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La stagione del Bolshoi al cinema si conclude alla grande con “Un eroe del nostro tempo”

La stagione del Bolshoi al cinema si conclude alla grande con “Un eroe del nostro tempo”

Dopo i tanti ed importanti titoli già rappresentati e trasmessi al cinema, la sempre attesa e molto seguita stagione 2016/2017 del Bolshoi Ballet al cinema si conclude in grande stile, con un titolo d’eccezione. Per l’ultimo appuntamento della stagione con il Bolshoi Ballet di Mosca, martedì 9 maggio, sarà trasmesso, per la prima volta al cinema,  Un eroe del nostro tempo, distribuito in alta definizione da QMI Stardust, direttamente dal prestigioso Teatro moscovita. A conclusione di questo affascinante percorso di cui QMI ci ha fatto partecipe con il grande schermo, è opportuno ricordare quello che è stato il progetto di fondo di questa affascinante stagione. La stagione di danza 2016/2017 del Bolshoi si inserisce, insieme a quella operistica del Met di New York, nell’ambito di Stardust Classic: sette opere e sette balletti, tra classici intramontabili e nuove sorprendenti produzioni interpretate dai grandi nomi della danza e dell’opera, direttamente dai palcoscenici più prestigiosi del mondo allo schermo del cinema più vicino a casa. Adattamento del capolavoro della letteratura russa di Mikhail Possokhov, Un eroe del nostro tempo, nuova produzione del Bolshoi Ballet, riunisce il coreografo Yuri Possokhov e il giovane compositore Ilya Demutsky, sorprendenti creatori di un drammatico punteggio poetico sulle novelle di Lermontov, mentre Kirill Serebrennikov, spesso chiamato l’enfant terrible del teatro ...

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La libertà di espressione: intervista a Francesco Mariottini

Francesco Mariottini nasce a Jesi il 6 Novembre 1985. A 11 anni inizia i corsi di danza moderna nella sua città. Nel 2000 ottiene una borsa di studio che lo porta a Firenze, presso la scuola del “Balletto di Toscana” e “Opus Ballet”, diretta da Cristina Bozzolini e Rosanna Brocanello. Segue corsi di tecnica classico-accademica e contemporanea, oltre a numerosi stage con insegnanti di chiara fama quali: Stefania Di Cosmo, Victor Litvinov, Raffaele Paganini, Marco Pierin, Fredéric Olivierì, Fabrizio Monteverde, Bruno Collinet. A partire dall’anno successivo prende parte al musical “Passeggeri” di Daniel Tinazzi e danza nella compagnia giovanile del BdT alcune coreografie, anche da Solista, create da Fabrizio Monteverde, Orazio Messina, Rosanna Brocanello, Arianna Benedetti, Daniel Tinazzi e Alessandro Bigonzetti. A diciotto anni entra nel corpo di ballo dello “Stuttgart Ballet”, in cui danza pezzi di repertorio classico e contemporaneo (“Romeo e Giulietta”, “La Bella Addormentata”, “Onegin”, “La Bisbetica Domata”, “Un tram chiamato desiderio” su coreografie di John Cranko, John Neumaier e Marcia Haydèe). Nel settembre del 2005 entra a far parte della Compagnia “Aterballetto”, sotto la direzione di Mauro Bigonzetti, dove esegue anche ruoli da Solista danzando in varie parti del mondo tra cui New York, Houston, Messico, ...

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Corpo di Ballo Teatro alla Scala: Frédéric Olivieri nuovo direttore

Il M° Frédéric Olivieri è stato nominato Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per i prossimi tre anni. Il Sovrintendente Alexander Pereira ne ha dato comunicazione nella mattinata di oggi ai rappresentanti del Corpo di Ballo, che hanno accolto il nuovo Direttore con un lungo applauso. Il M° Olivieri presenterà le linee artistiche della sua direzione nel corso della Conferenza stampa di presentazione della Stagione di Balletto 2017/2018 che avrà luogo mercoledì 24 maggio alle ore 12 presso il Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala. Nato a Nizza, Frédéric Olivieri frequenta e si diploma al Conservatorio di Musica e Danza della sua città natale. Nel 1977 vince il Primo Premio del Prix de Lausanne entrando così di diritto alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Nel 1978 entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Violette Verdy e successivamente di Rosella Highthower. Viene nominato solista nel 1981, quando alla direzione artistica del complesso parigino vi è Rudolf Nureyev. All’Opéra di Parigi danza i più importanti ruoli del repertorio classico e contemporaneo, lavora con numerosi coreografi ospiti, quali Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, Alwin Nikolais, Alvin Ailey, Paul Taylor, Glen ...

