Se potessimo osservare lo scheletro del piede dal lato plantare, cioè dalla parte che normalmente è rivolta verso il pavimento, vedremmo che sotto la testa del primo metatarso -quello che continua con le falangi dell’alluce- si trovano due piccole ossa, delle dimensioni di una nocciolina, chiamate appunto “sesamoidi”. Se considerato in modo generico, il termine “osso sesamoide” indica un osso contenuto nel contesto di un tendine: queste due piccole ossa, infatti, sono come “avvolte” dai tendini di alcuni muscoli della pianta del piede che si inseriscono sull’articolazione metatarso-falangea del primo dito (adduttore e abduttore breve dell’alluce). In alcune persone, le ossa sesamoidi del piede assumono una forma particolare, cioè presentano una sottile incisura al centro (assomigliano ad un chicco di caffè) e predono il nome di “sesamoidi bipartiti”. Per terminare la descrizione anatomica, dobbiamo anche ricordare che nello spazio che separa il sesamoide mediale da quello laterale scorre il tendine del muscolo flessore breve dell’alluce, un altro dei muscoli intrinseci del piede, responsabile della flessione plantare del primo dito. Pur essendo così piccole, queste ossa sono in grado di sopportare carichi anche molto intensi durante il passo: nella fase di spinta dell’avampiede sul pavimento, ad esempio, sui sesamoidi grava ...
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