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Standing Ovation al Teatro San Carlo di Napoli per Alicia Alonso

Splendida, elegante e carismatica come sempre, alla sua apparizione sul palco alla fine dello spettacolo, Alicia Alonso ha mandato in tripudio il numeroso pubblico presente ieri al Real Teatro San Carlo di Napoli per la prima del Balletto Nazionale di Cuba diretto dalla “tigre della scena”, come la definiva Nureyev, divenuta ormai un’icona e un mito della danza. Splendido anche il corpo di ballo, con straordinari danzatori in perfetto sincronismo in tutte le coreografie e di grande tecnica sia i solisti che i primi ballerini che si sono alternati nei vari ruoli: Elier Bourzac, Anette Delgado, Ernesto Díaz, Jessie Domínguez, Amanda Fuentes, Marizé FumeroMaureen Gil, Maikel Hernández, José Losada, Omar Morales, Leandro Pérez, Mercedes Piedra, Yanela Piñera, Victoria Prada, Analucía Prado, Camino Ramos, Félix Rodriguez, Yadil Suárez, Viengsay Valdés, Aymara Vassallo, Alejandro Virelles.   

Lo spettacolo si è aperto con il meraviglioso quadro de Le Silfidi, coreografia di Alicia Alonso dall’originale di Mikhail Fokin, su musiche di Fryderyck Chopin. Le scene di Salvador Fernández da Alexander Benois hanno reso l’atmosfera ancor più magica, creando una sorta di sospensione fra realtà e dimensione onirica. Le movenze delicate delle ballerine in un’armonia così perfetta da far perdere lo sguardo in reminiscenze fiabesche, la figura eterea del poeta interpretato da Alejandro Virelles e l’impeccabile esecuzione del passo a due hanno reso pienamente il sogno romantico creato da Fokin.  Dirompente invece il ritmo coreografico di Elegia per un giovane – in memoria di Fabio Di Celmo, su musiche di Antonio Vivaldi. Un colorato contrappunto di personaggi simbolici, il mago, il domatore, la fiera prigioniera, il pagliaccio, gli acrobati, emblema dei valori morali ed umani, per non dimenticare lo spunto alla base del balletto: un episodio di cronaca nera realmente accaduto a L’Avana nel 1997 in cui perse la vita un giovane italiano.

Ancor più coinvolgente Didone abbandonata, coreografia sempre di Alicia Alonso, su musiche e libretto di Gasparo Angiolini da Metastasio e Virgilio, in cui si sono contraddistinti per forza tecnica e potenza espressiva gli elementi maschili e la bellissima Didone, regina di Cartagine, interpretata da Vingsay Valdés.  Il proposito di Alicia Alonso in questo balletto non è stato realizzare una ricostruzione storica – e per questo motivo non ha fatto ricorso alla pantomima danzata tipica dell’epoca – quanto piuttosto ricreare forme del linguaggio teatrale del XVIII secolo sviluppando un’espressione tecnica più attuale. Molto interessante il taglio stilistico dato dalla Alonso allo sviluppo della trama, soprattutto nel tema dell’amore fra Didone ed Enea. Molto incisivi i personaggi di Enea e Jarba, interpretati rispettivamente da Elier Bourzac e José Losada.  Di grande effetto il finale del suicidio di Didone fra le fiamme della città.

Uno spettacolo di altissimo livello, che replicherà il 23 e il 24 novembre, a conclusione del Festival della Danza curato da Alessandra Panzavolta, la quale, sin dall’inizio della sua carica di nuovo direttore del Corpo di Ballo del San Carlo, ha saputo dare un forte slancio alla programmazione, offrendo al pubblico partenopeo l’opportunità di assistere a spettacoli di grande interesse artistico per tutta la stagione teatrale in corso.

Alicia Alonso saluterà di persona il pubblico in un incontro aperto martedì 23 novembre, nel Foyer storico del Teatro San Carlo, al termine del quale donerà al Museo del Teatro di San Carlo le scarpette da punta utilizzate per  danzare  nel ruolo di Giselle nel 1953, un appuntamento da non perdere!     

Lorena Coppola

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