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“No Lander” di Buscarini chiude la stagione Danza al Municipale di Piacenza

“No Lander” di Buscarini chiude la stagione Danza al Municipale di Piacenza

  La stagione Danza 2016/2017 del Teatro Municipale di Piacenza si conclude domenica 7 maggio alle ore 16 con lo spettacolo No Lander, coreografato da Riccardo Buscarini e vincitore del premio The Place Price for Dance 2013. Lo spettacolo, datato 2015, vede la produzione da parte di The Place e ResCen – Middlesex University (Londra) e TIR Danza Produzioni – Teatro Internazionale di Ricerca (Modena), nonché il sostegno del National Lottery/Arts Council of England e il contributo del Fondo per la Danza D’Autore/Regione Emilia-Romagna 2015/2016. Meditazione malinconica e sottile sui temi dell’Odissea di Omero, No Lander è un discorso sul desiderio e sull’appartenenza. Cinque danzatori, esposti in uno spazio spietato, agiscono come marinai dispersi in mare… nulla a cui aggrapparsi, senza radici, senza luce e senza terra. Precipitati e immediatamente risollevati da un intricato lavoro di gruppo, come se lottassero per afferrare qualcosa, la loro carne emerge dall’oscurità in torsioni elastiche e scultoree. Una desolata illuminazione industriale e un tappeto sonoro catturato dal vivo convergono nello spazio, trasformando la scena in un relitto abbandonato. (tirdanza.it). Il cast creativo si compone di una sequela di nomi importanti nell’ambito della scena contemporanea delle arti performative. Oltre, infatti, al già citato Buscarini per ...

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Riflessione sulla donna e sul corpo femminile con “Object” di Uri Ivgi e Johan Greben

Il 16 maggio 2017, all’interno del Festival Interplay, al Teatro Astra di Torino andrà in scena la prima regionale di Object, regia e coreografia di Uri Ivgi e Johan Greben, performer Alyona Lezhava. Coreografi vincitori del Golden Mask Award 2011, il più prestigioso premio teatrale russo, Ivgi e Greben collaborano con successo dal 2003, pur avendo estrazioni artistiche diverse. Il primo, israeliano, inizia la sua carriera presso la Kibbutz Contemporary Dance Company, nel 1998 vince il primo premio come miglior danzatore all’International Competition for Choreographers e viene premiato anche tra gli Upcoming Talented Choreographer dal Ministero della Cultura. Nello stesso anno si trasferisce nei Paesi Bassi, dove si dedica totalmente alla sua carriera di coreografo. Greben invece è olandese, danzatore del Dutch National Ballet e collabora con artisti di fama mondiale come George Balanchine, Carolyn Carlson, William Forsythe, Martha Graham e molti altri. Con la sua prima coreografia, Later (Straks), creata per il Dutch National Ballet, nel 1989 vince l’Encouragment Prize for Choreography dell’Amsterdam Foundation for the Arts e il Wim Barry Perspective Award. Dal 1995 lavora come coreografo indipendente e nel 1996 vince il terzo premio alla Choreographers Competion di Gelsenkirchen (Germania) con il duo 610. Object è un solo ...

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“Il mantello di pelle di drago”: tre favole danzate in scena a Trieste

Il mantello di pelle di drago è un evento raffinato e ricco di magia che celebra il fascino della danza attraverso splendide musiche (un collage di brani di Shostakovich, Kachaturian, Bizet), ricchi costumi, suggestive videoproiezioni, ma soprattutto attraverso un assieme di danzatori di elevato livello capitanati da due vere stelle, Sabrina Brazzo ed Andrea Volpintesta. Una pièce che ha tutti i numeri di una serata di eccellente qualità, memorabile per gli esperti di balletto come per chi, da uno spettacolo di danza, desidera semplicemente farsi trasportare in un mondo da sogno, dove tutto è leggiadro e perfetto. Perfetto come questa delicata e versatile Prima Ballerina, che il pubblico del Rossetti ha già avuto modo di applaudire: la ricordiamo infatti nel ruolo di Gradisca in Amarcord di Luciano Cannito nel 2012, accanto ad Andrea Volpintesta, e prima, nel 2007, fra gli straordinari “amici” di Roberto Bolle nel Roberto Bolle & Friends (difficile dimenticare la sua interpretazione nella complessa e bellissima In the Middle Somewhat Elevated di William Forsythe). Etoile Internazionale e Prima Ballerina del Teatro alla Scala Sabrina Brazzo assieme ad Andrea Volpintesta ha concepito questo progetto curandone ogni dettaglio, iniziando dalla compagnia formata interamente da giovani talenti provenienti da tutta ...

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I ballerini classici sono più “pop”: intervista a Oliviero Bifulco

Oliviero Bifulco nasce a Pavia e all’età di sei anni comincia a studiare danza classica nella scuola “Città di Pavia” diretta da Daniela Ferri. All’età di dieci anni prosegue gli studi presso la scuola “Academy” diretta da Marilina Piemontese. Nel 2007, riceve il primo premio al concorso “Expression” a Firenze, con giurati del calibro di Giuseppe Carbone e Frédéric Olivieri. Riceve il premio al talento nel concorso “Dance on Stage” a Milano, e il primo premio al concorso “Opus Ballet” a Firenze. Nello stesso anno fa il suo ingresso alla Scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala di Milano diretta dal M° Frédéric Olivieri. Durante gli anni di formazione scaligera, lavora con insegnanti internazionali di altissimo livello, tra cui Cinthya Harvey, Patrick Armand, Rinat Imaev, Patricia Neary, e si forma con metodo francese, russo e americano. Nel 2009 viene scelto da Kim Brandsturp, coreografo del “Royal Ballet” di Londra, per danzare nella produzione del Teatro alla Scala di “Morte a Venezia”. Con la Scala parteciperà a numerose produzioni, tra cui “Raymonda” e “Aida”. Nel 2011 viene selezionato per danzare in Spagna, a Madrid, con altri tre ballerini la creazione di Angelin Preljocaj “Larmes Blaches” dall’assistente Silvya Bidegain del coreografo stesso. ...

