La sua danza nasce nella scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma dove nel 1966 diventa prima ballerina e qualche anno dopo, nel 1972, ètoile. Ha ballato i principali balletti di repertorio sia in Italia che all’estero, è ben nota ad esempio la sua collaborazione con il London Festival Ballet in cui si è esibita ad esempio ne Il Lago dei Cigni, Giselle, La Bella Addormentata ed in alcune creazioni nuove poi rappresentate anche in Italia. Se da una lato Roland Petit crea per lei una versione de Lo Schiaccianoci, dall’altra il Teatro Metropolitan di New York la vuole per Romeo e Giulietta con le coreografie di Rudolph Nureyev. Ha diretto il Teatro dell’Opera di Roma ed il Corpo di Ballo della Scala di Milano, il Maggio Musicale Fiorentino ed il Teatro San Carlo di Napoli. La sua ultima fatica pubblica è del settembre 2007, anno in cui riprende la direzione del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, lei è: Elisabetta Terabust.
Il suo nome era stato tirato in ballo dal maestro Luciano Cannito che, in una puntata della trasmissione Amici di Maria De Filippi, l’aveva ricordata come una grande artista della danza nonostante non sapesse eseguire correttamente i classici 32 fouettè. La smentita non si è fatta attendere. Ieri sera infatti, la grande ètoile ha fatto il suo ingresso in diretta nel talent show per dire la sua. La signora Terabust, dopo aver preso le parti della sua “discepola”, la maestra Alessandra Celentano, che era stata tacciata di incompetenza da Luciano Cannito, ha tenuto a ribadire le sue capacità artistiche e tecniche.
“Tu non puoi dire – dichiara l’ètoile rivolgendosi a Cannito – in prima serata, davanti a milioni di spettatori, che Elisabetta Terabust, grande artista, una delle più grandi ballerine italiane non sapeva fare più di otto fouettè, e non puoi dirlo perché è una menzogna. Io ho danzato in tutto il mondo, con i più grandi ballerini, ed in quel caso… altro che 32 fouettè!”.
Dopo uno scambio di battute con Cannito, quest’ultimo ha fatto le sue scuse all’ètoile che le ha cortesemente accettate.
Un interrogativo tuttavia ce lo poniamo: come mai all’ingresso di Elisabetta Terabust, mentre tutto il pubblico e tuti i maestri erano in piedi ad accoglierla, la signora Prina ed il coreografo Villanova sono rimasti seduti?
Alessandro Di Giacomo