Dopo un secolo dalla sua prima pubblicazione nel 1913, “Una vita da danzatrice”, l’autobiografia di Loie Fuller, un altro classico della letteratura sulla danza, viene ripubblicato nel 2013 dalla Dino Audino Editore. Si distende in ventitré brevi capitoli questa autobiografia che ci racconta la vita e l’arte rivoluzionaria di una pioniera della danza moderna come Loie Fuller che, ancor prima di Isadora Duncan, ha gettato le basi di una rivoluzione della danza che poi non si è più arrestata, e la danza contemporanea di oggi ne costituisce una prova evidente. Loie Fuller, e nella sua autobiografia lo spiega molto bene, concepisce la danza come un flusso di movimenti che genera un vortice di sensazioni. Ma da solo il movimento non basta. Servono anche e, soprattutto, la luce e il colore per esaltare e drammatizzare la dinamicità del corpo. La danza inizia ad essere concepita così come una forma di spettacolarizzazione, una potente forma di espressione e, insieme, un evento di forte impatto scenico ed emotivo. Nasce così la celebre “danza serpentina” di Loie Fuller che faceva fluttuare sulla scena ampi tessuti di seta che creavano, grazie a lanterne colorate che lei stessa disponeva nello spazio, giochi di luci e di ...
Read More »Tag Archives: Una vita da danzatrice
“Una vita da danzatrice”: l’autobiografia di Loie Fuller e la storia della sua celebre “danza serpentina”
Dopo un secolo dalla sua prima pubblicazione nel 1913, “Una vita da danzatrice”, l’autobiografia di Loie Fuller, un altro classico della letteratura sulla danza, viene ripubblicato nel 2013 dalla Dino Audino Editore. Si distende in ventitré brevi capitoli questa autobiografia che ci racconta la vita e l’arte rivoluzionaria di una pioniera della danza moderna come Loie Fuller che, ancor prima di Isadora Duncan, ha gettato le basi di una rivoluzione della danza che poi non si è più arrestata, e la danza contemporanea di oggi ne costituisce una prova evidente. Loie Fuller, e nella sua autobiografia lo spiega molto bene, concepisce la danza come un flusso di movimenti che produce un vortice di sensazioni. Ma da solo il movimento non basta. Servono anche e, soprattutto, la luce e il colore per esaltare e drammatizzare la dinamicità del corpo. La danza inizia ad essere concepita così come una forma di spettacolarizzazione, una potente forma di espressione e, insieme, un evento di forte impatto scenico ed emotivo. Nasce così la celebre “danza serpentina” di Loie Fuller che faceva fluttuare sulla scena ampi tessuti di seta che creavano, grazie a lanterne colorate che lei stessa disponeva nello spazio, giochi di luci e di ...
Read More »