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Liliana Cosi: “la vera arte parla di Dio”, la mia danza la mia fede

È stata sicuramente una delle più grandi danzatrici degli ultimi anni ed ancora oggi occupa un posto di primo piano nel mondo della danza come direttrice di una prestigiosa compagnia e un’ottima scuola. Liliana Cosi, ètoile della Scala di Milano, ci racconta la sua vita e la sua fede nella danza: “La vera arte parla di Dio, testimonia di Dio anche se non lo nomina. Il vero artista è colui che fa regali alla gente, perché dà questo mistero che è l’arte, un dono di Dio agli uomini”. Come nasce la passione per la danza e qual è il ricordo degli anni trascorsi alla Scuola di Ballo della Scala? La passione per la danza è nata a nove anni, quando ho iniziato il primo corso alla Scala: ogni giorno che passava vedevo che riuscivo bene nello studio e così mi sono resa conto che la danza era innata in me. Qual è l’esperienza che ricorda con più affetto di quando danzava al Teatro alla Scala? Ci sono due momenti significativi che ricordo con grande emozione, il primo quando mi sono diplomata: sono stata la prima – e l’ultima – che ha ricevuto un premio per gli studi condotti. E il ...

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Gd Web TV: Le punte perfette

Trovare le punte perfette è un’attività molto difficile, anche per le ballerine più esperte. In questo video Ako Kondo, Principal dell’Australian Ballet, ci racconta i suoi segreti. www.giornaledelladanza.com  

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Tempo, spazio e confini a Torinodanza con Louise Vanneste

L’11 e 12 settembre 2015 presso Fonderie Limone Moncalieri di Torino, Torinodanza Festival ospita la giovane coreografa belga Louise Vanneste con la prima italiana di Gone in the heartbeat, opera innovativa e coinvolgente, in cui suono e musica si trasformano in danza, attraverso un linguaggio raffinato, originale e intenso. Considerata da molti la vera rivelazione della danza belga degli ultimi anni, nel 2013 Vanneste si aggiudica il Premio della Critica Teatro e Danza, destinato ogni anno ai migliori lavori degli artisti della comunità francese in Belgio. Con le sue creazioni, la coreografa esplora con originalità i vari elementi della composizione coreografica, corpo, movimento, luci, suono e spazio, dando vita ad una danza fatta di tensioni e sospensioni, di de-personalizzazione e desiderio di unità, in cui il movimento cerca di rendersi indipendente da chi l’ha creato e nello stesso tempo vi rimane connesso. Tutto ciò è anche in Gone in the heartbeat, opera in cui quattro danzatrici condividono lo stesso spazio, mantenendo ognuna la propria singolarità e autonomia di movimento, senza tuttavia restare indifferente all’altra. Al contrario, le gestualità si contaminano e si fondono creando relazioni che obbligano ad uscire da se stessi per incontrare l’altro, in un corpo unico, con ...

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Tempo di contemporaneo a Prato: dal 25 settembre Contemporanea Festival

Progetto del Teatro Metastasio Stabile della Toscana organizzato con il contributo di Regione Toscana, Comune e Provincia di Prato, Contemporanea Festival, diretta da Edoardo Donatini, si svolgerà a Prato dal 25 settembre al 4 ottobre aprendo ufficialmente le attività del Teatro Metastasio Stabile della Toscana nella stagione 2015/2016. Tantissimi gli artisti e le compagnie italiane e straniere, tra cui, in apertura di festival, il 26 settembre alle 21.30 una serata che riunisce alcune compagnie del panorama italiano: Compagnia Virgilio Sieni, Letizia Renzini & Marina Giovannini, Kinkaleri, Silvia Costa, Jacopo Jenna, Claudia Catarzi, MK. Al Teatro Fabbricone il giorno successivo in scena la coreografia per Cedric Andrieux di Jerome Bel, un solo creato come una sorta di nostalgico flashback alla carriera di un danzatore, inserito in un progetto di omaggi a interpreti e, di riflesso, spettatori. Un cognome dal suono italiano, ma una coreografia dal debutto francese quella in scena il 30 settembre: I Feel 2, firmato Marco Berrettini, che traduce in forma di battaglia danzata una sorta di disputa filosofica; mentre inaugurano il mese di ottobre l’assolo definito ‘concerto per corpo’ in cui Yasmine Hugonnet associa lo spettacolo coreografico con i processi della scultura (Le récital des postures, in scena ...

