CRDL e ASI presentano ODYSSEY BALLET– Una storia Mediterranea, un balletto innovativo in cui la Physical Dance di Mvula Sungani si fonde con le musiche originali dell’area mediterranea. La contaminazione alle base della creatività dell’artista italo-africano, la forte matrice etnica della sua ricerca, l’innovazione dei linguaggi proposti, il tema dell’integrazione, rendono questa nuovissima opera multidisciplinare un momento di riflessione sulle tematiche sociali e contemporanee. Il cast vede la stella internazionale Emanuela Bianchini e i solisti della Mvula Sungani Physical Dance danzare sulle coreografie dell’italo-africano Mvula Sungani, le musiche elettroniche si miscelano alle musiche eseguite dal vivo dal chitarrista Riccardo Medile, i costumi sono dello stilista Giuseppe Tramontano, le scenografie, le luci ed i multimedia degli MSPD Studios. Il tema dell’integrazione del “diverso” è molto caro al regista e coreografo. In questa pièce si comprende l’emergenza umanitaria relativa ai clandestini che sta vivendo tutta l’area Mediterranea, si pone l’accento sull’odissea di chi nel mare vede il futuro e nel mare ripone tutte le sue speranze. L’autore, fortemente stimolato dal proprio vissuto, formula una personale e suggestiva ipotesi: e se il poema fosse un racconto sentimentale autobiografico e le protagoniste femminili dell’opera fossero tutte alter-ego della stessa autrice? Il racconto viene ambientato ...
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Virginia Raffaele imita Carla Fracci e stupisce ancora al Festival di Sanremo 2016
Virginia Raffaele o Carla Fracci? Dopo aver già fatto il pieno di consensi (o quasi) nella prima serata di questo Sanremo 2016 imitando Sabrina Ferilli, l’imitatrice romana riesce a far meglio, dando vita ad una stupenda Carla Fracci, eccellenza della danza nel mondo. Con tutto il rispetto per la bellezza di Madalina Ghenea, è lei la vera regina di questo secondo Festival targato Carlo Conti. L’interpretazione di Carla Fracci fatta questa sera da Virginia Raffaele mostra tutte le qualità dell’attrice nostrana, mettendo in risalto le sue doti comiche e la sua capacità di cogliere tic e frenesie dei personaggi che sceglie di interpretare. Dopo aver ricevuto i complimenti di Sabrina Ferilli è ora lecito aspettarsi anche quelli della Sig.ra Carla Fracci a Virginia Raffaele. Redazione www.giornaledelladanza.com
Read More »“Symptoma”: concerto performativo di musica e danza
Sarà presentato giovedi 11 febbraio, alle ore 13.00, presso il Museo dell’Università di Navarra-MUN (Campus Universitario), a Pamplona, Symptoma, un progetto performativo nato dall’incontro tra il pianista russo Oleg Karavaichuk e il ballerino e coreografo spagnolo Javier Martin, frutto di un lungo processo di ricerca sulle arti basato sulla collaborazione con diversi gruppi scientifici ed artistici. Una parte fondamentale del progetto è lo sviluppo del processo dell’arte del movimento che, attraverso l’improvvisazione, mira a creare strategie uniche. L’obiettivo è scoprire i propri limiti, lavorare sulle differenti percezioni della qualità del movimento, protendersi verso l’esterno, nell’intento di deterritorializzare i corpi ai fini della conoscenza, nelle parole di Javier Martin: “provare il rigore di una creazione artistica al pari della scienza”. Symptoma è il risultato di una collaborazione con diversi gruppi multidisciplinari attivi dall’ottobre 2015, attivi in diverse cellule artistiche: il Museo dell’Università di Navarra-MUN a Pamplona e il Teatro Colón a La Coruña, luoghi di residenza artistica in cui Javier Martin ha lavorato a lungo per la creazione di questo progetto. Secondo le parole dell’artista: “si tratta di un sofisticato lavoro di ricerca che cerca di spostare il paradigma del movimento alla nostra esperienza di tutti i giorni per assumere un ...
Read More »Dentro la danza: au revoir, fiori, addii e nuovi (danzanti) arrivi!
In questo numero di Dentro la danza molti addii alle scene, mazzi di fiori in tempi di crisi e mamme ballerine! AU REVOIR, OPERA DE PARIS! Ve lo avevamo anticipato nella Top Ten di febbraio: se avete l’opportunità di andare all’Opera di Parigi, non perdetevi la replica del 20 febbraio della soirée mista Bel/Millepied/Robbins, in cui Benjamin Pech darà il suo addio alle scene ufficialmente. In un’intervista Pech ha dichiarato che avrebbe voluto continuare per qualche anno ancora a danzare, ma i problemi fisici, che pare dovrebbero portarlo anche a un’operazione, lo stanno costringendo a non dare più il 100% in scena. E allora in bocca al lupo a Pech, sperando di rivederlo presto, anche dietro le quinte, all’opéra. PARLANO DI CRISI I TULIPAN! Continua la protesta e l’occupazione della sede della Fondazione Arena di Verona, da parte dei lavoratori, che lottano per evitare la chiusura del corpo di ballo (pardon, esternalizzazione!) e per mantenere le condizioni lavorative di tutte le maestranze. Nelle scorse settimane l’avv. Francesca Tartarotti è stata accolta dai lavoratori, negli uffici adiacenti alla sala occupata (ora anche oggetto di contesa), con un mazzo di tulipani. Gesto cui ha risposto assicurando di non essere stata assunta per ...
