Mercoledì 11 novembre, al Teatro Comunale di Ferrara, si ritorna indietro nel tempo di ben trentadue anni: la DanceHaus Company di Susanna Beltrami porta in scena Pupilla (1983/2014), nel cui titolo viene riportato tanto l’anno della creazione originaria di Valeria Magli, quanto quello della recente ripresa. L’azione scenica, originariamente affidata alla sola presenza di Valeria Magli, adesso viene tripartita tra le interpreti Chiara Monteverde, Armida Pieretti e Susan Vettori, impegnate per 60 minuti a risvegliare nel pubblico i più teneri ricordi d’infanzia attraverso movimenti svolazzanti e di (solo apparente) spensieratezza. Pupilla è una storia di donne, di signore, di bambine e di bambole: tutte figure equipollenti, tutte plasmate da forti dualismi esistenziali, quali allegria e cupezza, infantilità e acredine, innocenza e perversione. Si suddivide in cinque quadri – secondo l’allestimento presente – denominati Signora, Le Bambine, Femme machine/ Max Ernst, Die Puppe/Hans Bellmer, Girotondo: le citazioni ai due artisti surrealisti degli anni Venti rappresentano un palese fil rouge con la partitura scenica e, soprattutto, ideologica di Magli, attratta calamiticamente dalla duplice visione della donna-bambola, vulnerabile e provocatoria. A commentare e, in qualche modo, descrivere l’intero apparato coreutico in termini poetici vengono recitate le parole di Hugo Ball, Milli Graffi, Letizia ...
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