L’Associazione Teatrale AnalfabElfica, nata anni fa’ ad Alghero, celebrerà a Bosa – con il pieno supporto ed il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura – un anniversario unico nel suo genere: il centenario del debutto come coreografo, dei Ballet Russes di Diaghilev, del più rivoluzionario ballerino della storia, Vaslav Nijinsky. Personaggio controverso ed effimero allo stesso tempo, nel 1912 diede origine ad una rivoluzione nella danza, paragonabile per proporzioni a quella di Picasso nell’arte figurativa, che segnò l’inizio della danza moderna.
I suoi due più grandi capolavori “L’après midi d’un faune” e “Le Sacre du Printemps”, troppo d’avanguardia per quei tempi, furono ragione di scandalo e originarono la damnatio memoriae che Nijinsky dovette subire anche dopo la triste fine in manicomio. Al suo genio, l’AnalfabElfica ha dedicato sei anni di studio, e raccolto in una mostra biografica sul ballerino una grande raccolta di prime edizioni su Nijinsky: foto, documenti autografi, riproduzioni fotografiche dei suoi dipinti e tanto altro ancora. Le ricerche sono poi confluite nella produzione di un Lungometraggio dal titolo “Nijinsky il ballerino di Dio”.
A Bosa, dal primo al tre giugno, saranno presenti la mostra biografica, il lungometraggio e lo spettacolo teatrale “Le Sacre du Printemps”. La mostra e il lungometraggio hanno già debuttato ad Alghero con un inatteso successo che ha portato la mostra ad essere replicata e si prevede il suo trasferimento a settembre al Palazzo Reale in piazza Duomo a Milano. L’allestimento della mostra è curato dal flower interior designer Tonino Serra, la regia del lungometraggio è di Enrico Fauro.
Sara Zuccari
Direttore www.giornaledelladanza.com