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Sara Zuccari

Parigi Dior omaggia l’Arte del Balletto con Rudolf Nureyev

Dior omaggia l’arte del balletto per la collezione maschile per il prossimo inverno. A Parigi è andato in scena un atto d’amore da parte del direttore creativo per l’uomo Kim Jones nei confronti di Rudolf Nureyev, tra i più grandi ballerini classici di tutti i tempi. Il prêt-à-porter sposa la teatralità della haute couture: il risultato è la quintessenza dell’eccellenza, dai confini di genere sempre più labili. Una silhoutte maschile, leggera, molto ricercata, pregna di cultura, con pezzi bon ton, sempre adatti in ogni occasione: cardigan, giacche decostruite, ma anche pantaloni morbidi, shorts, trench con sotto dei blouson. Le maglie a coste che avvolgono il torace come una seconda pelle, indossate su shorts di lana con zip ben in vista, un dress code molto utilizzato da Nureyev durante le sue prove. Un’occasione, per Kim Jones, per ricordare anche un affetto a lui carissimo: suo zio Colin, amico del danzatore russo che scelse Parigi tra le sue città di residenza, diresse il Balletto dell’Opéra e fu partner dell’étoile Margot Fonteyn, amica a sua volta di Monsieur Christian Dior. Foto Ufficio Stampa Sara Zuccari

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George Balanchine, classico, rivoluzionario e visionario “Padre” del Balletto

Il 22 gennaio del 1904 nasceva a San Pietroburgo George Balanchine. Quarant’anni fa a New York (30 aprile 1983) , il mondo della danza perdeva uno dei coreografi neoclassici più importanti dello scorso secolo: George Balanchine. George Balanchine in realtà è la forma francese del suo vero nome Georgi Balanchivadze. Era un georgiano, nato A San Pietroburgo il 22 gennaio del 1904, oggi ricorre 120 anni dalla morte,  da un compositore e studiò presso la scuola imperiale a San Pietroburgo. Ha iniziato a prendere lezioni di pianoforte a cinque anni e, all’età di nove anni, inizia a studiare danza presso la Scuola Imperiale di San Pietroburgo, dove ebbe come maestri Pavel Gerdt e Samuil Andrianov (genero di Pavel) e, successivamente, Enrico Cecchetti. Era finito per puro caso alla scuola di balletto del teatro Mariinsky, perché i genitori, che sognavano di vederlo ufficiale della marina, avevano ritardato agli esami d’ingresso all’istituto nautico. Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti, nel 1921, Balanchine si iscrisse al Conservatorio di San Pietroburgo per studiare pianoforte e composizione musicale riuscendo a far conciliare i doveri di ballerino del Teatro Accademico di Stato per l’Opera e il Balletto (GATOB), che prima della rivoluzione si chiamava Balletto Mariinskij (nome con il quale è ...

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Sosta Palmizi in scena con “Alcune coreografie” per la rassegna – La Danza che Muove

Domenica 21 gennaio secondo appuntamento con la programmazione LA DANZA CHE MUOVE, in scena alle 17:00 al Teatro Mecenate di Arezzo, Alcune Coreografie del coreografo, performer e videomaker Jacopo Jenna: un dialogo continuo tra la danzatrice Ramona Caia e una moltitudine di frammenti video montati in una sequenza serrata, spaziando nella storia della danza e della performance, attraversando il cinema e internet, in un viaggio concreto e virtuale che abbraccia i generi più lontani. In Alcune Coreografie la danzatrice incarna, trasforma, connette e riporta al presente il corpo dell’immagine, ne sonda la dinamica, la libertà e l’immediatezza linguistica senza un punto di vista privilegiato, lo sradica dall’immaginario nello svolgimento di una coreografia esatta. La danza tenta di liberarsi dalla forza dell’immagine, smettendo di riferirsi a qualcos’altro, per iniziare a rifarsi solo a se stessa. Nella seconda parte un video originale dell’artista Roberto Fassone offre una sequenza di coreografie visive, un paesaggio simbolico dove l’umano è assente ma che ancora cerca un rapporto con il corpo in scena e riflette su quella materia intangibile di cui la danza è fatta. Lunedì 22, come di consueto per la rassegna, lo spettacolo sarà presentato in replica matinée per le scuole, un appuntamento arricchito ...

