I. Renard
balletto
libretto del compositore dopo racconti popolari russi provenienti dalla collezione di Alexander Afanasiev
musica di Igor Stravinsky
Direttore musicale: Valery Gergiev
Regista e Coreografo: Maxim Petrov
Set Designer: Alyona Pikalova
Costumista: uldus bakhtiozina
Lighting Designer: Konstantin Binkin
Video Designer : Sergey Rylko
Personaggi animati disegnati da Yulia Gilchenok
Preparazione musicale: Larisa Gergieva
Interpreti:
Maxim Izmestiev
Maxim Zenin
Artyom Kellerman
Erwin Zagidullin
Aaron Osawa-Horowitz
Yaroslav Ryzhov
Viktor Litvinenko
Andrei Arseniev
Dmitry Pykhachov
Vasily Shcherbakov
Pavel Ostapenko
Veronika Selivanova
Valeria Bespalova
Anastasia Yaromenko
Zlata Yalinich
Il gallo: Alexander Timchenko
La capra: Yuri Vlasov
Il gatto: Yaroslav Petryanik
La volpe : Alexander Trofimov
II. LES CINQ DOIGTS
otto pezzi molto facili che utilizzano cinque note per
l’intervallo musicale al pianoforte
Eseguito da Lyudmila Sveshnikova (pianoforte)
III. MAVRA
opera
su libretto di Boris Kochno dopo il poema The Little House in Kolomna da Alexander Pushkin
accompagnato da sopratitoli in russo e in inglese
Direttore musicale: Valery Gergiev
Regista e Coreografo: Maxim Petrov
Set Designer: Alyona Pikalova
Costumista: uldus bakhtiozina
Lighting Designer: Konstantin Binkin
Preparazione musicale: Natalia Mordashova
L’ussaro: Yevgeny Akimov
La madre: Anna Kiknadze
Parasha: Elena Stikhina
La vicina: Yekaterina Krapivina
IV. Della Fata BACIO
balletto
libretto del compositore dopo favole di Hans Christian
Direttore musicale: Valery Gergiev
Coreografo: Maxim Petrov
Set Designer: Alyona Pikalova
Costumista: uldus bakhtiozina
Lighting Designer: Konstantin Binkin
Con:
Philipp Stepin
Ekaterina Kondaurova
Tatiana Tkachenko
Nadezhda Batoeva
Soslan Kulaev
Renata Shakirova
Artyom Kellerman
Nail Yenikeyev
Il
direttore dell’orchestra Mariinsky : Valery Gergiev
Le tre opere di Igor Stravinsky in questo programma rappresentano tre generi.
Renard è un “histoire burlesque chantée et joée”. Anche per gli standard fiabeschi, la trama è banale (una volpe rapisce un gallo e altri animali lo salvano) e, in generale, ha poco significato: le voci dei quattro cantanti non sono determinate dai personaggi. Riga per riga e parola per parola, durante la compilazione del libretto dei racconti popolari russi Stravinsky era interessato, prima di tutto, alla fonetica e al ritmo del testo. Oggi, questo testo ci ricorda per lo più Daniil Kharms e Alexander Vvedensky, mentre il tempo e l’energia della presentazione musicale richiamano il rap.
Mavra è un’opera basata sulla Piccola casa di Pushkin a Kolomna, un ponte tra Russia ed Europa: la partitura è infatti dedicata alla memoria di Alexander Pushkin, Mikhail Glinka e Pyotr Tchaikovsky, i tre protagonisti filo-occidentali dell’arte russa del XIX secolo. Voci di un passato bellissimo – con romanzi urbani, canzoni gitane e opere italiane in formato russo – suonano come ascoltare un vecchio disco. (Stravinsky aveva effettivamente trovato le intonazioni musicali scorrevoli così tipiche di Mavra nelle registrazioni del grammofono, ancora molto imperfette negli anni ’20.) Si sentono voci del quartiere Kolomna di San Pietroburgo dove Stravinsky è cresciuto: le campane della cattedrale navale di San Nicola e le marce delle bande di ottoni dell’esercito che avevano sede a New Holland.
Le Baiser de la féeè un balletto. Stravinsky ha lavorato su brani di Ciajkovskij e gli ha dedicato la partitura. Si possono distinguere una dozzina di citazioni dirette da miniature pianistiche e romanzi, anche se più frequentemente l’ascoltatore sarà turbato da intonazioni vagamente familiari: Le Baiser de la féericorda un lavoro neurale “dentato”, e tutta la musica di Tchaikovsky scorre attraverso di esso. Come base della trama, “Ice-Maiden” di Andersen è elencata in termini puramente nominali: la vera trama del balletto comprende in realtà le avventure di un grande classico russo in futuro. il viaggio compiuto dal pubblico è quello da “A lullaby into a storm”, istigato nelle primissime battute, a “A lullaby in the land of eternity” (titolo dell’epilogo), da una vita comprensibile e fortemente strutturata a il vuoto del vasto palcoscenico del Mariinsky-II. Bogdan Korolyok
Prima di Renard messa in scena da Bronislava Nijinska: 18 maggio 1922, I balletti russi di Sergei Diaghilev, Parigi
Prima di Mavra : 3 giugno 1922, I balletti russi di Sergei Diaghilev, Parigi
Prima di Il bacio della fata (sotto il titolo Le Baiser de la fée ) messa in scena da Bronislava Nijinska: 27 novembre 1928, The Ida Rubinstein Ballet Company, Parigi.
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