“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di raccogliere una serie di interviste e di articoli mirati a dar voce e spazio a tutte le fasce creative del mondo coreutico che costituiscono giovani realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi, o realtà già consolidate, di spiccato talento, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive.
Lei è la protagonista di “Bolero: A Journey Celebrating Creativity”, una produzione particolare, che debutterà il prossimo 11 maggio al Teatro Politeama di Napoli, vuole parlarcene?
Mettere in scena il Bolero era un grande desiderio di Juliu Horvath, che sognava da anni di poter trasmettere ai suoi allievi, attraverso un nuovo linguaggio artistico la verità del movimento. Pietro Gagliardi, direttore artistico della White Cloud Opera ha realizzato questo progetto riunendo gli interpreti da tutto il mondo del GYROTONIC®.
Cosa differenzia questa produzione da tutte le altre?
Questo spettacolo racconta il percorso umano e artistico di Horvath e ad interpretarlo è l’unica compagnia del mondo formata da danzatori professionisti e Trainers di GYROTONIC®. In compagnia utilizziamo la metodologia della GYROKINESIS® come base per la nostra preparazione tecnica ed è un grande onore per noi essere interpreti della vita di Horvath.
Qual è il messaggio che vuole veicolare lo spettacolo?
Attraverso il passo a due del Bolero, che rappresenta il culmine dello spettacolo, vogliamo esprimere la vera essenza dell’artista che è unità vissuta di corpo, mente e anima, espressione della bellezza armonica dell’universo.
“Bolero” è un titolo che ha affascinato le platee di tutto il mondo, ma è anche un titolo molto impegnativo, qual è la Sua chiave interpretativa?
I grandi interpreti e coreografi che si sono accostati al Bolero hanno espresso la pienezza della fisicità che si manifesta attraverso la sensualità dirompente, ma anche l’armoniosa creazione dell’essere umano. Il Bolero di Horvath rappresenta La vita che si manifesta nella dualità. Ma l’amore è universale. Dall’amore per la vita, per il pianeta, per un’idea, all’amore dell’amore, al piacere di amare, di essere amati, di lasciarsi amare. È il sentimento che dovrebbe e potrebbe accompagnare ogni nostra azione e pensiero; è la cosa più naturale ma è anche la più difficile. Uomo e donna si attraggono a vicenda poiché in ognuno è nascosto qualcosa dell’altro, una “qualità” femminile nell’uomo e una “maschile” nella donna. Ognuno riconosce nell’altro una frequenza, una vibrazione che lo/la completa divenendo un’unica risonanza con l’Universo. L’ incontro desidera trascendere la propria individualità in vista di una superiore armonia: Il desiderio dell’ Uno
Cos’è un viaggio nella creatività per Elisabetta Carnevale?
È l’esplorazione continua del proprio sé, immerso nel flusso inesauribile delle forze del Creato.
Juliu Horvath è il coreografo di questo splendido lavoro ed è stato il fondatore del metodo Gyrotonic®, qual è il Suo approccio come danzatrice a questa disciplina?
Ho avuto l’onore di lavorare con Horvath dai primi anni della mia carriera. Juliu mi ha trasferito la meraviglia dello Yoga per danzatori, che ha dato un’impronta fondamentale alla mia tecnica, ma anche è stata la sorgente ispiratrice del nuovo che desidero esprimere attraverso la danza.
Lei pratica regolarmente GYROTONIC®?
Sì, tutti i giorni, aiutata da Pietro Gagliardi ho la possibilità di andare sempre più a fondo nella conoscenza del movimento. Sia come artista ma anche come Master Trainer. Amo poter trasmettere agli altri gli strumenti per vivere con più consapevolezza la propria quotidianità.
Jackson Kellogg sarà il Suo partner, è la prima volta che lavorate insieme?
Sì, ci siamo incontrati artisticamente per questo spettacolo. Jackson è Master Trainer di GYROTONIC® e con il Bolero ha mosso i suoi primi passi come danzatore. Rappresenta la vera espressione dell’armonia che produce il GYROTONIC®.
Qual è il Suo partner ideale?
È un artista capace di coniugare la tecnica con la ricerca di un percorso individuale espressivo. Un riferimento al mondo della danza potrebbe essere rappresentato fa Baryshnikov.
Nella Sua carriera di ballerina ha interpretato molti ruoli, quello a cui è particolarmente legata?
Romeo e Giulietta. Ho avuto modo di interpretare il pas de deux in diversi galà, con partners diversi.
Cos’è la danza oggi vista dai Suoi occhi?
Andare oltre la tecnica per unire diversi stili e per ricercare nuovi modi di comunicare le emozioni interne con il mondo esterno.
Progetti futuri?
Oggi sono concentrata sul Bolero e sono felice che la White Cloud Opera con questo spettacolo abbia già ricevuto tanti inviti in Italia e all’estero.
Lorena Coppola
www.giornaledelladanza.com
Photo Credits: Press Office Elisabetta Carnevale