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Redattori

Come danzare con la mascherina? I consigli degli esperti

  La mascherina è l’accessorio del momento. Ed anche nel mondo della danza è entrata a far parte della quotidianità dei ballerini. I danzatori infatti hanno ricominciato ad affacciarsi nelle accademie e nelle scuole di balletto. La mascherina per il viso è necessaria per proteggere sia gli insegnanti che i colleghi ballerini, per non rischiare di contagiarli dal coronavirus. Ma tutto ciò rende sicuramente ballare molto complicato. Non a caso la grande signora della danza italiana, Carla Fracci, ha dichiarato che è impossibile danzare con questo dispositivo. Come ci si può preparare e adattare alla nuova normalità con la mascherina? Ecco i consigli pratici della Dott. Steven Karageanes, specialista in medicina sportiva di cure primarie che ha lavorato con i Rockettes e “So you think you can dance” e Anna Dreslinski Cooke, ballerina professionista che risiede a Chicago e che ha esperienza con l’utilizzo di questo dispositivo nel balletto. Cosa aspettarsi dal fatto di ballare con la mascherina? Purtroppo bisogna essere onesti: ballare in questa maniera è scomodo e complicato, soprattutto all’inizio. Questo disagio varierà in base all’intensità con cui si sta danzando e al dispositivo che si sceglie. Cooke raccomanda di non utilizzare le mascherine antivirus FFP2, N95, (quelle ...

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Danza e web tra falsi miti e realtà: non sempre aiutano il danzatore

Prendersi cura del proprio corpo e della propria salute psichica è la chiave per vivere bene e danzare al meglio. Tuttavia, ci sono variegate e discutibili informazioni sulla salute provenienti dal web, che potrebbero ritorcersi contro i ballerini anziché aiutarli nel miglioramento delle performance. Partiamo dai fitness tracker, app alla moda che monitorano le calorie e l’esercizio fisico, e che potrebbero portare a una relazione malsana con il proprio corpo. Monika Saigal, ex danzatrice professionista e ora dietista specializzata nella nutrizione dei danzatori e nella prevenzione e gestione dei disturbi alimentari, afferma che i suddetti strumenti possono sottovalutare gli effettivi fabbisogni energetici e indurre a ignorare importanti segnali. E’ molto più importante imparare ad ascoltare il corpo e, ove necessario, consultare un esperto che può aiutare ad apprendere strategie alimentari efficaci, specialmente nei periodi di allenamento particolarmente intenso. Tutti i danzatori, almeno una volta nella loro vita, hanno sentito la seguente affermazione: ‘tenete le spalle basse’. Eppure, secondo Paul Ochoa, fisioterapista e proprietario della F Squared Physical Therapy di New York, tirare le scapole indietro e verso il basso potrebbe causare problemi alle spalle. L’articolazione scapolo-omerale deve avere, infatti, la possibilità di muoversi senza restare inchiodata e sovraccaricare il trapezio, ...

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Michail Baryšnikov, indimenticabile ballerino del Novecento

Michail Nikolaevič Baryšnikov, soprannominato “Misha“, è uno dei più grandi ed indimenticabili danzatori del Novecento. Infatti viene spesso citato vicino al nome di Rudolf Nureyev. Nella sua carriera, oltre ad essere un talentuoso ballerino, ha intrapreso anche le vesti di coreografo e attore. Ha fondato la compagnia White Oak Dance Project e il Baryshnikov Arts Center, un centro creativo nel cuore di Manhattan pensato per artisti emergenti. Nato nel 1948 a Riga, in Lettonia, Michail Baryšnikov, inizia a studiare danza a soli 11 anni. Suo padre era un colonnello sovietico e i due non andavano d’accordo. Come il ballerino spiegò al New York Times , il genitore “non era un uomo molto piacevole”. Tuttavia, Baryshnikov in seguito trae ispirazione da suo padre. “I suoi manierismi, le sue abitudini militari, li ho messi nella mia interpretazione”, afferma il ballerino. A sedici la vita di Michail Baryšnikov è segnata da un dolore profondo: perde la madre per suicidio. Inizia a studiare danza classica nello stesso periodo, nel 1963, e si allena con il famoso coreografo Alexander Pushkin presso l’Istituto coreografico di Vaganova, la prestigiosa Accademia di Ballo Vaganova. Nel 1967 entra nella compagnia del “balletto Kirov” con un ruolo in “Giselle”. I coreografi ...

