Anche quest’anno torna la manifestazione dedicata ai giovani talenti della danza provenienti da tutto il Mondo, l’International Dance Competition Spoleto, arrivata alla sua 27esima edizione. Dal 18 al 24 marzo prossimi la splendida e conosciutissima cittadina umbra torna ad essere palcoscenico della Settimana Internazionale della Danza e del Concorso Internazionale di danza Città di Spoleto, l’unico evento italiano a far parte dell’International Federation Ballet Competition e che da ben 16 anni porta nella Città dei due Mondi un totale di 7mila giovani danzatori. Sotto la Direzione Generale di Paolo Boncompagni, la Direzione Artistica di Irina Kashkova e la Presidenza Onoraria di Alberto Testa, l’International Dance Competition Spoleto è divenuto l’evento coreutico imperdibile al quale, ad ogni inizio primavera, partecipano, provenienti da ogni parte del mondo, giovani danzatori alla ricerca dell’eccellenza. Un evento che si conferma essere tra i grandi, unici ed inimitabili appuntamenti importantissimi per la formazione di tutti coloro che si affacciano alla carriera nell’arte tersicorea.
Il direttore generale, Paolo Boncompagni, ci ha raccontato in anteprima alcune novità della prossima edizione e come ci aveva anticipato, “la giuria cambia ogni anno”. Presidente di Giuria del Concorso 2018 sarà dunque la Signora Paola Jorio, mentre Sara Zuccari è Presidente di Giuria del “Premio della critica”; accanto a lei il Prof. Alessandro Pontremoli, docente di Storia della danza all’Università di Torino. Boncompagni ha dichiarato inoltre che per la nuova edizione è prevista una novità strutturale: “I ragazzi che si esibiscono nel passo a due verranno giudicati singolarmente. Quest’anno abbiamo pensato di dare modo a chi è meritevole di andare avanti e dare anche la possibilità al partner di accompagnarlo ma fuori concorso”.
Il direttore ha inoltre sottolineato: “Il concorso di Spoleto è una grande opportunità per tutti i ragazzi che studiano in scuole non professionali. A loro è dedicata una sezione particolare, ma non è da considerare una sezione di serie B in quanto sono giudicati con le stesso metro di giudizio riservato agli allievi delle scuole professionali. Altra grande possibilità è quella che tutti gli iscritti, anche se eliminati dal concorso, possono partecipare agli stage di tecnica classica e tecnica contemporanea tenuti da insegnanti di alto livello. A parte la bellezza del posto ove si svolge la competizione, siamo orgogliosi che anche quest’anno si siano iscritti ballerini ad esempio dalla Russia e dalla Turchia, confermando l’internazionalità del concorso“.
Boncompagni ha voluto puntualizzare inoltre: “Lungi da me aprire una polemica, ma sono rammaricato che sgli organizzatori degli altri concorsi italiani non pongono attenzione sulla scelta delle date per evitare sovrapposizioni fastidiose. Noi decidiamo le date del concorso di anno in anno. Un’altra battaglia che sto combattendo è quella di evitare che i migliori talenti italiani vadano all’estero; è giusto avere una formazione internazionazionale, ma ci sono in Italia tante scuole valide oltre a quelle istituzionali della Scala, dell’Opera di Roma e del San Carlo di Napoli quali il Russian Ballet College di Genova, Professione Danza a Parma, il Balletto di Castelfranco Veneto, ecc…
Infine circa l’International Dance Competition di Spleto Boncompagni aggiunge: “La giuria sarà come sempre straordinaria, ogni anno cerchiamo di apportare delle migliorie e anche quest’anno il percorso che affronteranno i ballerini sarà lungo e difficile, ci saranno tre variazioni e i ragazzi potranno vincere contratti di lavoro, borse di studio. Comunque sarà importante il confronto con coloro che pensi siano più bravi di te”.
Gaia Cavalluzzo
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