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Redattori

Relazione ed equilibri tra danzatore e atto performativo in “Trop” di Andrea Costanzo Martini

Il 19 maggio 2017, all’interno del Festival Interplay, il Teatro Astra di Torino ospita la prima regionale di Trop di e con Andrea Costanzo Martini, video performance Mami Shimazaki, video artist Yoav Barel, musiche Andrea Martini, Natacha Atlas, Marty Robbins. Coreografo vincitore dell’International Stuttgart Solo Dance Competition nel 2013 e del premio del pubblico Masdanza Gran Canaria nel 2015, Martini si trasferisce in Germania a 19 anni dove frequenta l’Accademia di Balletto Heinz Bost Stiftung e dove lavora al Aalto Staat Theater di Essen. Dal 2006 collabora con la compagnia israeliana Batsheva Dance Company e successivamente con il Cullberg Ballet di Stoccolma. La sua ultima opera, il solo Trop, è ironica e divertente e si pone una serie di quesiti a cui l’artista cerca di dare risposta: quando è l’esecutore responsabile del suo movimento e della creazione e quando non lo è? Può trovare intimità e pace nonostante la pressione? Ne nasce un racconto che parla della relazione di equilibrio che si crea nell’atto performativo tra il danzatore, il pubblico e il mondo esterno, e che accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso un’infinità di informazioni, in cui il corpo rimane l’unica realtà tangibile e concreta, fatta di carne e ...

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“STOMP”: torna a Roma lo spettacolo diventato fenomeno globale

Dopo l’eccezionale successo delle ultime tournèe in Italia, torna STOMP, uno tra i più rivoluzionari ed entusiasmanti eventi spettacolari degli ultimi anni. Senza trama, personaggi né parole, l’ensemble mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea. Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, formidabili ballerini-percussionisti-attori-acrobati di STOMP danno voce ai più “volgari”, banali e comuni oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni, riciclandoli ad uso della scelta, in un “delirio” artistico di ironia travolgente. L’irresistibile esperienza di STOMP, che nasce a Brighton (Inghilterra) nel 1991 dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas, ha trionfato in questi ultimi anni nei più importanti festival e teatri del mondo, da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo. Sfidando continuamente ogni convenzione sui confini di genere, STOMP è danza, teatro e musica insieme. È un elettrizzante evento rock, un anomalo concerto sinfonico in stile “videoclip”: senso rapido del tempo, visualizzazione della musica, vortice ritmico nella scansione delle immagini. Senza trama, personaggi né parole, STOMP mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica i rumori ...

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“La Bella Addormentata” di Bart delizia La Fenice di Venezia

“La Bella Addormentata” di Bart delizia La Fenice di Venezia

  Uno dei capolavori ballettistici della storia della danza, La Bella Addormentata, va in scena dal 10 al 14 maggio prossimi al Teatro La Fenice di Venezia, sia alle ore 19 (10-11-12 maggio) sia alle ore 15:30 (13-14 maggio). La compagnia protagonista della messinscena è quella del Teatro dell’Opera di Roma, coreografata da Jean-Guillaume Bart (riprendendo, naturalmente, la partitura originale di Marius Petipa), con al fianco Patricia Ruanne in qualità di coreografo assistente. La partitura musicale è interamente eseguita dall’orchestra del Teatro veneziano, diretta dal Maestro David Coleman, pietra miliare della conduzione musicale dei Balletti al Teatro alla Scala di Milano. L’apparato scenografico e costumistico è affidato, invece, ad Aldo Buti, nonché quello illuminotecnico a Mario De Amicis. La bella addormentata è forse la fiaba più struggente e celebre del periodo romantico. La rinomata versione di Charles Perrault suggestiona Tchaikovsky a incentrarvi il secondo dei suoi tre balletti, su sollecitazione del principe Ivan Vsevolozhsky, all’epoca potente sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, che si occupa anche della riduzione a libretto. Nel 1890 l’opera fa esplodere il Teatro Mariinskij, anche grazie alla coreografia di un asso della danza quale Marius Petipa, che interviene pure nella stesura del testo. Aurora, fanciulla ...