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Confermata da XVII edizione di “Hangarfest”

Dopo un periodo di incertezze causate dall’emergenza covid-19, la XVII edizione di Hangartfest, festival di danza contemporanea sostenuto dal MIBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro, è stata confermata e si svolgerà regolarmente dal 1° settembre al 4 ottobre 2020. Cinque settimane all’insegna della danza di qualità che ritorna puntuale come ogni anno alla Chiesa della Maddalena, spazio teatrale dove la danza contemporanea trova la sua naturale collocazione e dimensione. Oltre ad ospitare gli spettacoli la Maddalena è sempre più luogo di ispirazione creativa che accoglie in residenza artisti sostenuti da Hangartfest. È il caso della giovane coreografa marchigiana Ottavia Catenacci, attiva da alcuni anni a Copenaghen, che sarà in residenza fino al 20 luglio per poi debuttare a settembre. La coreografa è sostenuta proprio da Hangartfest nell’ambito del progetto Futura Scena selezionato dal CMS Consorzio Marche Spettacolo per il bando REFRESH! Giovani creativi della scena indipendente animeranno il Festival affiancandosi a coreografi affermati provenienti dal panorama internazionale tra i quali Ted Stoffer, Michal Mualem, Giannalberto De Filippis, Andrea Costanzo Martini, Natalia Iwaniec, Talia Paz, Alice Carrino, Elisa Spina, Jorge Jakas, Jessica D’Angelo, Melissa Ugolini, Luca Campanella, ...

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Il perfezionismo del danzatore e la trappola del disturbo alimentare

Non è certo un mistero che spesso tra le ballerine si sviluppino casi di anoressia dovuti a problemi interiori della persona, che vengono purtroppo esacerbati da un determinato e fortunatamente sorpassato modo di percepire la danzatrice come un essere etereo che necessita di un corpo esile. La Dottoressa Piera D’Elia, specialista in Patologia Clinica e biologa nutrizionista presso il Policlinico Umberto I di Roma, dichiara che il rischio di sviluppare un disturbo alimentare tra i danzatori aumenta addirittura  di 3-6 volte rispetto alla popolazione generale. Il ballerino talvolta insegue un ideale di perfezione totalmente illusorio, che origina dal canone richiesto dalla danza per sfociare in problematiche che nulla hanno a che vedere con questa splendida disciplina, di cui l’anoressia è in realtà un’acerrima nemica. La danza, infatti, è un’attività che richiede un grande impegno fisico sia durante il lavoro in sala sia in occasione di saggi, spettacoli, tournée e provini. Seppur non sia prettamente uno sport, essa richiede continui allenamenti e grande preparazione atletica, perciò l’alimentazione deve essere equilibrata e calibrata sulle caratteristiche e sugli obiettivi del danzatore, sul tipo di danza praticata, e sulla durata e sull’intensità dell’allenamento. Un peso eccessivo dovuto a un’alimentazione errata e all’assunzione di troppe ...

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“Learn the dance” con Safya and Tyana

Si chiamano Tanya e Safya e sono due bambine, francesi, di 10 anni. Ma soprattutto sono delle eccellenti danzatrici. E grazie al web, le loro danze, rigorosamente pubblicate sui social, sono state notate anche da Benjamin Millepied, fondatore e direttore artistico della compagnia statunitense LA Dance Project, che le ha volute sui social, e non solo, della compagnia. L’obiettivo è far conoscere la coreografia da loro realizzata e, perché no, farla imparare da più persone possibili. Millepied le ha inserite nella sezione Learn the dance, presente sul sito di LA Dance Project, che, periodicamente, pubblica delle pièce realizzati da volti noti della danza e, soprattutto, della compagnia da lui guidata. Vi si può accedere iscrivendosi al sito https://now.ladanceproject.org – la prima settimana è gratuita – e i contenuti inseriti sono molteplici. E soprattutto: ci si può allenare con artisti di fama internazionale, anche a chilometri di distanza. Ora, però: siete pronti ad imparare la danza di Tanya e Safya! Forza! www.giornaledelladanza.com

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Sergei Polunin, il bad boy della danza dal cuore tenero

  Serhij Volodymyrovyč Polunin, noto come Sergei Polunin, è un artista poliedrico: ballerino classico, attore e modello. Come primo ballerino freelance, questo giovane ragazzo, classe 1989, è ospite di diversi teatri in tutto il mondo. Dal Royal Ballet, al Teatro alla Scala, al Bolsoj, al Teatro San Carlo fino al Bayerische Staatsballet. L’ex bad boy della danza in realtà è un ragazzo dal cuore tenero. L’artista ha infatti dismesso da poco i suoi panni tormentati per prendere quelli di papà modello. Sergei da marzo è padre di Mir, parola russa che significa pace. Il ballerino ha avuto il bimbo dalla sua compagna Elena Ilynikh, campionessa di pattinaggio artistico. Sergei Polunin è considerato uno dei più grandi e talentuosi ballerini del nostro tempo, grazie al suo magnetismo e alla sua naturalezza tecnica. Diviene primo ballerino del Royal Ballet di Londra a 19 anni, il più giovane di tutti i tempi, dà però presto scandalo lasciando la compagnia. Viene definito dal Telegraph “Il James Dean della danza” e attira l’attenzione mediatica per i suoi numerosi tatuaggi, le sue dichiarazioni forti e le sue scelte drastiche. Il Giornale della Danza ripercorre insieme a voi la vita di Sergei Polunin. Sergei nasce da una famiglia modesta, ...