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Mikhail Baryshnikov clown in incognito sul palco del Teatro Strehler

Il mito della danza, 75 anni, si è esibito per due settimane camuffato tra i clown nello spettacolo del famoso clown russo Slava Polunin.  Non lo sapeva nessuno. Ma sul palco dello Strehler, sotto il naso rosso, il trucco e la tuta gialla informe da clown, c’era il ballerino vivente più famoso al mondo: Mikhail Baryshnikov. Per due settimane si è esibito in incognito a Milano. Niente scarpette, ma una magia di neve e palloncini in Slava’s Snowshow, famosissimo spettacolo del clown russo Slava Polunin che da anni, ovunque, fa il tutto esaurito.  Un ritorno sul palco a sorpresa e in segreto per il grande danzatore in uno spettacolo che è diventato negli anni un’icona e che dopo il sold out di Milano arriverà a marzo ad Assisi, Catania e Palermo. Sara Zuccari

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Un nuovo trittico contemporaneo per la compagnia scaligera

Nuove firme coreografiche, nuovi debutti per la compagnia scaligera dal 7 al 18 febbraio un nuovo trittico contemporaneo. In prima europea Reveal, creato per l’Houston Ballet presenta lo stile di Garrett Smith, eclettico danzatore e coreografo dal grande seguito internazionale. Dei tre suoi balletti “riflessivi”, legati al tema dell’identità umana Reveal si concentra sulla dualità nelle sue molteplici forme, maschile/femminile, classico/contemporaneo, luce/ombra mostrando le parti nascoste di entrambi i lati della medaglia. Energia esplosiva, ironia e sperimentazione sul movimento è Skew-Whiff (fuori equilibrio) speciale combinazione fra coreografia contemporanea e musica classica, tra i lavori più iconici di Sol León e Paul Lightfoot, originalissimo duo di coreografi attivo dal 1989, con più di sessanta creazioni per il Nederlands Dans Theater di cui sono stati coreografi residenti dal 2002 al 2020. Diplomato alla Scala, già danzatore all’Opéra di Parigi, con una carriera coreografica proiettata tra le grandi compagnie: dopo aver ripreso per gli artisti scaligeri  il suo duetto Árbakkinn, Simone Valastro ora sfrutterà al massimo il potenziale della Compagnia, utilizzando la forza del gruppo e mettendo in risalto la personalità e l’unicità dei solisti, per una nuova creazione, Memento in prima assoluta. PROGRAMMA SMITH / LEÓN e LIGHTFOOT / VALASTRO REVEAL Coreografia ...

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Fondazione Egri al via l’edizione 2024 di “Danza a Km0”

  All’interno del network IPUNTIDANZA, dedicato alla programmazione e produzione della Fondazione Egri, si rinnova l’appuntamento con “Danza a Km0”, una rassegna che mira a valorizzare il quartiere Crocetta e lo storico legame tra questa porzione della città di Torino e la Fondazione, che qui ha la sua sede.   I sei appuntamenti, che un venerdì al mese scandiranno il primo semestre del 2024, si tengono nel laboratorio della Compagnia EgriBiancoDanza in Via Vico 11, nel quartiere Crocetta, e mirano a offrire a cittadini e stakeholder locali un’occasione, accessibile e – per l’appunto – a chilometro zero, per scoprire la tradizione coreutica della Fondazione e, allo stesso tempo, le nuove produzioni, potendo godere di un’inedita vicinanza con ballerini e coreografi, potendo anche fruire di inediti “dietro del quinte” del loro processo artistico e creativo.   Obiettivo della rassegna è rafforzare quindi una frequentazione tra il pubblico di prossimità e la Fondazione, in particolare nella sede della Compagnia EgriBiancoDanza che, da hub di formazione e produzione, si trasforma attraverso questo format in uno spazio scenico.   “Danza a Km 0 nasce da una riflessione sul nostro ruolo sul territorio, nel senso più ‘local’ del termine, e dalla volontà di approfondire il rapporto ...

