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Redattori

La danzatrice di tip tap Sarah Reich in tour in Italia

Dal 7 al 12 Aprile arriva in Italia Sarah Reich, star dell’undicesima edizione del programma americano So You Think You Can Dance e attualmente coreografa ed interprete della compagnia Tap Music Project, da lei diretta. Il tour di Sarah toccherà tre città del nord Italia, debuttando a Milano e spostandosi poi a Genova ( 10 Aprile) e a Vicenza ( 11 e 12 Aprile), dando così la possibilità ai tappers ti tutta Italia di radunarsi e di studiare con le eccellenze della tap dance mondiale. Un’ iniziativa, questa, promossa dalla collaborazione fra la Moscato Tap Milano, la Kaleido Danse e la GlassOnion Tap Dance, impegnate costantemente alla promozione e sviluppo della tap fra gli artisti italiani. Durante i workshops proposti, per tutti i livelli, i partecipanti avranno modo di avvicinarsi al progetto “ Tap Music Project” , diretto dalla stessa Sarah, in cui i danzatori diventano anche veri e propri percussionisti, fino a far scomparire la distinzione tra ballerini e musicisti. Sarah Reich (performer, coreografa, insegnante) viene considerata una dei nuovi leaders della Tap Dance. Alla giovane età di quindici anni, il suo nome compare in un articolo  del “Dance spirit Magazine” fra i 20 tappers più in vista sotto ...

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“Animali senza favola” di Simona Bertozzi al Teatro delle Passioni di Modena

Dal 31 marzo al 2 aprile 2015 al Teatro delle Passioni di Modena assisteremo a Animali senza favola, coreografia e ideazione di Simona Bertozzi, liberamente ispirato a Chiari del bosco della filosofa Maria Zambrano, su musica originale del sound artist Francesco Giomi, prodotto da Produzione Nexus 2014, con il contributo del Fondo per la Danza D’autore/Regione Emilia Romagna, il sostegno di Emilia Romagna Teatro Fondazione e la collaborazione del Comune di Bologna. Coreografa, danzatrice e performer, laureata Dams, Bertozzi crea il suo stile basandosi sulla centralità del corpo nello spazio scenico, elemento puro, primordiale, forma architettonica complessa, in grado di destrutturarsi, deformarsi, riallinearsi e ricomporsi, che riesce a comunicare attraverso movimenti e gesti, che diventano grammatica, traducendo il pensiero in forma. Questi concetti emergono con forza in Animali senza favola, opera che prende forma attraverso una scrittura coreografica intensa, che indaga sulla femminilità percepita come capacità di elaborazione, comprensione e trasformazione e sulle dinamiche relazionali tra le cinque presenze femminili in scena, la stessa Bertozzi, Miriam Cinieri, Lucia Guarino, Francesca Duranti e Stefania Tansini. Un quintetto/branco formato da danzatrici di differenti generazioni e composto da corpi che, come animali senza favola ossia privi di una narrazione, acquisiscono spessore nella ritualità ...

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Al Camploy di Verona va in scena “Verona/Oratorio per Eva”

Inizia in quest’ultima settimana di marzo la nuova edizione del calendario di appuntamenti di danza al Teatro Camploy di Verona promosso ed organizzato dal Comune di Verona in collaborazione con il Circuito Arteven / Regione del Veneto, come del resto la sezione prosa dell’Altro teatro. Sono quattro gli spettacoli della sezione L’altra danza, in programma fino al 17 aprile. Domani al Teatro Camploy della città scaligera la rassegna si apre con uno spettacolo della Compagnia Zappalà Danza che propone un’originale creazione dal titolo Verona/Oratorio per Eva, secondo step di Transiti Humanitatis, progetto grazie al quale il singolo allestimento attraverso collaborazioni con le realtà artistiche locali prende una forma diversa in ogni città che lo ospita. Così, nella tappa veronese, lo spettacolo oltre alla danzatrice Maud de la Purification vede in scena “nove corpi in transito” – amatori che incontrano il coreografo Roberto Zappalà in un laboratorio precedente lo spettacolo – e il quintetto vocale di Verona CMA Cosmopolit Music Art per l’esecuzione di madrigali di Monteverdi. Creazione per sola danzatrice, violino e un quintetto vocale rinascimentale, il transito in questione parte da una dichiarata e onesta riformulazione di un vecchio progetto sulla sofferenza del corpo rivisto da una diversa angolazione ...