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La libertà di espressione: intervista a Francesco Mariottini

Francesco Mariottini nasce a Jesi il 6 Novembre 1985. A 11 anni inizia i corsi di danza moderna nella sua città. Nel 2000 ottiene una borsa di studio che lo porta a Firenze, presso la scuola del “Balletto di Toscana” e “Opus Ballet”, diretta da Cristina Bozzolini e Rosanna Brocanello. Segue corsi di tecnica classico-accademica e contemporanea, oltre a numerosi stage con insegnanti di chiara fama quali: Stefania Di Cosmo, Victor Litvinov, Raffaele Paganini, Marco Pierin, Fredéric Olivierì, Fabrizio Monteverde, Bruno Collinet. A partire dall’anno successivo prende parte al musical “Passeggeri” di Daniel Tinazzi e danza nella compagnia giovanile del BdT alcune coreografie, anche da Solista, create da Fabrizio Monteverde, Orazio Messina, Rosanna Brocanello, Arianna Benedetti, Daniel Tinazzi e Alessandro Bigonzetti. A diciotto anni entra nel corpo di ballo dello “Stuttgart Ballet”, in cui danza pezzi di repertorio classico e contemporaneo (“Romeo e Giulietta”, “La Bella Addormentata”, “Onegin”, “La Bisbetica Domata”, “Un tram chiamato desiderio” su coreografie di John Cranko, John Neumaier e Marcia Haydèe). Nel settembre del 2005 entra a far parte della Compagnia “Aterballetto”, sotto la direzione di Mauro Bigonzetti, dove esegue anche ruoli da Solista danzando in varie parti del mondo tra cui New York, Houston, Messico, ...

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Corpo di Ballo Teatro alla Scala: Frédéric Olivieri nuovo direttore

Il M° Frédéric Olivieri è stato nominato Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per i prossimi tre anni. Il Sovrintendente Alexander Pereira ne ha dato comunicazione nella mattinata di oggi ai rappresentanti del Corpo di Ballo, che hanno accolto il nuovo Direttore con un lungo applauso. Il M° Olivieri presenterà le linee artistiche della sua direzione nel corso della Conferenza stampa di presentazione della Stagione di Balletto 2017/2018 che avrà luogo mercoledì 24 maggio alle ore 12 presso il Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala. Nato a Nizza, Frédéric Olivieri frequenta e si diploma al Conservatorio di Musica e Danza della sua città natale. Nel 1977 vince il Primo Premio del Prix de Lausanne entrando così di diritto alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Nel 1978 entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Violette Verdy e successivamente di Rosella Highthower. Viene nominato solista nel 1981, quando alla direzione artistica del complesso parigino vi è Rudolf Nureyev. All’Opéra di Parigi danza i più importanti ruoli del repertorio classico e contemporaneo, lavora con numerosi coreografi ospiti, quali Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, Alwin Nikolais, Alvin Ailey, Paul Taylor, Glen ...

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“No Lander” di Buscarini chiude la stagione Danza al Municipale di Piacenza

“No Lander” di Buscarini chiude la stagione Danza al Municipale di Piacenza

  La stagione Danza 2016/2017 del Teatro Municipale di Piacenza si conclude domenica 7 maggio alle ore 16 con lo spettacolo No Lander, coreografato da Riccardo Buscarini e vincitore del premio The Place Price for Dance 2013. Lo spettacolo, datato 2015, vede la produzione da parte di The Place e ResCen – Middlesex University (Londra) e TIR Danza Produzioni – Teatro Internazionale di Ricerca (Modena), nonché il sostegno del National Lottery/Arts Council of England e il contributo del Fondo per la Danza D’Autore/Regione Emilia-Romagna 2015/2016. Meditazione malinconica e sottile sui temi dell’Odissea di Omero, No Lander è un discorso sul desiderio e sull’appartenenza. Cinque danzatori, esposti in uno spazio spietato, agiscono come marinai dispersi in mare… nulla a cui aggrapparsi, senza radici, senza luce e senza terra. Precipitati e immediatamente risollevati da un intricato lavoro di gruppo, come se lottassero per afferrare qualcosa, la loro carne emerge dall’oscurità in torsioni elastiche e scultoree. Una desolata illuminazione industriale e un tappeto sonoro catturato dal vivo convergono nello spazio, trasformando la scena in un relitto abbandonato. (tirdanza.it). Il cast creativo si compone di una sequela di nomi importanti nell’ambito della scena contemporanea delle arti performative. Oltre, infatti, al già citato Buscarini per ...

