Quando si vive l’arte e la si pratica si pensa di poter vivere eternamente di quella bellezza senza preoccupazioni e bisogno d’altro. La vita, però, può presentare degli ostacoli improvvisi che fortunatamente alcune volte si possono superare, come nel caso di Pietro Comini. Pietro, ballerino di breaking di origini mantovane, a soli vent’anni ha già affrontato una delle sfide più dure che la vita potesse presentargli: la lotta contro il linfoma di Hodgkin.
La sua storia è divenuta nota grazie alla partecipazione alla trasmissione Italia’s Got Talent, in onda il sabato sera su Canale 5. Pietro si è presentato in trasmissione indossando una maglietta con la scritta “Fuck Cancer”, quasi a voler gridare al mondo la propria forza, si è esibito nel breaking e ce l’ha fatta, ha superato la prima selezione.
È stato lui stesso a raccontare la sua avventura dall’inizio fino alla diagnosi del linfoma: “Una sera in treno mentre tornavo a casa, mi sono grattato il collo e ho sentito un rigonfiamento. Fino a quel momento non sapevo nemmeno cosa fosse, e non mi ero accorto di nulla, anche se i sintomi c’erano tutti. Ero sempre stanco, sudavo di notte anche se era inverno e faceva freddo, faticavo a respirare. Ma pensavo che fosse l’influenza. Quando mi hanno mostrato i linfonodi ingrossati, ho chiesto quanto mi restava da vivere”.
È arrivato il tempo delle cure, la chemioterapia, la radioterapia, il corpo fiaccato dal dolore, ma la voglia di vivere di Pietro ha avuto la meglio. “Sono guarito, anche se per cinque anni devo sottopormi a continui esami, perché c’è il rischio di recidive. Ma non ci voglio pensare. Ora ce l’ho fatta. Ho ripreso gli studi perché voglio laurearmi al più presto e ho ricominciato anche con gli allenamenti, prima in casa e poi in palestra”.
Alessandro Di Giacomo