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Danza: emozione in movimento

Le emozioni costituiscono una parte essenziale della pratica e della performance di un danzatore che condivide molto di sé in sala danza con i compagni e sul palcoscenico con il pubblico, nel quale suscita forti emozioni. Le emozioni risiedono nel sistema limbico, noto anche come cervello emotivo, un complesso di strutture encefaliche aventi un ruolo chiave nelle reazioni emotive, nelle risposte comportamentali e nei processi di memoria. Tali strutture sono interconnesse tra loro e coordinano numerose attività, quali percepire e acquisire consapevolezza di noi stessi e di ciò che ci accade, e controllare ed esprimere le emozioni. In particolare, l’ippocampo, sede della memoria emotiva, permette di ricordare le informazioni sensitive-sensoriali relative agli eventi vissuti. L’amigdala partecipa all’elaborazione di stati emozionali come paura, rabbia, felicità, eccitazione, tristezza e aggressività, e favorisce il ricordo di ciò che ha procurato dolore. L’ipotalamo provvede al mantenimento dell’omeostasi corporea, ossia la condizione di stabilità biochimica, fisica e comportamentale, ed è coinvolto nella secrezione di neurormoni indispensabili al funzionamento dell’ipofisi, ghiandola endocrina che produce ormoni fondamentali alla vita e al benessere. Infine, la corteccia limbica articolata in tre aree riveste un ruolo importante nella risposta emotiva, nella presa di decisioni volte a una determinata ricompensa e ...

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Kledi Kadiu: “Lascio la Kledi Dance, farò degli stage in tutta Italia”

La pandemia ha portato aria di profondi cambiamenti e di radicali trasformazioni. Non è immune da ciò anche Kledi Kadiu. Il ballerino albanese ha infatti dichiarato che lascerà la scuola romana da lui fondata, la Kledi Dance,  per svolgere degli stage e workout sulla danza in tutta Italia. Lo attende quindi un’estate molto diversa rispetto a quelle abituali. Proprio sulla sua seguitissima pagina Facebook lancia un appello accorato. La dichiarazione di Kledi Kadiu annunciata via social. “Cari tutti, …allievi, amici, colleghi, è giunto il momento di darvi una notizia. Roma è stata per tanti anni la mia “città d’adozione”, città alla quale devo veramente moltissimo.  A Roma è nata la mia carriera, prima come ballerino e poi come insegnante. Ho aperto la Kledi Dance credendo fortemente in questo progetto ed ora sono qui a salutarvi. Gran parte di voi già sa che da anni mi sono trasferito con la mia famiglia a Rimini. E’ stata una scelta ponderata e poi voluta per tanti motivi. Per questa ragione, non ho la possibilità di seguire la scuola come vorrei essendo io fisicamente lontano, e impegnato con stage in tutta Italia. Sono estremamente triste ma nel contempo felice di aver aiutato e sostenuto ...

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La danza della pièce “Io ho un sogno” inaugura “Oursounds”

Tutto pronto per l’inaugurazione di Oursounds, il sesto Chigiana International Festival & Summer Academy che dal 5 luglio al 3 settembre prenderà vita a Siena. Ad inaugurare il festival sarà domenica 5 luglio, alle 21.30, in piazza del Duomo a Siena, Io ho un sogno, spettacolo prodotto dall’Accademia Chigiana, per la regia di Alessio Pizzech e con la coreografia di Francesca Duranti e ispirato a Luis Sepulveda, scomparso a causa del Covid lo scorso 16 aprile. Sarà un dialogo a più voci, un viaggio tra musica e parole, una creazione che unisce più arti: la musica, protagonista della serata insieme alla danza, si unirà a un percorso testuale costruito su interviste e testimonianze rilasciate dallo stesso Sepulveda, fatto delle sue parole, dei suoi racconti, di citazioni dei suoi libri e delle sue poesie. Il sogno, invece, è quello di poter rinascere, guardando al futuro, grazie alla forza delle parole di un grande intellettuale quale Sepulveda. Il concerto vedrà come protagonisti, nel rispetto delle misure di sicurezza, il Coro della Cattedrale Guido Chigi Saracini, diretto da Lorenzo Donati, Antonio Caggiano alle percussioni, il soprano Valentina Piovano, la danzatrice Francesca Duranti, gli attori Maria Claudia Massari e Angelo Romagnoli. Anche il luogo ...

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