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Invito sulla Plage Romantique di Emanuel Gat a Verona…

Il 27 e 28 marzo prossimi, uno spettacolo che viene direttamente dal festival Montpellier Danse 2014 e approda sul palco del Teatro Ristori di Verona per la sua unica tappa italiana: si tratta di Plage Romantique del coreografo Emanuel Gat. Ormai tra i coreografi più apprezzati della danza contemporanea internazionale, le cui creazioni sono ormai in repertorio anche a l’Opéra de Paris, al Ballet de Marseille, e al Ballet del Gran Théatre de Genève, Gat ha scelto qui di indagare lo spazio tra suono e visione, e la possibilità di coreografare questo spazio che li divide, o li unisce. Il suono fa anche da filo conduttore per uno studio della musicalità dei gruppi e delle strutture sociali, descritte proprio dalla loro musica. Ma questo studio è portato avanti attraverso una coreografia briosa, ludica e giocata su una buona dose di humour, che ancora una volta dimostra la tecnica coreografica studiata nei minimi dettagli per essere virtuosa e semplice, non narrativa e non astratta, lontana dalle risposte simboliche e vicina a continue domande. Perché sono le domande che interessano al coreografo, che vuole fondere nell’arte coreografica la regola fondamentale della performance teatrale: mettere in scena la verità dell’atto creativo, dove essere ...

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Dentro la Danza: E SONO 40! – IL RITORNO – GENITORI – IL PASSO FALSO!!!

La rubrica del giornaledelladanza.com, Dentro la Danza, è un mix di notizie a volte importanti altre piccanti, divertenti, raccontate con ironia e leggerezza per svelare cosa avviene dietro le quinte del mondo della danza e del balletto. Anche i nostri lettori possono diventare protagonisti delle news del giornale scrivendoci all’indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com specificando nell’oggetto Dentro la Danza e raccontandoci in anteprima le indiscrezioni di cui sono a conoscenza.    E SONO 40!                                    Sono arrivate le 40 primavere per Roberto Bolle-rino, étoile del Teatro alla Scala e principal dell’ABT. Il danzatore comincia a fare i conti con il tempo che passa e pare stia iniziando a pensare al “dopo lavoro”. Non sa ancora cosa farà, sogna di diventare maitre, sogna di viaggiare per il mondo libero da impegni lavorativi. Sogna, sogna, sogna! Di una cosa però è certo: non vuole stare in casa ad abbuffarsi di patatine davanti alla tv!                IL RITORNO            A volte ritornano! E lo ha fatto anche Anbeta Toromani, presentandosi come giudice di sfida nell’ultima puntata in diretta di Amici, programma che l’ha vista protagonista per molti anni. Sempre cordiale, simpatica, e magra, Anbeta ha sottolineato il suo legame con l’amata maestra Celentano, amica di ...

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La forza dell’imperfezione con Imperfect Dancers Company

Il 18 aprile 2015, il Teatro Comunale di Vicenza ospiterà Imperfect Dancers Company, compagnia di danza contemporanea, che proporrà due lavori The Unseen Garden, coreografie di Walter Matteini e Ina Broeckx, su musiche del compositore britannico Max Richter, di Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi, del compositore statunitense Philip Glass e dell’estone Arvo Pärt e Istante, coreografie di Matteini su musiche sempre di Antonio Vivaldi, Johann Sebastian Bach e Giovanni Battista Pergolesi. Diplomatosi all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, Matteini ha lavorato per le più importanti compagnie italiane e straniere come Aterballetto, Balletto di Roma, Balletto Nazionale di Marsiglia Roland Petit, Balletti di Monte-Carlo, Opera di Lione. Nel 2009, insieme alla danzatrice e coreografa belga Ina Broeckx, dà vita a Imperfect Dancers Company, residente presso il Teatro Verdi di Pisa, che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, affermandosi a pieno titolo nel panorama artistico nazionale e internazionali, grazie a coraggiose scelte artistiche e ad un linguaggio innovativo, basato sulle differenze e imperfezioni dei suoi danzatori, percepite e utilizzate come un punti di forza. Il linguaggio coreografico proposto è profondamente fisico, trae ispirazione dalla storia e dalla letteratura e punta a creare un legame emotivo con il pubblico, trasmettendo e comunicando emozioni, come avviene ...