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Al via la VI edizione di Milano Dancing City 2024

Il 27 gennaio riparte Milano Dancing City, progetto di promozione della danza giunto nel 2024 alla sua VI edizione e promosso come sempre dal Centro di Alta Formazione ArteMente, organismo di promozione della danza per la formazione del pubblico riconosciuto dal Ministero della Cultura per il Triennio 2022-24. La proposta 2024 di Milano Dancing City muove da alcuni quesiti legati allo scenario attuale: in un contesto di crisi economica e climatica, di povertà in aumento e inasprirsi delle differenze sociali, di uso massiccio di tecnologie che ci rende più isolati e influenza le modalità di fruizione dei prodotti ricreativi, c’è posto per lo spettacolo dal vivo? La cultura e l’artista hanno ancora una rilevanza concreta? A partire da queste domande Milano Dancing City prova a puntare sull’accessibilità e sulla relazione fisica tra le persone, specialmente in contesti delicati e per fasce sensibili di popolazione, proponendo un corollario di proposte completamente gratuite e accessibili a chiunque, anche a chi non ha mai seguito la danza. Quattro i percorsi immaginati: dal 27 gennaio al 16 marzo presso Spazio Fattoria in Fabbrica del Vapore Danza per Tutt*, lezioni gratuite di danza classica e contemporanea, contact improvisation, yoga, storia della danza e DanceAbility® (presso il ...

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Gala Carla Fracci 2024 il 19 aprile Teatro alla Scala: cast, ospiti e programma

Anche nella Stagione 2023-2024 prosegue il tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, in scena il 19 aprile 2024 al Teatro alla Scala, alla sua terza edizione,  che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza. La sua è una storia di talento, ostinazione e lavoro che ha ispirato e tuttora ispira generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Per onorare questa stella leggendaria, il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala a ogni Stagione, per celebrare nel suo nome la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale, e come occasione per convogliare in questa serata, accanto a pietre miliari del repertorio, sempre più uno sguardo al nuovo e alla creatività contemporanea.   Cast, Oospiti e Programma: da Il lago dei cigni Coreografia e regia Rudolf Nureyev da Marius Petipa e Lev Ivanov Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij Dall’atto II Maria Celeste Losa Timofej Andrijashenko e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala  Árbakkinn Coreografia Simone Valastro Musica Ólafur Arnalds Musica su base registrata Antonella Albano Massimo Garon  da La Sylphide Coreografia August Bournonville Musica Herman Severin Løvenskjold Dall’atto II: Passo a due Vittoria Valerio Claudio Coviello da Luce Coreografia ...

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Audizione Ballet de l’Opéra National du Capitole cerca due Primi ballerini

Il Ballet de l’Opéra national du Capitole ha aperto le selezioni per 1 primo ballerino e 1 prima ballerina da inserire nel proprio organico. Le figure ricercate devono avere una solida formazione classica ma familiarità anche con il repertorio di danza contemporanea. Le candidature sono aperte sino al 1 Marzo e le audizioni si terranno il 28 e 29 aprile 2024. Il Corpo di ballo Composto da 35 ballerini e 2 maitres de ballet, di oltre 10 nazionalità diverse, il Ballet dell’Opéra national du Capitole è una formazione di stampo accademico il cui repertorio prestigioso si rivolge a platee internazionali ed è apprezzato da pubblico e addetti ai lavori.  Il Bando

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“Cultus” di Roberto Zappalà in scena a ModenaDanza

Nell’ambito della Stagione danza del Teatro Pavarotti di Modena la Compagnia Zappalà Danza presenta il 17 gennaio 2024 Cultus la nuova creazione di Roberto Zappalà per la sua compagnia che ha debuttato lo scorso ottobre, coprodotta da Fondazione Luzzati / Teatro della Tosse di Genova e Teatro Comunale di Modena. Dopo la produzione Kristo, basata sul linguaggio del corpo che accompagna le parole, Zappalà ritorna con Cultus alla sua danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali ma anche atonali, esplosivi ma anche poetici e intimi. A ispirare questa nuova creazione – dopo un inizio che mette in risalto la cura del corpo con alcuni brani di musica popolare – sono le meravigliose atmosfere dell’opera The Little Match Girl Passion di David Lang composta nel 2007 e vincitrice del premio Pulitzer nel 2008; voci che danno vita ad un lavoro di grande impatto sonoro con atmosfere sacre originariamente ispirate alla fiaba della piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen con un riferimento nella Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach. In Cultus ogni riferimento diretto alla fiaba di Andersen scompare trasfigurandosi in danza astratta, pura, protagonista assoluta dell’opera. L’ispirazione arriva a Zappalà indirettamente anche dal capolavoro di Bach e dalla passione come sofferenza estrema che Cristo e l’uomo, ogni uomo, ogni donna, ...

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