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Curiosità

Sergei Polunin, “l’enfant terrible della danza”, è diventato papà. Complimenti!

Sergei Polunin Il “Cattivo ragazzo” della danza, così è stato soprannominato dai tabloid internazionali, per il suo prorompente aspetto fisico, oltre che per bravura,  Sergei Polunin, è tornato sotto i riflettori. Questa volta, però, con una notizia che ha scaldato i cuori di tutti i suoi fan di Instagram: il danzatore, infatti a gennaio 2020, è diventato papà di un bellissimo bambino, dal nome Mir. Complimenti anche alla mamma Elena Ilinykh, 25 anni, stella del pattinaggio russo. Sergei Polunin, classe 1989, è stato definito dal New York Times come “il ballerino più dotato della sua generazione” e dai media inglesi come “il James Dean, il Bad Boy della danza”; nato a Cherson, in Ucraina, Polunin si distinse sin da subito come vero fenomeno del balletto; nel 2010, a soli 19 anni diventa il principal dancer della Royal Ballet School di Londra, oggi calca i palcoscenici di tutto il mondo, tra bravura, tecnica, bellezza e glamour. Sara Zuccari Direttore www.giornaledelladanza.com

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Aterballetto lancia il video #wedanceathome e i danzatori della compagnia diventano protagonisti

Con il video #wedanceathome la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto non vuole solo far sapere che i ballerini stanno bene, ma desidera anche incoraggiare i danzatori degli altri paesi, che rispetto all’Italia da poco sono in quarantena, a non perdersi d’animo e a danzare nelle proprie case. NOI DI ATERBALLETTO VOGLIAMO DEDICARE QUESTO VIDEO A TUTTI I DANZATORI E GLI ARTISTI CHE IN QUESTI GIORNI SONO IN CASA E NON SUL PALCO. NOI STIAMO BENE. E CI AUGURIAMO ANCHE VOI. ORA RESTIAMO TUTTI A CASA PER TORNARE A DANZARE DI NUOVO NEI NOSTRI TEATRI. Con questa frase i danzatori di Aterballetto ci fanno entrare nelle loro case in questo periodo di quarantena. Anche se chiusi in casa, la creatività dei 16 interpreti della compagnia non si arresta. Anzi, continuano a tenersi in forma e regalano al pubblico qualche minuto della loro danza. Proprio per questo il titolo del video è #wedanceathome. Sara Zuccari Direttore www.giornaledelladanza.com

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Opéra di Parigi in streaming per tutti gli appassionati della danza e dell’opera

Anche l’Opéra di Parigi durante il periodo di quarantena ha deciso di esplorare l’universo streaming creando un accesso privilegiato e gratuito a uno dei teatri più celebri del mondo offrendo al pubblico i suoi balletti e le sue opere più belle, sul suo sito web. I grandi classici dell’opera e del balletto, nelle rappresentazioni più belle scelte dagli archivi dell’Opéra, vanno dal Lago dei cigni, al Tribute to Jerome Robbins… Di seguito il programma completo, preparate l’agenda! 23-29 marzo: Don Giovanni (2019) 30 marzo – 5 aprile: Il lago dei cigni (2019) 6 – 12 aprile: Il barbiere di Siviglia (2014) 13-19 aprile: Tribute to Jerome Robbins (2018) 20-26 aprile: The Tales of Hoffmann (2016) 27 aprile – 3 maggio: Carmen (2017) Per vedere la programmazione qui https://www.operadeparis.fr/ Redazione www.giornaledelladanza.com

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Svelato il programma della prossima stagione di Balletto all’Opéra di Parigi