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Gli allievi della Scuola di Ballo dell’Opera di Roma e il loro “Sogno di una notte di mezza estate”

Al Teatro Nazionale di Roma, dal 24 al 27 marzo, va in scena Sogno di una notte di mezza estate, la più famosa commedia fantastica di William Shakespeare. Alessandra delle Monache firma coreografia e regia del balletto in un atto su musica di Felix Mendelssohn-Bartholdy che vede come protagonisti, in questa occasione anche come attori, le giovani stelle della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera diretta da Laura Comi, alcuni elementi del Corpo di Ballo e Giulia Tomaselli (voce recitante). A raccontare il balletto è proprio la coreografa: “Rimango fedele all’ironia usata da Shakespeare, pongo l’accento sul via vai tra l’amore e la sua caricatura, sull’assurdo delle relazioni amorose, sul desiderare proprio chi non ricambia il sentimento. I problemi umani si fondono con il magico mondo degli elfi. Il linguaggio coreografico è quello neoclassico-contemporaneo, pertinente alle qualità degli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera”. Le scene sono di Michele della Cioppa, i costumi di Anna Biagiotti e le luci di Patrizio Maggi. Consulenza musicale di Giuseppe Annese. Lo spettacolo è in collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.    ORARI&INFO Dal 24 al 27 marzo ore 11.00 28 marzo ore 18.00 29 marzo ore 16.30 Teatro Nazionale ...

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E’ tempo di performance: al via la tredicesima edizione di Uovo performing arts festival

Torna, per la sua tredicesima edizione, dal 25 al 29 marzo il festival della performance di Milano: Uovo – performing arts festival, il cui tema quest’anno è quello del confine. Un tema che ben si adatta alla performance, una pratica teatral-artistica che si sta riaffacciando con notevole impatto sulle scene, e che ha per sua caratteristica quella di coinvolgere più di una forma artistica e di impegnare in prima persona il performer nella ricerca e nella costruzione di un percorso; e così il confine consente di osservare mondi diversi, mettere in relazione ed essere pronti ad affrontare le sfide. Perciò, come suggerito in conferenza stampa, spogliatevi dei pregiudizi prima di assistere alle performance di questo festival, portate in scena da artisti italiani ed europei divisi tra il Teatro Franco Parenti, la Fondazione Adolfo Pini e il DiDstudio. In scena già dal primo giorno, e poi quotidianamente lo svizzero Massimo Furlan e il duo italiano Silvia Boschiero/Silvia Costa, l’uno con la performance Tunnel che rievoca il passaggio attraverso il tunnel del Gran San Bernardo in una corsa notturna di 6 km, le altre con A sangue freddo #1 uno sguardo attraverso il taglio uno studio del corpo attraverso fotografie che ne ...

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“Petites Pieces”: I Funamboli creano con l’Opéra National di Parigi e il Ballets Trockadero

Continuano le date di Palcoscenico Danza per Stagione TPE: per Petit Pieces la compagnia de I Funamboli collabora con alcuni degli artisti residenti all’Opéra National di Parigi e il Ballets Trockadero de Monte Carlo. Sei piccole pièce coreografiche pensate dall’ensemble diretto da Fabio Crestale: Scarpette Rosse, uno dei brani d’apertura, omaggia il cinema musicale degli anni ’50 ed è danzato en travesti come nel puro stile Trockadero da Alberto Pretto. Si cambia completamente stile in Ame qui vive, nato dalla collaborazione con Arnaud Nuvolone (primo violino dell’Opéra National di Parigi): due anime si muovono in scena al suono delle corde e dei ritmi dei musicisti. In Opposé due figure impaurite si animano come bambini al buio, agitandosi e cercandosi l’un l’altro: sono Alessio Carbone e Juliette Hilaire, primo ballerino e danzatrice dell’Opéra, i cui passi si nutrono di angoscia, lacerazioni emotive, convulsioni del cuore che nascono dallo stomaco e vanno suscitando ora speranza ora devastazione. In Actions après la guerre Paolo Mohovich crea sulle musiche di Bach un solo immaginando il dolore di un soldato reduce dall’ultima battaglia che deve convivere con le azioni commesse, crearne di nuove per sottrarsi al passato e spogliarsi del fango per provare a rinascere. Al muro chiude la serata prendendo spunto ...

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