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Redattori

Aperte le domande di ammissione alla STM – Scuola del Teatro Musicale

Sono ufficialmente aperte le ammissioni all’anno accademico 2021/22 alla STM – Scuola del Teatro Musicale, istituzione AFAM riconosciuta dal Ministero dell’Università e Ricerca. La Scuola del Teatro Musicale è il primo centro di formazione per il Musical a essere stato riconosciuto come istituzione AFAM dal Ministero dell’Università e Ricerca (D.M. n.421 del 30/07/2020), ora anche nella nuova sede a Milano, al Teatro degli Arcimboldi. Fino al 7 gennaio 2021 ci si può iscrivere all’anno accademico 2021/22 del Corso Triennale per Attori del Teatro Musicale. Al termine del percorso di studi gli studenti potranno conseguire un Diploma Accademico di I livello in Recitazione riconosciuto a livello statale ed equiparato alla laurea triennale di qualsiasi altra Università e facoltà. La maggior parte dei diplomati ha già partecipato a importanti produzioni teatrali nazionali, superato provini per ingaggi cinematografici e alcuni, grazie al conseguimento del titolo, hanno scelto di proseguire gli studi iscrivendosi a un Corso di Laurea Magistrale. La sessione di audizioni si svolge in via telematica. Possono accedere al corso i cittadini italiani e stranieri con regolare permesso di soggiorno. È richiesto un diploma di scuola media superiore. L’iscrizione al Corso Triennale per Attori del Teatro Musicale, per il conseguimento del Diploma ...

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Chi è l’insegnante di danza? Una cosa è certa, non ci si improvvisa maestri

Chi è l’insegnante di danza? Un ballerino di talento che a fine carriera decide di dedicarsi all’insegnamento? Un forte conoscitore della danza, che ha studiato con molti insegnanti diversi e ha letto ogni libro esistente di tecnica coreutica? O è qualcosa di più? Una cosa è certa, non ci si improvvisa insegnanti di danza. Se è vero che la padronanza della disciplina insegnata, della fisiologia umana e dell’anatomia del movimento sono indispensabili quando si lavora con il corpo di altre persone, è vero anche che il maestro deve aver sviluppato altre due qualità oltre al talento: deve saper comunicare e possedere la rara dote dell’empatia. Il maestro, infatti, deve conquistare la classe, trovare il giusto canale di comunicazione con ogni allievo, diverso per provenienza, storia e prospettive future, quindi motivazione. Deve avere una forte consapevolezza di ciò che insegna perché, come ci siamo ripetuti molte volte, la danza non è solo passi e tecnica, ma è  disciplina, dedizione, umiltà, rispetto per gli altri e confronto con se stessi. L’insegnante quindi deve saper spiegare anche il comportamento da tenere in sala, il motivo di un certo tipo di abbigliamento, in un continuo ed efficace interscambio comunicativo con i propri allievi. Deve ...

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Il coreografo Arkadi Zaides presenta online il suo spettacolo “Necropolis”

Il coreografo bielorusso Arkadi Zaides presenta oggi, online e per la prima volta al pubblico italiano, la versione filmica del suo spettacolo Necropolis. La presentazione avviene a conclusione della quarta edizione di Atlas of Transitions Biennale, dal titolo We The People. Necropolis, termine che rimanda al luogo sacro della sepoltura dei corpi, è frutto di un lungo lavoro che Arkadi Zaides, sempre attento a tematiche politiche e sociali, porta avanti da circa tre anni con un team di ricercatori. L’obiettivo è, attraverso la coreografia, dare un nome alle vittime delle migrazioni del Mediterraneo. Arkadi Zaides e il suo team si addentrano nella pratica dell’investigazione scientifica e forense, per dare una risposta alla mancata identificazione delle vittime. Giornali, fonti orali, database ufficiali, archivi urbani, autorità cimiteriali e ospedali sono le fonti per ricostruire la storia dei defunti, localizzare le salme e riconsegnare ai corpi il nome proprio. Le storie delle vite spezzate riemergono e con esse un universo di miti, geografie, movimenti e anatomie raccolte in una Città dei Morti, un corpo dei corpi, che Zaides vuole riportare in vita. Zaides conduce lo spettatore attraverso le storie degli “invisibili”, attraverso una pratica ibrida che riesce a coniugare l’approccio documentaristico e investigativo alla pratica coreografica. ...