Opéra di Parigi SHECHTER /​ ROBBINS /​ PITEPalais Garnier – dal 21 settembre al 17 ottobre 2020coreografie di Hofesh Shechter, Jerome Robbins, Crystal Pite GALA DI APERTURA DELLA STAGIONEPalais Garnier – il 22 settembre 2020 alle ore 19.30in scena tutti i ballerini dell’Opéra Nazionale di Parigi CHERKAOUI /​ EYAL /​ ASHTONPalais Garnier – dal 26 ottobre al 14 novembre 2020coreografie di Sidi Larbi Cherkaoui, Sharon Eyal, Frederick AshtonOmaggio ai Ballets Russes JIŘÍ KYLIÁNPalais Garnier – dal 2 dicembre 2020 al 1° gennaio 2021coreografie di Jiří KyliánDoux Mensonges, Stepping Stones, Petite Mort, Sechs Tänze DÉMONSTRATIONS DE L’ÉCOLE DE DANSEPalais Garnier – dal 5 al 19 dicembre 2020coreografie Roland Petit, José Martinez, Nils ChristeDirezione di Élisabeth Platel LA BAYADÈREOpéra Bastille – dal 10 dicembre 2020 al 2 gennaio 2021coreografia di Rudolf Nureyev PEEPING TOMPalais Garnier – dal 6 al 10 gennaio 2021coreografie di Gabriela Carrizo e Franck Chartier SADEH21Palais Garnier – dal 3 al 27 febbraio 2021coreografia di Ohad Naharin LE PARCPalais Garnier – dal 8 marzo al 27 aprile 2021coreografia di Angelin Preljocaj JEUNES DANSEURS DE L’OPÉRAPalais Garnier – dal 16 marzo al 13 aprile 2021 NOTRE-DAME DE PARISOpéra Bastille – dal 26 marzo al 7 maggio 2021coreografia di Roland Petit SPECTACLE DE L’ÉCOLE DE DANSEPalais Garnier ...

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27 marzo Giornata Mondiale del Teatro, a sipari chiusi

La giornata mondiale del Teatro, a sostegno delle arti di scena, si celebra il 27 di marzo di ogni anno. Il giono 27 marzo quando si celebra la Gionata mondiale del teatro, frasi, e citazioni teatrali sono un bel modo per ricordare importante e significato di questa data. Fu istituita nel 1961 a Vienna nel corso di un Congresso mondiale dell’Istituto Internazionale del Teatro, su proposta del celebre drammaturgo finlandese Kivimaa Arvi. L’Istituto è una organizzazione non governativa con sede a Parigi e Shangai, fondata nel 1948 dall’UNESCO e da illustri personaggi delle arti teatrali. La prima volta la giornata fu celebrata il 27 marzo del 1962 su iniziativa di Jean Cocteau. A turno ogni anno una celebre ed eminente personalità del campo espone le sue riflessione riguardanti il Teatro e la cultura della Pace. Redazione www.giornaledelladanza.com

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5 motivi per cui ballare fa bene

Saranno Famosi correre, fare yoga e ballare fa bene. Spesso ce lo diciamo da soli e ci promettiamo di iscriverci in palestra, andare a correre, andare in montagna, fare esercizi a casa, fare yoga appena svegli… La verità è che lo facciamo raramente (veri appassionati a parte), un po’ perché siamo convinte che ci manchi il tempo. Ma il motivo principale è che spesso non troviamo l’attività giusta per noi. Le abbiamo provate tutte: nuoto, “lo sport completo”, ma poi devi stare attenta alla ricrescita dei peli superflui, il cloro ti secca i capelli e no, in costume non ti senti a tuo agio; fit boxe, sembrava una buona idea per scaricare tensioni e tenersi in forma, ma i saltelli ti distruggono le ginocchia e dare pugni a un sacco non è come immaginavi; piloga, perché pilates è complicato e lo yoga ti annoia, ma insieme proprio non sai da che parte prenderli… Poi un giorno ti ricordi che da piccola ti piaceva ballare, anche se i tuoi non ti hanno mai iscritta a danza. E allora ci provi e scopri che sì, ti senti ridicola perché non hai più 13 anni e impari più lentamente, sei scoordinata, in imbarazzo, torni magari piena di lividi… ma ...

