Il prossimo 11, 12 e 13 aprile, al Teatro Instabile di Napoli, va in scena Alice vive rint ‘a ‘nu vico che se chiamme Purgatorio, versione di Alice nel paese delle meraviglie che la coreografa Flavia Bucciero ha pensato proprio per il Teatro Instabile di Napoli diretto da Michele Del Grosso. Praticamente uno spettacolo “site-specific”, liberamente ispirato a Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Alice nello Specchio di L. Carroll con Laura Feresin; Flavia Bucciero, Sabrina Davini, Daniele Del Bandecca, Disegno Luci di Riccardo Tonelli, una produzione MOVIMENTOINACTOR TEATRODANZA – CONSORZIO COREOGRAFI DANZA D’AUTORE Questa Alice non solo è napoletana, ma ha una forte relazione con il vicolo Purgatorio ad Arco (dove sorge il Teatro) uno dei tanti suggestivi vicoli del Centro Storico di Napoli. Un’Alice che comincia con l’affacciarsi ad uno dei balconi del vicolo, danza per strada e poi arriva in Teatro. Dal fuori al dentro e viceversa, come si addice al suo personaggio, grande esploratrice del tempo e dello spazio in tutte le direzioni. Alice nel Paese delle Meraviglie e Alice nello specchio, capolavori di Lewis Carroll, i due testi che hanno ispirato la Bucciero, sono ancora oggi capaci di risvegliare curiosità e interesse sia fra gli adulti, sia nel mondo dei giovani e dell’infanzia. Un’Alice raccontata attraverso il linguaggio della ...
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“Pina…ma perché Napoli no!”: la nuova coreografia di Flavia Bucciero ispirata alla madre del teatro-danza europeo
Il prossimo 30 marzo, al Teatro Instabile di Napoli, debutta in prima assoluta la Compagnia Movimentoinactor Teatrodanza /Con.Cor.D.A. con una nuova coreografia di Flavia Bucciero: Pina…ma perché Napoli no!, omaggio a Pina Bausch, la “madre” del teatro danza europeo, a tre anni dalla sua morte. Lo spettacolo è prodotto dal Consorzio Coreografi Danza d’Autore e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La nuova coreografia nasce da un interrogativo che Flavia Bucciero si pone: come mai la Bausch che ha dedicato tanto della sua produzione agli umori di molte città internazionali, non ha mai realizzato un lavoro su Napoli, nonostante la conoscesse e la amasse tanto? Un interrogativo al quale non si vuole necessariamente dare una risposta, ma che è soprattutto una provocazione dalla quale si vuole partire per ispirarsi idealmente e affettivamente ad una delle più grandi artiste del Novecento che amava tanto Napoli e la sua gente. “Non c’è un solo coreografo che non sia stato influenzato da Pina in questi ultimi trent’anni”, dichiarò subito dopo la sua morte l’eccentrico coreografo belga Alain Platel. E non si può che prendere atto di questa affermazione. Pina Bausch è infatti un’artista che ha segnato una nuova via originale all’espressione scenica del ...
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