“Grazie Rudy” è il Gala di danza del Macerata Opera Festival, in scena giovedì 5 agostoArena Sferisterio, in onore di Rudolf Nureyev, leggendario danzatore che si è esibito anche allo Sferisterio nel 1982. Una serata prodotta da Luigi Pignotti – per oltre 25 anni braccio destro dell’artista e presiedente dell’Associazione Nureyev – che mette insieme coppie di stimati danzatori di oggi provenienti dal Royal Ballet di Londra e dal Bolshoi, dal Teatro Mariinsky di Mosca e San Pietroburgo e dal Teatro alla Scala di Milano, che hanno nel “tartaro volante” il loro esempio.
Tra loro spiccano i nomi di Natalia Osipova, Cesar Corrales, Galina Germash, Nicolai Chevychekov, Ana Sophia Scheller, Viktor Ishchuk, Natalia Matsak, Sergii Kryvokov, Martina Arduino e Marco Agostino.
Un programma per ripercorrere preziosi frammenti del repertorio classico che Nureyev riprodusse secondo un proprio personalissimo stile: da La Bayadère al Lago dei cigni, passando per Le Corsaire.
Rudolf Nureyev
È stato l’étoile di tutte le étoile, la stella che ha brillato di più nell’universo del balletto, universalmente riconosciuto come il più grande danzatore di tutti i tempi.
Meraviglioso sul palco, Rudolf Chametovic Nuriev aveva un carattere generoso ma difficile e ribelle, il 16 giugno 1961, all’aeroporto di Parigi, durante una tournée in cui la sua esibizione esaltò pubblico e critici, decise di chiedere asilo politico in Francia. Non rivide mai più il suo Paese fino al 1987, grazie allo speciale permesso che gli accordò Michail Gorbaciov.
Da quel momento iniziò la grande carriera di Nureyev in Occidente, prima con la Compagnia del Marchese di Cuevas, poi con il Balletto Reale Danese di Erik Bruhn e con il Royal Ballet di Londra, dove instaura il grande sodalizio con Margot Fonteyn, con la quale forma la favolosa coppia che ha incantato il pubblico di tutti i teatri del mondo. Le doti eccezionali di ballerino, la sua bellezza oltre che il suo dramma di esule lo fecero amare e lo resero un’autentica star.
Nella sua straordinaria carriera ha motivato alla passione per la danza e alla ricerca della perfezione tecnica tante giovani promesse, che oggi fanno rivivere la sua ispirazione nel Galà a lui dedicato. A rievocare le coreografie del mito della danza ecco alcuni dei più stimati danzatori contemporanei, primi ballerini e solisti in gran parte provenienti da Mosca e San Pietroburgo.
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