AbanoDanza, un ritorno che non ha bisogno di presentazioni per una manifestazione che è già entrata nella storia della danza italiana e insieme nell’immaginario collettivo, grazie a quello che ha rappresentato per anni. Oggi il festival vuole diventare un punto di riferimento per la danza contemporanea e d’autore italiana ed estera mantenendo una liaison con quella che è stata la grande tradizione di AbanoDanza.
L’edizione 2022 esalterà la dinamica di alcuni progetti speciali che permetteranno di mettere in relazione ‘esperimenti artistici’ con pubblici compositi e con i luoghi e la storia del territorio. Spazi anomali, impensati e spiazzanti: il festival, ricco di prime nazionali di rilievo, non rinuncerà ad indagare nella danza d’autore e nella drammaturgia di danza. Laboratori, incontri, visite guidate, presentazioni completano il quadro di una manifestazione che non intende in alcun modo perdere la propria funzione propulsiva di una cultura ‘teatrale’ che si nutre di vita. Una costante curiosità sulle novità della scena italiana spinge poi lo sguardo fuori dai codici per scoprire la potenza comunicativa del tango (qui coniugato con la danza) o le raffinatissime evoluzioni del corpo della MMContemporary Dance Company, per ritrovare l’inesauribile vena creativa di autori come Fabrizio Favale, Matteo Bittante, Leonardo Diana, le operazioni poetiche di Déjà Donnè.
«AbanoDanza è stato uno dei riferimenti dell’estate della danza in Italia – commenta il Direttore Artistico del Festival, Luciano Padovani – nel corso degli anni ha mutato fisionomia artistica, complice anche la direzione di Bruno Francisci. Oggi riprendiamo il percorso interrotto alcuni anni fa rilanciando il festival con una nuova idea. Ci siamo trovati ad affrontare l’importante eredità artistica di AbanoDanza, un festival dai grandi numeri, con ospiti compagnie nazionali ed internazionali, riconosciuto a livello nazionale tra le poche realtà allora operanti. Oggi la sempre maggiore diffusione sul territorio nazionale di rassegne e festival ci ha indotto a pensare ad un diverso progetto: ‘necessario’ e che vada incontro alle esigenze sia del territorio sia della cultura nel senso più ampio del termine. Un festival che sappia interpretare le istanze del pubblico. Il nostro festival sarà vitale» – conclude Padovani.
«Uno dei nostri obbiettivi principali – aggiunge l’Assessore alla Cultura del Comune di Abano Terme, Cristina Pollazzi – è pensare ad un festival in continua ‘evoluzione’, capace di creare sinergie, opportunità, di ‘legare’ con il sistema produttivo del territorio, di includere e coinvolgere un pubblico più eterogeneo. Capace di diventare volano di un’economia del territorio, sotto il profilo sociale, culturale e turistico» – conclude l’Assessore.
Dal 29 aprile al 25 giugno il Festival AbanoDanza, a cominciare da “La notte della danza”, sarà ricco di spettacoli, anteprime nazionali, coproduzioni, incontri, workshop, prove aperte. Il Festival è promosso e organizzato dal Comune di Abano Terme, Direttore Artistico Luciano Padovani, con il sostegno della Regione del Veneto, del Mic, della Provincia di Padova e con la collaborazione di numerosi enti e associazioni del territorio. L’apertura del Festival è dedicata alla città e al suo centro che diventa palcoscenico di una serie di spettacoli per una lunga notte della danza.
Il 29 aprile si comincerà alle ore 21 fino alle 23, con la compagnia Asmed che presenterà Zatò e Ychì nell’Isola Pedonale di fronte all’Hotel Orologio: due samurai che si scontrano in tre cruentissimi combattimenti sostenuti e incalzati nel loro serrato incontro da clangori metallici e dal ritmo profondo delle percussioni. I costumi, trapunti di miriadi di campanelli, sono sculture sonore in movimento che ricordano esperimenti teatrali della Bauhaus. Versiliadanza presenterà Algo-Ritmi nell’Isola pedonale di fronte all’Hotel Orologio, performance estremamente coinvolgente che si focalizza sui “salti nel buio” del corpo quando la previsione viene a mancare e ci si ritrova in balia di ciò che l’istinto di sopravvivenza ci spinge a fare nell’attesa di riassestarsi su un nuovo codice; e poi ancora DanceHaus Company che presenterà Scighera in PRIMA NAZIONALE ai Giardini del Kursaal, in cui la fitta nebbia chiamata in milanese appunto “scighera” prenderà vita ad Abano Terme; Déjà Donné presenterà Iperuranio ai Giardini del Kursaal e infine Tdj Carlo Carcano con Gran Milonga sotto le stelle in Piazza Todeschini Parco Urbano Termale.
Giovedì 12 maggio arrivano “Le Supplici / Fabrizio Favale in “Winter Solo” una Prima nazionale / coproduzione del Festival, Vidavè Crafts / Noemi Dalla Vecchia e Matteo Vignali in “Another With You”. E ancora giovedì 19 maggio la Compagnia Naturalis Labor in “Stabat / Night Wolves / Prélude” in Prima nazionale / coproduzione del Festival. Giovedì 26 maggio alle ore 21.15 DaCru Dance Company in “The day when I chose to be a daughter” sempre in Prima nazionale / coproduzione del Festival.
Il 1 giugno appuntamento con “LA GRANDE DANZA” al Teatro Parco Magnolia con Michele Merola Contemporary Dance Company in “Carmen / Bolero”. Giovedì 9 giugno ore 21.30 la Compagnia Naturalis Labor in “Tango Fuego” ancora in Prima nazionale / coproduzione del Festival. Giovedì 16 giugno Artemis Danza in “Il Barbiere di Siviglia” performance di fama internazionale. Giovedì 23 giugno il Balletto Teatro di Torino in “Beso de Agua” “Anemoi_secondo studio” in Prima nazionale / coproduzione del Festival.