
La danza classica è una disciplina che unisce tecnica, grazia e rigore, costruita su fondamenta precise che ne definiscono l’estetica e il movimento. Alla base di questa arte troviamo le cinque posizioni fondamentali dei piedi, codificate nel XVII secolo alla corte del Re Sole, Luigi XIV, e ancora oggi immutate nei metodi delle principali scuole di balletto del mondo. Queste posizioni non sono semplici pose, ma rappresentano il punto di partenza di ogni passo, salto o rotazione. Vediamole una per una.
Prima posizione: la prima posizione è l’essenza della danza classica: i talloni si toccano e le punte dei piedi si aprono verso l’esterno, idealmente formando una linea retta. Il peso è distribuito equamente su entrambi i piedi e il corpo si eleva verso l’alto con leggerezza. È una posizione di stabilità e controllo, ma anche di apertura verso il movimento.
Seconda posizione: a partire dalla prima posizione, i piedi si allontanano lateralmente mantenendo le punte rivolte all’esterno. La distanza tra i talloni è di circa una lunghezza di piede. Questa posizione offre maggiore stabilità e prepara il corpo ai movimenti ampi, come plié o port de bras, favorendo una postura ben radicata ma fluida.
Terza posizione: un piede si colloca davanti all’altro, con il tallone del piede davanti che tocca l’arco plantare del piede posteriore. È meno usata nel balletto accademico avanzato, ma spesso insegnata agli allievi principianti per facilitare la transizione verso posizioni più complesse.
Quarta posizione: è una variazione della terza, ma con i piedi separati da una distanza pari ad una lunghezza di piede. Il piede anteriore rimane parallelo al posteriore ma spostato in avanti. È una posizione fondamentale per preparare pirouette, plié e altri movimenti in cui il corpo si lancia nello spazio mantenendo il controllo dell’asse.
Quinta posizione: considerata la più complessa tra le cinque, la quinta posizione richiede una rotazione esterna completa delle anche. Il tallone del piede anteriore è a contatto con le dita del piede posteriore, e viceversa, formando una linea chiusa ed elegante. È da questa posizione che nascono molti dei salti e dei giri più iconici del repertorio classico.
Le cinque posizioni della danza classica sono molto più che semplici posizioni statiche: sono porte d’accesso al movimento, punti di partenza per ogni sequenza coreografica e strumenti attraverso cui il danzatore costruisce forza, flessibilità e armonia. Impararle e padroneggiarle richiede tempo, pazienza e dedizione, ma una volta interiorizzate diventano il linguaggio silenzioso attraverso cui il corpo comunica emozione e bellezza.
Michele Olivieri
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