Gent, cittadina universitaria e capoluogo delle Fiandre orientali è una vera e propria città delle fiabe: piccola, racchiude un mondo di teatri e soprattutto di danza. È il luogo perfetto per presentare Ballet Menu, opera magna del Royal Ballet of Flanders: un vero e proprio collage di quattro coreografie, create appositamente da altrettanti importantissimi coreografi che, sapientemente, hanno donato le loro capacità alla compagnia di Sua Maestà. Il primo della lista è David Dawson: con la sua pièce, rilettura de “L’après-midi d’un faune” di Nijinsky, rende omaggio ai Balletti Russi di Diaghilev, sua inconfondibile fonte di ispirazione. Matjash Mrozewski, con lo spettacolo creato appositamente per la compagnia belga, tocca il cuore di critici e spettatori per la sua innata eleganza, introspezione e diversità rappresentate. Garry Stewart e William Forsythe svolgono un ruolo fondamentale nel prosieguo di Ballet Menu: con le loro coreografie, i danzatori si esprimono al massimo delle loro qualità. New sleep, in particolare, è una pièce originariamente plasmata sulle musiche di Thom Willems, assistente e compositore personale di Forsythe per moltissimi anni. Questo lavoro, della durata di 22 minuti, è stato coreografato per il San Francisco Ballet: unisce il teatro alla danza e rappresenta al massimo le qualità ...
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