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Teatro alla Scala storia dell’iconica istituzione milanese

Sta per andare in scena la prima di “A riveder le stelle” con l’orchestra, in platea, diretta da Riccardo Chailly. Per l’occasione vogliamo ripercorrere la storia del Teatro alla Scala di Milano che, proprio oggi, ospiterà i ballerini con assoli e balletti classici, tra loro Roberto Bolle e Nicoletta Manni. Per un 7 dicembre che non dimenticheremo. Saranno Rai 1, Radio3 e Raiplay a trasmettere A riveder le stelle, lunedì 7 dicembre a partire dalle ore 17, per quasi tre ore di programma, registrato nei giorni scorsi ovviamente senza pubblico. Ventiquattro i cantanti tra i maggiori del nostro tempo che, in arrivo da tutto il mondo con permessi speciali, hanno accettato l’invito. Ma non sarà un semplice Gala d’opera bensì uno spettacolo drammaturgico ideato dal regista Davide Livermore, con scene operistiche di Verdi, Donizetti, Rossini, Cilea, Giordano, Puccini, ma anche Bizet, Massenet, Wagner, scandite da testi di poesia e prosa interpretati da noti attori, inclusi alcuni estratti di balletto. Il Teatro alla Scala: storia dell’istituzione che nacque sulle ceneri del Teatro Ducale nel 1776 per volontà dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria La Scala nacque in seguito ad un incendio. Il nome deriva dal luogo sul quale il teatro fu edificato, su progetto dell’architetto neoclassico Giuseppe Piermarini. Il ...

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Luciana Savignano una stella nella storia tra balletto e danza contemporanea

L’étoile di fama mondiale e bellezza particolarissima. Luciana Savignano è la musa che ha ammaliato coreografi come Béjart, Mario Pistoni, Paolo Bortoluzzi, Roland Petit, Micha van Hoecke, solo per citarne alcuni. Considerata una stella pari a ballerini come Carla Fracci e Rudolf Nureyev, applaudita dalla critica europea, esaltata dalla nota critica di balletto e danza italiana Vittoria Ottolenghi. La Savignano si è imposta nel panorama mondiale della danza d’arte degli ultimi trent’anni per l’asciutta compostezza del gioco scenico, unito alla tensione drammatica e a una forte tecnica che le ha permesso di affrontare anche i grandi ruoli del repertorio classico: Giselle e il Lago dei cigni. Luciana Savignano nasce a Milano nel 1943 e si avvicina alla danza grazie al padre, che, da bambina, la porta a vedere Il Lago dei Cigni “Il mio corpo non era quello di una tradizionale ballerina quando cominciai, braccia troppo lunghe, piedi troppo grandi, eccessivamente alta. Senza contare che sono sempre stata timida. Solo in scena ho il mio riscatto, il pubblico”, ha affermato la Savignano al Giornale Off.  Si forma presso la Scuola di Ballo della Scala di Milano e si diploma in seguito ad un periodo di perfezionamento al Teatro Bolsohi di Mosca. Nel 1968 Mario Pistoni la sceglie ...

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Che cosa significa essere un ballerino? Cosa vuol dire amare la danza?

Che cosa significa essere un ballerino? Lavorare professionalmente in una compagnia o come insegnante? Possedere un determinato livello di competenza tecnica? Oppure è sufficiente provare quella passione e quell’amore per la danza che non si spegneranno mai, indipendentemente dalle nostre scelte di vita e dall’aver deciso o dovuto rinunciare a ballare? Si smette mai di essere un ballerino? Martha Graham sosteneva che ‘I più grandi ballerini non sono grandi per il loro livello tecnico, sono grandi per la loro passione’, secondo Rudolf Laban ‘Ogni essere umano porta dentro di sé un danzatore’. Un altro adagio cita: ballerino una volta, ballerino per sempre. Perché si può smettere di ballare per svariate ragioni, ma la danza resta parte di chi è cresciuto con i suoi insegnamenti e rappresenta un enorme supporto nei momenti di difficoltà e nella gestione degli imprevisti. Possiamo trovare le tracce della danza ovunque, nel ricordo della prima volta che siamo entrati in una sala o che abbiamo indossato le scarpette da punta, negli spettacoli in cui ci siamo esibiti, nelle lezioni che abbiamo imparato e nei passi che non dimentichiamo. Imparando a ballare non ci siamo neppure resi conto di quanto abbiamo appreso di noi stessi e delle ...

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L’American Ballet Theatre cancella la stagione alla Metropolitan Opera House

L’American Ballet Theatre non si esibirà al Metropolitan Opera House nel 2021. La notizia è stata diffusa dal New York Times. Il motivo principale che ha portato a questa scelta è l’impatto che l’emergenza Covid-19 ha avuto sulla sua capacità di prepararsi per la ripresa delle esibizioni dal vivo. “La stagione dell’American Ballet Theatre doveva iniziare alla fine della stagione, a giugno, il che aveva dato agli organizzatori la speranza di poter tenere fede ai loro piani”, ha detto il direttore esecutivo della compagnia, Kara Medoff Barnett. “Ma con il protrarsi della pandemia e l’aumento dei casi di virus questo autunno, la società ha stabilito che la messa in scena di una serie completa di spettacoli al chiuso a New York City non sarebbe stata fattibile”. Nonostante la battuta d’arresto, Kevin McKenzie, direttore artistico della compagnia, si è detto “fiducioso”: l’ensemble troverà modi creativi per fare e condividere la danza fino a quando non sarà possibile esibirsi di nuovo. “Sappiamo che possiamo farlo e continuare a creare, perché alla fine questa è la nostra linfa vitale”, ha aggiunto. www.giornaledelladanza.com  

