Il Teatro Patologico di Roma, piccolo ma accogliente spazio romano dedicato a rappresentazioni teatrali e di danza, ospita questo fine settimana Goya – La Quinta del Sordo, spettacolo prodotto dalla Fondazione Léonide Massine in collaborazione con la Compagnia dell’Essenza.
Grazie ai testi di Gennaro Francione, all’adattamento e alla regia di Paolo Perelli, alla direzione artistica e alle coreografie di Lorena Coppola, la pièce racconta la storia, le difficoltà, le paure e gli incubi del noto pittore spagnolo Francisco José de Goya y Lucientes, talvolta definito anche inquietante dai numerosi storici che ne hanno raccontato le gesta artistiche.
Questa rappresentazione, su musiche di Yann Tiersen e Giacomo Zumpano, ci riporta ai primi anni del diciannovesimo secolo, in pieno clima di restaurazione monarchica: Goya, data la precaria e difficoltosa situazione a corte, deve rispondere al tribunale dell’Inquisizione per alcuni suoi dipinti di natura religiosa. Per questo motivo, il pittore si trasferisce in una casa, successivamente ribattezzata dal popolo la “Quinta del sordo”: proprio di questa abitazione dipinge le pareti con le cosiddette “pitture nere”, immagini ossessive degli incubi che abitano la sua mente angosciata.
La storia si ferma in questo punto: Goya è sordo, quasi cieco, ma sempre vivo, con un’irrefrenabile voglia di vivere e di dipingere. Le sue orecchie non sentono più: la sua anima e la figura della madre, onnipresente nei suoi pensieri che in alcuni occasioni si trasforma in demone, lo guidano in una serie di viaggi, di domande, di tele e colori talvolta incerti, talvolta fantastici. Attraverso le donne della sua vita – la madre (Lorena Coppola), Josefa (Daniela Sannino), Mariana (Enza D’Auria) e Caetana (Paola Di Tello) – Goya intesse un intimo dialogo con se stesso e con “i suoi mostri di dentro”. Lo spettacolo ci fa rivivere le difficoltà e le paure di un pittore assai conosciuto per i suoi dipinti, ma non per il suo stato d’animo: sicuramente permetterà agli spettatori di fare un vero e proprio viaggio, un’introspezione nella vita di una persona a noi così apparentemente lontana, ma più vicina alla nostra realtà di quanto mai si sia letto.
ORARI
Sabato 5 marzo, ore 21.00
Domenica 6 marzo, ore 17.30
INFO
Teatro Patologico
Via Cassia 472
Roma
Tel +39 06 33 43 40 87
Valentina Clemente
Foto: Massimo Vicinanza e Maurizio De Nisi