanmaire, Micheline Roiné, Chelo Alonso e molte altre insieme a Polin, Charlus, Maurice Chevalier, Charlie Chaplin, Fernandel, Charles Trenet e altri grandi interpreti maschili che hanno arricchito il bouquet de fleurs delle Folies Bergère. La mostra, a cura di Cesare Nissirio, resterà aperta dall’11 al 20 Gennaio ORARI & ...
Read More »Cesare Nissirio risponde ad Alessio Buccafusca: “Sbagliare è umano, persistere sarebbe diabolico!”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Sento di dover ringraziare molto, ma molto Alessio Buccafusca che mi carica erroneamente quanto pesantemente della responsabilità di aver scritto lettere dai toni molto accesi al sindaco di Positano, dandomi così l’opportunità di chiarire alcune cosette una volte per tutte. Sia il sindaco che il direttore dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Positano si risentirono con me lo scorso anno poiché, mentre trattavo con loro l’ipotizzato passaggio di consegne della direzione artistica del Myth Festival al Maestro Testa, proprio mentre ero a Positano in occasione della mia mostra L’Opéra de Paris et la Danse concepita nella speranza di non fare interrompere la tradizione del Premio, ebbene proprio in quella occasione Alessio Buccafusca consigliò maldestramente il Maestro invitandolo a spedire la nota lettera di protesta al Il Mattino. La lettera partì da Torino dove il Maestro si trovava in vacanza. Io mi trovavo invece a Positano, ignaro. La trattativa si interruppe in malo modo, ed io incassai le furenti rimostranze dei miei interlocutori che non riuscirono a capire perché trattassi con loro in termini collaborativi, concilianti, facendo contemporaneamente apparire quella dura lettera su Il Mattino. Solo un folle avrebbe potuto comportarsi come me. Né il Buccafusca si è ...
Read More »Cesare Nissirio: “il Maestro Testa merita rispetto”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Ho letto con attenzione le lettere, le dichiarazioni, gli “insulti” patenti o velati che si fanno, per fortuna da una sola parte, ad Alberto Testa, con il quale ho l’onore di collaborare da oltre trent’anni, insieme alle più importanti Istituzioni straniere in Italia, quando alcuni dei suoi attuali detrattori forse non erano nati o erano dei mocciosi, oggi molto presuntuosi. Mi spiace, costoro non conoscono il rispetto per la cultura di cui è invece intriso il Maestro, per il suo spessore e la sua competenza che essi non si sognano nemmeno lontanamente di avere. Non basta assistere agli spettacoli di mezzo mondo per potersi vantare di essere colti o competenti. Non basta! Una lettera meschina è l’esempio di quanto poco lo spessore morale e culturale abitino nell’animo di chi la scrive come di chi non ha ritenuto, pur avendone l’obbligo, fra le pubbliche istituzioni, di dover rispondere alle rimostranze di Alberto Testa, offeso oggi da un comportamento meschino. Rancori, risentimenti, insoddisfazioni personali dovrebbero passare in secondo piano rispetto ad una Personalità verso la quale l’intero mondo della danza italiana (ma anche Positano) deve qualcosa, soprattutto da coloro che oggi gli vanno contro. Se esistono, docenti, critici, storici, ...
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