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Tutti i vantaggi del balletto per i danzatori senior

Come tutta la danza, il balletto è una forma d’arte che comunica e fa vivere le emozioni più profonde della natura e dell’animo umano. Il balletto è anche una disciplina molto difficile da apprendere, e suscita interesse e passione in chiunque ami la danza. Negli ultimi anni, si è riconosciuto il beneficio apportato dal balletto per una particolare categoria di amanti della danza, gli anziani. L’attività fisica è sempre importante, a ogni età, quindi sono molteplici i vantaggi derivati dalle lezioni di danza classica anche per i ‘senior’. Parlando da un punto di vista squisitamente tecnico/fisico, il balletto migliora l’equilibrio, crea un baricentro più forte e stabile, riducendo il rischio di caduta e le drammatiche conseguenze che ne derivano in un soggetto anziano. Il balletto inoltre stimola memoria e concentrazione, flessibilità e postura corretta, aumenta la salute cardiovascolare e rafforza ossa e muscoli. Da un punto di vista psicologico/artistico invece, danzare favorisce il rilascio emotivo, libera da ansie e paure, riduce lo stress e migliora sia il sonno che la capacità di apprendimento. La musica classica, inoltre, fa ‘danzare’ anche alcuni dei geni più importanti per la salute del nostro cervello, accendendo quelli legati a memoria e benessere, e spegnendo ...

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“A riveder le stelle”: la Scala prepara la sua “prima”, in versione “unica”

A riveder le stelle: sono le ultime parole dell’Inferno di Dante il titolo dello spettacolo con cui la Scala il prossimo 7 dicembre inaugurerà la stagione, ancora incerta causa Covid. Una prima unica e mai vista prima dato: non ci sarà il pubblico che, però, la potrà seguire grazie a Rai Cultura in diretta su Rai1, su Raiplay. E non andrà in scena un’opera. Era tutto pronto per una speciale Lucia di Lammermoor con la regia di Yannis Kokos, ma il focolaio del virus fra i coristi ha costretto ad un cambio di piano. Riccardo Chailly dirigerà la serata, ci sarà il regista Davide Livermore, numerosi cantanti internazionali hanno risposto sì a questa “nuova” prima: Juan Diego Florez, Lisette Oropesa, Marina Rebeka, onas Kaufmann, Placido Domingo, Luca Salsi, Francesco Meli e anche Roberto Alagna. Allo spettacolo, che avrà video e realtà aumentata, parteciperanno tutte le componenti del teatro, orchestra e coro, senza dimenticare il corpo di ballo con tre coreografie (una di Manuel Legris, futuro direttore del balletto scaligero) a cui parteciperà anche Roberto Bolle, tutte accompagnate dall’orchestra, diretta da Michele Gamba. Sarà una parte di narrazione – fatta da protagonisti della prosa italiana – a unire il percorso musicale ...

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Misty Copeland la prima étoile nera dell’American Ballet Theatre contesa dalla moda

Misty Copeland

Segni particolari: bellissima, ambiziosa, di grande talento e dalla pelle color nocciola. Ma non solo. Misty Copeland è la seconda afroamericana ad avere ottenuto un ruolo da solista all’American Ballet Theatre. E l’unica, finora nella storia, ad essere diventata Prima Ballerina della prestigiosa istituzione nel 2015. Un simbolo, l’incarnazione di un sogno. E’ stata identificata come una delle cento donne più influenti del mondo dalla rivista TIME. Si  è schierata dalla parte dei più deboli, promuovendo la danza come un’alternativa per molti giovani ruandesi in povertà. Si è battuta per la necessità di rendere il balletto classico meno snob e più inclusivo. Ed è un volto conteso dalla moda e dalla maggiori testate fashion internazionali. Seguitissima star di Instagram con un profilo quasi due milioni di follower. Misty Copeland: dalla difficile infanzia vissuta nelle camere di un motel al riscatto sociale Misty Copeland nasce a Kansas City, Missouri, il 10 settembre 1982, ma cresce nella comunità San Pedro di Los Angeles, California. I suoi genitori sono Sylvia DelaCerna e Doug Copeland. Suo padre è di origine tedesca e afroamericana, mentre sua madre è di origini italiane e afroamericane, adottata da genitori afroamericani. Misty è la più giovane di quattro figli dal secondo ...

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