La bella addormentata sarà sul palco del Sadler’s Wells di Londra fino al 26 gennaio. Non ci troviamo di fronte però alla solita storia romantica a cui siamo abituati, infatti il coreografo Matthew Bourne, la trasforma in un’avventura romantica gotica del ventunesimo secolo, fortemente ispirata dalle avventure di Twilight e dalla serie televisisa True Bloods più che da Pëtr Il’ič Čajkovskij. A rendere celebre Matthew Bourne sono proprio le sue versioni radicali dei grandi classici del balletto, La bella addormentata conclude la trilogia su Čajkovskij, cominciata nel 1992 con l’estremo Nutcracker e proseguita nel 1995 con il famoso Lago dei Cigni, in una versione totalmente maschile. Il tema del vampiro è utilizzato dal coreografo con leggerezza, ma La bella addormentata è un’affascinante metafora della sessualità adolescenziale. Nella favola originale, si narra che Aurora dorma per cento anni, così la produzione di Bourne si apre nel 1890 (l’anno della prima del balletto originale) e arriva fino ai giorni nostri. La principessa Aurora si risveglierà nel 2011 e non avrà il famoso colpo di fulmine. È uno spirito libero, una ribelle, il suo oggetto del desiderio non sarà infatti il principe Desiré ma il guardacaccia reale. Bourne aggiunge anche nuovi elementi ai personaggi, ad esempio Aurora quando si punge il dito con il ...
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