“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di raccogliere una serie di interviste e di articoli mirati a dar voce e spazio a tutte le fasce creative del mondo coreutico che costituiscono giovani realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi, o realtà già consolidate, di spiccato talento, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive.
Debutterà il prossimo 8 settembre, al Theaterhaus Stuttgart, il teatro privato più grande della Germania, lo spettacolo Penthe. Küsse und Bisse, interessantissimo lavoro della coreografa Katja Erdmann-Rajski che coniuga danza contemporanea e teatro-danza, su musiche di Mozart, drammaturgia Maren Witte e Ulrich Fleischmann.
Lo spettacolo, che vede come interpreti: Carolin Bock, Katja Erdmann-Rajski, Lena-Maria Fistarol, Carina Neumer, Giovanni Nicolella, Marleen Streicher, Verena Wilhelm, è ispirato a Penthesilea, opera dello scrittore tedesco Heinrich von Kleist del 1808, il cui tema narra di Pentasilea la regina delle Amazzoni, che si innamora di Achille e, pazza d’amore, lo uccide e lo mangia.
La battaglia infuria sotto le mura di Troia. I troiani ostinati respingono gli assalti dei greci decisi a vendicare il ratto di Elena. Due forze opposte si fronteggiano e lo scontro procede “ordinatamente” fin quando non intervengono le Amazzoni. Guidate dalla loro maestosa regina Pentesilea, le guerriere si gettano indistintamente sull’uno e l’altro esercito, senza seguire una logica. Creano confusione nella battaglia, ed il loro atteggiamento incomprensibile genera scompiglio nel sanguinoso scontro.
In questo contesto si origina l’attrazione fatale tra Pentesilea ed il divino Achille. Un episodio presente già nel mito, ma con un esito diverso. Se nella tradizione mitologica l’eroe si innamora dell’amazzone dopo averla uccisa, in Kleist accade l’opposto: è Pentesilea ad uccidere Achille, conficcandogli un dardo nel collo e poi sbranandolo. Ritornata in sé, straziata dal dolore per la perdita dell’amato, si toglie la vita, ed è con il suicidio di Pentesilea che si conclude il dramma.
Il gesto di Pentesilea tuttavia non è una semplice manifestazione di folle cannibalismo. Celebre la rima “Küst – Bisse”, letteralmente “baci” e “morsi”, tradotta dai più, per non svilirne l’impatto, con “amore” ed “orrore”. Il gesto dunque assume un significato più profondo, a simboleggiare un sentimento profondo provato con l’impeto del cuore al punto da annichilire la ragione.
Oltre che alla complicata relazione tra i due personaggi basata sul conflitto tra il desiderio di lei di combattere e annientare Achille nonostante ne sia innamorata, la coreografa si è soffermata anche sulla rappresentazione del rito delle Amazzoni di amputare il seno destro, atto finalizzato al miglioramento dell’uso dell’arco da freccia, che assume risvolti anche psicologici sia nell’aspetto collettivo che in quello intimo.
Lo spettacolo è diviso in quattro scene, in cui il carattere di Pentasilea è interpretato da Verena Wilhelm, Lena-Maria Fistarol, Carina Neumer. Achille è interpretato dal danzatore Giovanni Nicolella, giovane talento italiano all’estero, che ha affrontato questo lavoro con grande introspezione: «è stato il lavoro più duro che abbia fatto finora, il primo in cui il mio lato creativo-artistico inciderà quasi interamente su tutto quello che farò in scena, ballando interpreterò l’Achille che ho fatto nascere in me».
ORARI&INFO
8 e 9 settembre 2015, ore 20:00
10, 11 e 12 settembre 2015, ore 20:15
Theaterhaus Stuttgart
Siemensstraβe 11, Stoccarda, Germania
Tel. +49 7114020720
TH@theaterhaus.com
Lorena Coppola
www.giornaledelladanza.com
Photo © Maor Waisburd