Sta per debuttare la seconda edizione di «Dance Dance Dance», il talent show ideato da John de Mol (la stessa mente che ha creato «Grande Fratello» e «The Voice»).
L’esordio è su Fox Life mercoledì 17 gennaio in prima serata (e in replica il venerdì sera in chiaro su TV8). Si tratta di una gara di ballo fra otto coppie di personaggi famosi che in ogni puntata, per dieci settimane, devono reinterpretare le coreografie di famosi videoclip, musical o film musicali.
I 16 concorrenti sono già al lavoro da settembre (l’allenamento prevede cinque ore di prove ed esercizi quotidiani) per essere pronti a esibirsi in due balli a puntata. In giuria sono riconfermati Luca Tommassini e Vanessa Incontrada, con l’ingresso del ballerino e coreografo americano Daniel Ezralow (fondatore dei Momix) e di Deborah Lettieri, che arriva dal Crazy Horse di Parigi. Alla conduzione torna Andrea Delogu con la iena di Italia 1 Nicolò De Devitiis (un’altra novità). La prima edizione del talent, nel 2017, è stata vinta dalla coppia formata da Clara Alonso e Diego Dominguez, interpreti della serie tv «Violetta».
«I concorrenti sono super agguerriti – afferma Andrea Delogu, conduttrice delle 10 puntate insieme alla Iena Nicolò De Devitiis – quest’anno la competizione entrerà nel vivo sin dalla prima serata. Fanno sul serio, vogliono vincere. Sarà una gara all’ultimo sangue», sorride. «Anche io sarò più tosta e più dura rispetto alla prima stagione – assicura Vanessa Incontrada– lo scorso anno era un po’ tutto “peace and love”, quest’anno si assisterà a discussioni forti». «Il tavolo della giuria si è modernizzato e arricchito, siamo in quattro come negli altri talent – sottolinea Tommasini– ma questo talent è più moderno degli altri. Daniel è uno dei miei maestri, Deborah invece è molto coraggiosa: dice verità scomode e parla col cuore».
Per Deborah Lettieri è la prima esperienza in un programma televisivo italiano. «La danza per me è un lavoro duro e cercherò di sottolinearlo anche nel programma – afferma – ci vuole tanta disciplina e tecnica, ma non vogliamo criticare i passi, vogliamo anche dare dei suggerimenti ai concorrenti in modo che possano migliorare durante il programma. La nostra deve essere una critica costruttiva». «E’ bello assistere a una trasmissione che dimostri che tutti possono essere in grado di ballare», aggiunge Daniel Ezralow. La danza è qualcosa di speciale«che può avere un effetto sulla psicologia delle persone – sostiene ancora Tommassini – Dance Dance Dance è anche un racconto umano emozionante. Anche per questo aspetto si differenzia dagli altri talent».
Sara Zuccari
Direttore www.giornaledelladanza.com