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Mikhail Baryshnikov e Robert Wilson al Teatro dell’Arte di Milano

In scena al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano dal 10 al 20 settembre Letter to a Man, spettacolo in lingua inglese e russa con sottotitoli in italiano, tratto   dai Diari di Vaslav Nijinsky, ideato e diretto da Robert Wilson  con Mikhail Baryshnikov. Lo spettacolo è un progetto di Change Performing Arts e Baryshnikov Productions,   produzione esecutiva CRT Milano commissionato da Spoleto Festival dei 2Mondi, BAM for the 2016 Next Wave Festival, Cal Performances University of California Berkeley, Center for the Art of Performance at UCLA in collaborazione con Teatros del Canal Madrid, Les Ballets de Monte-Carlo/ Monaco Dance Forum. “All theatre is dance” (tutto il teatro è danza) ha dichiarato una volta Bob Wilson definendo gli ampi confini del suo lavoro. Letter to a man (il titolo proviene da una lettera di Nijinsky a Diaghilev) è il suo nuovo spettacolo che ha debuttato lo scorso luglio al Festival dei 2Mondi di Spoleto, pur non essendo uno spettacolo di taglio coreografico riguarda da vicino il mondo della danza. La sua costruzione drammaturgica è infatti ispirata ai Diari di Vaslav Nijinsky, testimonianza della progressiva e inesorabile discesa nella follia di quello che fu considerato l’incarnazione stessa della danza degli inizi del ‘900, “l’angelo ...

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“Rock Rose Wow”: mi sento perfetto!

Su concept e coreografia di Daniele Ninarello, con la straordinaria performance di Annamaria Ajmone, Marta Ciàppina e Daniele Ninarello, all’Auditorium Cavallerizza di Reggio Emilia va in scena Rock Rose WoW, pièce che tenta di scolpire il profilo di tre distinti corpi che “eccedono” verso il proprio ego facendo tutto ciò che possono. In mostra silenziose rivoluzioni volontariamente spogliate di pathos romantico e dietro le quali si celano, come sostegno invisibile, le pieghe grottesche dell’animo umano. Il gioco è leggero e candido. Analizzando da diverse prospettive il tema della corsa alla realizzazione del sé, si riflette sulle molteplici personalità che si possono formare, tutte differenti, e sulle infinite potenzialità sigillate e perse nel tempo. Il tentativo è di indagare questo territorio per tradurre nel corpo e sulla scena il “tutto ciò che posso”, dove il corpo si duplica, triplica per raccontare la fragile bellezza e le tracce di una caduta innocenza, celate dietro la necessità di essere importanti, riconosciuti qui ed ora, lasciando affiorare il timore di non esistere negli occhi di chi osserva. Rock Rose è un fiore che in natura tende ad aprire e chiudere la sua corolla molto velocemente evocando sensazioni di instabilità e perdita di controllo tipiche degli ...

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Israel Galván in “Solo”: sperimentalismo e avanguardia

Anteprima d’eccezione per la sesta edizione del Festival ¡Flamenco!, in programma al Parco della Musica dal 5 all’11 ottobre 2015. Martedì 8 settembre, Israel Galván si presenta in prima italiana al pubblico dell’Auditorium nel suo nuovo “Solo”. Il grande bailaor, che incarna appieno la ricerca d’avanguardia condotta sul flamenco classico, si esibirà entusiasmante e trasgressivo, negli spazi insoliti del Foyer Sinopoli. “Solo” è una personalissima riflessione sul ballo flamenco totalmente priva di musica e orpelli superflui. L’artista sivigliano si fa protagonista di un’esperienza radicale, in cui il bailaor è il solo e unico signore della scena, senza nessun altro supporto. Nel tempio della musica progettato da Renzo Piano Galván sceglie dunque di danzare senza accompagnamento musicale e in uno spazio altro rispetto al teatro, un esperimento realizzato anche presso la Fondazione Hermès per la danza di Parigi (dicembre 2007), la Dia Art Foundation di New York (giugno 2008), il Guggenheim di Bilbao e il Mercat de les Flors di Barcellona. «Mi sento a mio agio solo quando ballo assumendomi dei rischi. Non lo faccio per un calcolo strategico o perché mi sia ripromesso di essere all’avanguardia. Mi viene spontaneo. Quando sviluppo una cosa nuova, innovativa o mai fatta prima, inizio ...