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Riflessione sulla donna e sul corpo femminile con “Object” di Uri Ivgi e Johan Greben

Il 16 maggio 2017, all’interno del Festival Interplay, al Teatro Astra di Torino andrà in scena la prima regionale di Object, regia e coreografia di Uri Ivgi e Johan Greben, performer Alyona Lezhava. Coreografi vincitori del Golden Mask Award 2011, il più prestigioso premio teatrale russo, Ivgi e Greben collaborano con successo dal 2003, pur avendo estrazioni artistiche diverse. Il primo, israeliano, inizia la sua carriera presso la Kibbutz Contemporary Dance Company, nel 1998 vince il primo premio come miglior danzatore all’International Competition for Choreographers e viene premiato anche tra gli Upcoming Talented Choreographer dal Ministero della Cultura. Nello stesso anno si trasferisce nei Paesi Bassi, dove si dedica totalmente alla sua carriera di coreografo. Greben invece è olandese, danzatore del Dutch National Ballet e collabora con artisti di fama mondiale come George Balanchine, Carolyn Carlson, William Forsythe, Martha Graham e molti altri. Con la sua prima coreografia, Later (Straks), creata per il Dutch National Ballet, nel 1989 vince l’Encouragment Prize for Choreography dell’Amsterdam Foundation for the Arts e il Wim Barry Perspective Award. Dal 1995 lavora come coreografo indipendente e nel 1996 vince il terzo premio alla Choreographers Competion di Gelsenkirchen (Germania) con il duo 610. Object è un solo ...

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“Il mantello di pelle di drago”: tre favole danzate in scena a Trieste

Il mantello di pelle di drago è un evento raffinato e ricco di magia che celebra il fascino della danza attraverso splendide musiche (un collage di brani di Shostakovich, Kachaturian, Bizet), ricchi costumi, suggestive videoproiezioni, ma soprattutto attraverso un assieme di danzatori di elevato livello capitanati da due vere stelle, Sabrina Brazzo ed Andrea Volpintesta. Una pièce che ha tutti i numeri di una serata di eccellente qualità, memorabile per gli esperti di balletto come per chi, da uno spettacolo di danza, desidera semplicemente farsi trasportare in un mondo da sogno, dove tutto è leggiadro e perfetto. Perfetto come questa delicata e versatile Prima Ballerina, che il pubblico del Rossetti ha già avuto modo di applaudire: la ricordiamo infatti nel ruolo di Gradisca in Amarcord di Luciano Cannito nel 2012, accanto ad Andrea Volpintesta, e prima, nel 2007, fra gli straordinari “amici” di Roberto Bolle nel Roberto Bolle & Friends (difficile dimenticare la sua interpretazione nella complessa e bellissima In the Middle Somewhat Elevated di William Forsythe). Etoile Internazionale e Prima Ballerina del Teatro alla Scala Sabrina Brazzo assieme ad Andrea Volpintesta ha concepito questo progetto curandone ogni dettaglio, iniziando dalla compagnia formata interamente da giovani talenti provenienti da tutta ...

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I ballerini classici sono più “pop”: intervista a Oliviero Bifulco

Oliviero Bifulco nasce a Pavia e all’età di sei anni comincia a studiare danza classica nella scuola “Città di Pavia” diretta da Daniela Ferri. All’età di dieci anni prosegue gli studi presso la scuola “Academy” diretta da Marilina Piemontese. Nel 2007, riceve il primo premio al concorso “Expression” a Firenze, con giurati del calibro di Giuseppe Carbone e Frédéric Olivieri. Riceve il premio al talento nel concorso “Dance on Stage” a Milano, e il primo premio al concorso “Opus Ballet” a Firenze. Nello stesso anno fa il suo ingresso alla Scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala di Milano diretta dal M° Frédéric Olivieri. Durante gli anni di formazione scaligera, lavora con insegnanti internazionali di altissimo livello, tra cui Cinthya Harvey, Patrick Armand, Rinat Imaev, Patricia Neary, e si forma con metodo francese, russo e americano. Nel 2009 viene scelto da Kim Brandsturp, coreografo del “Royal Ballet” di Londra, per danzare nella produzione del Teatro alla Scala di “Morte a Venezia”. Con la Scala parteciperà a numerose produzioni, tra cui “Raymonda” e “Aida”. Nel 2011 viene selezionato per danzare in Spagna, a Madrid, con altri tre ballerini la creazione di Angelin Preljocaj “Larmes Blaches” dall’assistente Silvya Bidegain del coreografo stesso. ...

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