Colto e spregiudicato, sperimentatore fin dalle origini, il britannico Wayne McGregor, il primo coreografo contemporaneo cui sia stata assegnata la residenza al prestigioso Royal Ballet di Covent Garden, approda a Collegno, ospite del centro Lavanderia a vapore, con una delle sue creazioni più significative del suo percorso artistico, Entity. I dieci interpreti della Random Dance Company, compagnia residente al Sadler’s Wells di Londra guidata da McGregor, stupiranno ancora una volta il pubblico italiano con la loro danza visionaria, precisa e nervosa, al limite tra improvvisazione e matematica precisione. Come per altri lavori (si veda il successivo Far, o i precedenti Nemesis o AtaXia), anche per Entity McGregor ha fatto ricorso a neuroscienziati, e per la precisione ai cognitivisti che studiano l’identificazione dell’intelligenza cinestetica. L’interesse del coreografo è tutto rivolto allo studio dell’impatto del cervello sulla coreografia, intesa come problem solving, cioè come la risposta del corpo al lavoro cerebrale. Il risultato è una danza apparentemente del tutto libera, ma in realtà frutto di una sofisticata riflessione sul legame tra mente e corpo, in cui il danzatore è al tempo stesso interprete e creatore. Lo spettacolo, sulle musiche di Jon Hopkins, collaboratore di Coldplay e Massive Attack, e del compositore ...
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