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PROSPETTIVE01 – Flash Mob Alice in Wonderland

PROSPETTIVE01 – “Penthe. Küsse und Bisse”: l’impeto che annichilisce la ragione

“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di raccogliere una serie di interviste e di articoli mirati a dar voce e spazio a tutte le fasce creative del mondo coreutico che costituiscono giovani realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi, o realtà già consolidate, di spiccato talento, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Debutterà il prossimo 8 settembre, al Theaterhaus Stuttgart, il teatro privato più grande della Germania, lo spettacolo Penthe. Küsse und Bisse, interessantissimo lavoro della coreografa Katja Erdmann-Rajski che coniuga danza contemporanea e teatro-danza, su musiche di Mozart, drammaturgia Maren Witte e Ulrich Fleischmann. Lo spettacolo, che vede come interpreti: Carolin Bock, Katja Erdmann-Rajski, Lena-Maria Fistarol, Carina Neumer, Giovanni Nicolella, Marleen Streicher, Verena Wilhelm, è ispirato a Penthesilea, opera dello scrittore tedesco Heinrich von Kleist del 1808, il cui tema narra di Pentasilea la regina delle Amazzoni, che si innamora di Achille e, pazza d’amore, lo uccide e lo mangia. La battaglia infuria sotto le mura di Troia. I troiani ostinati respingono gli assalti dei greci decisi a ...

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“Letter to the World”: lo studio di Rosella Simonari su Martha Graham e Emily Dickinson

Rosella Simonari, una storica della danza indipendente, oltre che storica culturale esperta in letteratura e studi di genere, è autrice di un preciso ed interessante lavoro recentemente pubblicato dalla Aracne editrice: Letter to the World – Martha Graham danza Emily Dickinson. Il libro, che è il risultato di circa diciassette anni di ricerca perseguita con dedizione e caparbietà tra Italia, Londra e New York, è una ricostruzione accurata, a tal punto che nessun aspetto viene lasciato negletto (contenuti, struttura, approfondimenti storico culturali), di Letter to the World, una coreografia poco conosciuta di Martha Graham dedicata ad Emily Dickinson. Confrontandosi con documenti di vario tipo (scritti, orali, audiovisivi), Rosella Simonari si propone di ricostruirla e contestualizzarla secondo una prospettiva storico culturale che includa l’indagine microstorica e coreutica. Il risultato è potente e inusuale per l’epoca, dato che le poesie della Dickinson venivano ancora pubblicate in modo alterato rispetto all’originale e una critica su di lei non si era ancora pienamente sviluppata. Dallo studio di Letter to the World emergono inoltre aspetti poco indagati se non ignorati del lavoro di Martha Graham, come la sua fascinazione per la Vergine, l’importanza del puritanesimo e il «motivo del viaggio», ovvero il percorso ad ostacoli ...

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José Perez presenta la prima nazionale della sua “Carmen”

  Il 14 settembre 2015, presso il Teatro Romano di Benevento, José Perez presenterà la prima nazionale della sua Carmen, balletto in due atti, su musiche di Georges Bizet, una produzione Balletto di Benevento, direzione artistica Carmen Castiello, assistente alla coreografia Renè De Cardenas. Lo spettacolo, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica di Benevento diretta da Valerio Galli, sarà rappresentato nella splendida cornice di uno dei teatri più suggestivi d’Italia, costruito nel II secolo sotto l’Imperatore Adriano, e vedrà come protagonista Odette Marucci, giovane stella del panorama tersicoreo campano, che, unendo alle belle linee una forte carica emotiva, interpreta una Carmen passionale e moderna. Il personaggio di Carmen è studiato in ogni minimo dettaglio, per rendere al massimo il senso di una donna moderna e decisa, forte del suo fascino, ma nel contempo capace di provare amore e consapevole del suo ruolo umano in ogni istante, fino a quello estremo della morte. Nei panni di Don José lo stesso José Perez, che, nel duplice ruolo di danzatore e coreografo, ha confermato tutto il suo straordinario talento di artista dalle mille risorse. Temperamento eclettico e poliedrico, forte di una tecnica solidissima e dotato di un’incredibile versatilità che gli consente di spaziare a 360 gradi in tutti i ...

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