È dedicato agli amanti della danza il prossimo appuntamento della Stagione d’Opera e Balletto del Teatro Carlo Felice. Da domani, 22 marzo, alle ore 20.30, con repliche fino al 28 marzo, ritorna uno dei classici del balletto novecentesco: Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev. Lo spettacolo, in due atti, tratto dall’omonima tragedia di William Shakespeare, va in scena nella versione coreografica di Jurij Grigorovič, uno dei più importanti coreografi del nostro tempo, vera e propria leggenda vivente del balletto russo contemporaneo.
La compagnia è quella, prestigiosissima, del Teatro Balletto del Cremlino. A Prokof’ev fu chiesto di concepire una musica che potesse piacere al popolo, ed egli pensò, così, di riprendere la gloriosa tradizione del balletto di Čajkovskij, immaginando un lirismo elegiaco e trattenuto, una musica spoglia e trasparente, di grande impatto emozionale. Il centro dell’azione è posto sull’amore tra Giulietta e Romeo, sul quale aleggia una mestizia di fondo che sottolinea il senso di predestinazione della loro tragedia.
Con profondo senso lirico, Prokof’ev ha saputo tratteggiare perfettamente i tratti principali dei suoi protagonisti: il candore di Giulietta, l’ardore di Romeo, l’allegria di Mercuzio, la cui morte, splendidamente accompagnata, non manca di commuovere. Mentre fanno trattenere il fiato la saggia tenerezza di Frate Lorenzo, l’orgoglio sordo dei Montecchi e dei Capuleti, la sinistra perfidia di Tebaldo. E poi, c’è la festa rinascimentale, ci sono i duelli, c’è la struggente musica che accompagna la morte di Giulietta, in un continuo mutare di climi, atmosfere e invenzioni timbriche e musicali.
Pochi balletti possono vantare il numero di coreografie create sulla musica completata da Sergej Prokof’ev nel 1935: dalla prima versione di Vanja Psota, quando Romeo e Giulietta andò in scena per la prima volta a Brno il 30 dicembre 1938, presto sostituita da quella di Leonid Lavronskij al Kirov di Leningrado (11 gennaio 1940), restata a lungo nel repertorio del Teatro Bol’šoj di Mosca, a quelle “occidentali” del dopoguerra: F. Ashton, J. Cranko, K. MacMillan, N. Duato. A dirigere l’Orchestra del Teatro Carlo Felice sarà il Maestro Raušan Jakupov.
ORARI & INFO
22, 24, 27 e 28 Marzo ore 20.30
24, 25 e 27 Marzo ore 15.30
Fondazione Teatro Carlo Felice
Passo Eugenio Montale 4 – Genova
Tel: +39 010 538 1223
C.V.