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Virilità e stereotipo sociale con la prima nazionale di “Boys” di Roy Assaf

Il 16 maggio 2017, all’interno del Festival Interplay, il Teatro Astra di Torino ospita la prima nazionale di Boys, coreografia di Roy Assaf, editing e arrangiamento musicale di Reut Yehudai, cantato Idan Haim Ben David & Reut Yehudai, produzione Tmuna Theatre e Roy Assaf Dance, con il supporto del Ministro della Cultura d’Israele e di Mifal Hapayis. Fin dalla sua nascita, Interplay si è dato la missione di sostenere e promuovere le giovani promesse della danza contemporanea, per questo richiama compagnie e danzatori da tutto il mondo, selezionando il meglio della nuova scena contemporanea e organizzando spettacoli in teatro e negli spazi metropolitani. Nome di punta della nuova generazione coreografica israeliana, collaboratore di prestigiose compagnie (come Royal Swedish Ballet, L.A. Dance Project e Batsheva Dance Company) e vincitore di innumerevoli premi internazionali, Assaf apre il Festival con Boys, opera che analizza e sconfessa la rappresentazione stereotipata dell’identità maschile, della mascolinità e il meccanismo che la crea e le tiene in vita. I cinque performer (Avshalom Latucha, Geva Zaibert, Oz Mulay, Tomer Pistiner e Kelvin Vu) ci accompagnano con umorismo e intensità in un percorso di auto-analisi sulla nostra concezione di virilità e sul condizionamento che subiamo da determinati schemi imposti dalla società. ...

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Milano Contemporary Ballet: le tappe italiane del tour

Milano Contemporary Ballet: le tappe italiane del tour

Dopo il debutto dello scorso anno con il trittico Entity, Connections e TREdiTRE, la compagnia Milano Contemporary Ballet il 6 maggio 2017 ritornerà sul palcoscenico del Teatro Comunale di Corato con una nuova produzione. La compagnia quest’anno propone FAR, un estratto di Wayne McGregor, e un’inedita Cenerentola, dei giovani coreografi Roberto Altamura e Vittoria Brancadoro. Subito dopo la data di Corato, la compagnia si sposterà a Piacenza il 20 maggio al Teatro Filodrammatici e a Gallarate il 27 maggio al Teatro del Popolo, per poi volare a New York ospite di IDACO, Festival di Arte Contemporanea, con le coreografie di Roberto Altamura. FAR, concept, regia e coreografia di Wayne McGregor, rimontato dai danzatori della compagnia londinese Davide Di Pretoro e Jessica Wright, è il nuovo estratto prodotto in collaborazione con Studio Wayne McGregor. FAR è un intenso viaggio creativo. La coreografia fisica, potente e ricercata di Wayne McGregor si rifà a Flesh and the Age of Reason, (L’uomo e l’Età della Ragione, da qui l’acronimo FAR) di Roy Porter, storia dell’esplorazione del corpo e dell’anima. Ispirato al controverso secolo dei Lumi e dal filosofo francese del XVIII secolo Diderot, la coreografia che ne risulta è di una “bellezza da cardiopalma”. Cenerentola, ...

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Fabbrica Europa 2017: tra comunità artistiche e ritualità del domani

Dal 4 maggio al 15 giugno, Fabbrica Europa trasforma la Stazione Leopolda e altri spazi della città di Firenze in un grande laboratorio sul mondo alla ricerca di nuove visioni di futuro. Il programma della XXIV edizione, infatti, si muove tra comunità artistiche e ritualità del domani, che prendono vita nelle atmosfere create da alcuni tra i massimi esponenti delle performing arts provenienti da tutta Europa e oltre – Medio Oriente, India, Cina e Africa – che renderanno la Stazione Leopolda di Firenze e gli altri spazi coinvolti dal festival, un luogo in cui immaginare e incontrare altri mondi possibili. Una mappa del contemporaneo in cui orientarsi con la bussola dello sguardo e della curiosità, tra grandi nomi e giovani emergenti della scena performativa più ricercata, tra linguaggi e segni di un panorama ricco e attuale che mostra nuove vie creative e sociali. Ad aprire il festival, il 4 e 5 maggio alla Leopolda, la prima nazionale di A love supreme di Salva Sanchis e Anna Theresa de Keersmaeker: una coreografia costruita sulla musica dell’omonimo capolavoro di John Coltrane, per i cinquant’anni dalla scomparsa del compositore afroamericano. Seguono una serie di interessanti prime nazionali: lo stesso 5 maggio, la nuova creazione ...

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