Read More »Gd Web TV: “Rubies” – San Francisco Ballet
I “rubini” più belli della danza, coreografati da George Balanchine, rivivono grazie al San Francisco Ballet. www.giornaledelladanza.com
Read More »A Bologna l’introspettivo e appassionante “Otello” del Balletto di Roma
L’11 febbraio 2016, il Teatro Il Celebrazioni di Bologna ospita una delle produzioni di maggior successo del Balletto di Roma, Otello, coreografia di Fabrizio Monteverde, su musiche del compositore sinfonico ceco Antonín Dvořák. Coreografo associato del Balletto di Roma e considerato uno dei migliori autori italiani di danza contemporanea, Monteverde si confronta con la grande tragedia shakespeariana, focalizzandosi sugli aspetti più introspettivi e psicologici, la dipendenza, la passione, l’amore, la gelosia e la conflittualità su cui si incentrano le dinamiche tra i protagonisti. L’opera è ambientata in un porto di mare che diventa quasi un altro protagonista della storia, in cui si snodano le vicende di Otello, Desdemona e del resto dei personaggi, in un crescendo di emozioni e suggestioni, fino al tragico epilogo. ORARI & INFO 11 febbraio 2016, ore 21:00 Teatro Il Celebrazioni Via Saragozza, 234 Bologna Tel. 051 4399123 E-mail: info@teatrocelebrazioni.it Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com
Read More »A Roma la nuova danza arriva in…Equilibrio (Festival)!
Torna all’Auditorium Parco della Musica di Roma il Festival Equilibrio, l’annuale festival della nuova danza, giunto alla dodicesima edizione. Quest’anno la programmazione indaga la relazione tra movimento e musica, sviluppandosi in tre filoni principali: l’utilizzo della musica dal vivo da parte dei maestri del contemporaneo, la scena coreografica femminile spagnola, e un focus sui nuovi centri di produzione della danza italiani. Il festival si apre questa sera, 9 febbraio alle 21, in Sala Petrassi, con una serata mista di Aterballetto, che porta in scena due coreografie di Michele di Stefano e-ink e UpperEast Side, e L’eco dell’acqua di Philippe Kratz, una riflessione sulla precarietà dell’esistenza umana, ispirata a una delle più belle liriche di Goethe In programma il 10 febbraio dalle 21 al Teatro Studio Borgna, la Compagnia Cuenca/Lauro in (zero), in cui i due interpreti abitano lo spazio scenico dopo che un vortice ha annullato le loro certezze (spaziali o no); e a seguire Lisi Estaras e Irene Russolillo con The Speech, esito produttivo del Premio Speciale Equilibrio per l’interprete che Irene Russolillo vinse nel 2014, e ispirato a un assolo di Lisi Estaras, che qui diventa una riflessione su come cerchiamo di riempire i nostri spazi vuoti, rivelandosi ...
Read More »Addio a Violette Verdy
Il mondo della danza dice addio a Violette Verdy, una delle figure più amate del panorama artistico internazionale, scomparsa tristemente ieri. Nata il 1 Dicembre 1933, ha avuto una brillante carriera in Francia e negli Stati Uniti come ballerina, insegnante e scrittrice. Dopo aver completato il suo percorso di studi a Parigi con Madame Rousanne e Victor Gsovsky, ancora adolescente, nel 1945, fece il suo debutto con Les Ballets de Champs-Elysees, interpretando diversi ruoli di Roland Petit. In seguito ha danzato al London Festival Ballet (1954–55), a La Scala (1955–56), all’American Ballet Theatre (1957–58) e al New York City Ballet, come prima ballerina (1958–77). Dotata di una tecnica eccezionale, ma anche di una sensibilità artistica penetrante e intelligente, è stata un’interprete esemplare per tutti i coreografi con cui ha lavorato, da Petit a Balanchine e Robbins. Nel 1949 fu scelta per il film Ballerina. Nel 1976 lasciò le scene per dedicarsi alla direzione del Paris Opera Ballet. Nel 1980 rientrò negli Stati Uniti, dove divenne co-direttrice del Boston Ballet. In seguito ha continuato la strada dell’insegnamento presso il New York City Ballet e la Jacobs School. Violette Verdy tuttavia non era solo una grande professionista, ma una personalità fuori dal ...
Read More »GD WEB TV: Prix de Lausanne – Le Finali
In questo video, le finali del Prix de Lausanne, una delle vetrine più importanti al mondo per i danzatori di domani. www.giornaledelladanza.com
Read More »San Valentino “across the border” al Piccolo Bellini
Il weekend di San Valentino si vive a passi di danza al Piccolo Bellini di Napoli, in particolare grazie alla messinscena di Across The Border / storie di confine, spettacolo prodotto da Interno5 danza / collettivo NaDa, diretto e coreografato da Antonello Tudisco. Per l’occasione sono previste tre date di rappresentazione, due serali (12 e 13 febbraio ore 21:15) e una pomeridiana (14 febbraio ore 18:30). Il focus d’indagine è la barriera di confine, intesa maggiormente come punto di partenza che d’arrivo: “attraversare i confini che lo spazio disegna, vivere i limiti che il contatto con l’altro ci pone, venirne fuori cercando di restare fedeli alla bellezza”, queste le parole con cui il collettivo descrive il lavoro di ricerca quotidiano per affrontare al meglio il tema dello sconfinamento. Molte figure ci hanno accompagnato in questo percorso, forme diverse dell’arte che hanno fatto loro stesse dell’idea del limite un loro fondamento: la fotografia di Mapplethorpe, il quale continuamente nel suo percorso cerca di catturare la bellezza in corpi statuari, immobili in spazi disegnati alla perfezione e I prigioni di Michelangelo, dove scorgiamo in tutta la grandezza dello scultore corpi imprigionati nel marmo che non riescono a fuoriuscire da quello che ...
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