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“Palermo Palermo” di Pina Bausch, torna in Sicilia dopo trent’anni

“Palermo Palermo”, il memorabile spettacolo che Pina Bausch dedicò alla città e che segnò la vita teatrale siciliana, è ora un film e verrà proiettato il 3 novembre al Teatro Biondo di Palermo. A trent’anni di distanza e a dieci dalla scomparsa dell’artista tedesca, si rivedranno lo spettacolo e anche il backstage.     Il progetto – presentato stamane a Palazzo delle Aquile, sede del municipio – è nato per volontà del sindaco Leoluca Orlando, in collaborazione con la Pina Bausch Foundation. Il film è solo il primo passo, come hanno sottolineato Pamela Villoresi, direttore artistico del Biondo, Gianni Puglisi, presidente della Fondazione e Calogero Pumilia della Fondazione Orestiadi che partecipa con la mostra fotografica “Macerie e tacchi a spillo” di Piero Tauro.     Dal 4 al 6 novembre verranno da Wuppertal, città dove visse l’artista, Beatrice Libonati e Jan Minarik, ballerini che parteciparono allo spettacolo; terranno uno stage dedicato agli allievi della scuola di teatro del Biondo. Poi nella primavera del prossimo anno ci sarà un bando di concorso destinato ai danzatori siciliani per la creazione del laboratorio che darà vita, dopo circa un anno, al rifacimento di “Palermo Palermo”.     Per la Fondazione di Wuppertal, presieduta dal figlio di ...

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Che fine ha fatto Baby di “Dirty Dancing”? La nuova vita dopo la malattia

Jennifer Gray Dirty Dancing è senza dubbio un cult che ha fatto la storia del cinema romantico negli anni ’80. Famosissima la frase “Nessuno può mettere Baby in un angolo!”, vediamo come è diventata Jennifer Gray, l’indimenticabile protagonista femminile. Jennifer Grey oggi [FOTO] Jennifer Grey è nata a New York il 26 marzo 1960, nota al grande pubblico per il ruolo di Frances “Baby” Houseman, diciassettenne timida e intellettuale che perde la testa per il ballerino Johnny, interpretato da Patrick Swayze, in “Dirty Dancing – Balli proibiti“. Nonostante abbia preso parte a diversi film, tra cui “The Cotton Club” di Francis Club di Francis Ford Coppola, seguito da “Alba rossa” e “I maledetti di Broadway“, Jennifer non è riesciuta a scrollarsi di dosso il ruolo di Baby. Negli anni successivi ha infatti recitato in film di scarso successo. In seguito ha partecipato ad alcuni episodi di “Friends” e nel 2000 al film “Bounce” con Gwyneth Paltrow e Ben Affleck. Nel corso degli anni Jennifer ha deciso di ricorrere più volte al chirurgo estetico senza ottenere purtroppo il risultato desiderato. A inizio anni ’90 si è rifatta il naso e nel 2012 ha dichiarato: “Sono entrata nella sala operatoria famosa e ne sono uscita come una perfetta sconosciuta, Sarò sempre ricordata come la ex attrice famosa riconosciuta ...

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Carla Fracci, ritratto di un mito dei nostri giorni

Carla Fracci è per tutti la personificazione danza. È il sogno di tutte le bambine che vogliono studiare danza classica. È una donna caratterizzata da dedizione assoluta alla danza: un mito vivente del balletto. Dietro al mito costruito di Carla, c’è la forza che lo ha creato: lei stessa. Non si è infatti costruita un personaggio, non è dovuta ricorrere a continue revisioni e adeguamenti dell’immagine, come tante persone di successo, perché non è un tipo, è lei. Il suo è un successo che non ha conosciuto periodi di crisi, ma solo una continua crescita. Eppure non è diva tradizionale; ha mantenuto la sua spontaneità e genuinità popolare; anche nella vita quotidiana, fuori dal teatro, ha la stessa eleganza, lo stesso equilibrio, la stessa nobiltà d’animo che solitamente esterna attraverso la danza: è come se fosse sempre “in punta di piedi”. Questo suo modo di essere e di porsi agli altri ha fatto nascere sin dall’inizio alla gente una spontanea adesione alla sua persona. La danza le ha offerto, nella società delle immagini, l’opportunità di diffondere di sé un’immagine gradevole e naturale, senza forzature, nella quale spiccano i suoi occhi scuri e profondi, un corpo esile e nobile, le lunghe ...

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