In Italia l’arte passa anche attraverso la comprensione dei suoi personaggi più significativi. E la danza ci permettere di scoprire uno spaccato di vita spesso non raccontato. Mirko Stefio è piccolissimo quando prende parte ai primi corsi di danze latinoamericane. Vincitore del titolo Italiano nella Classe “Youth 16-18 Anni”, è fondatore dell’Accademia “Fuego Latino” in Sicilia, meta per i migliori ballerini Italiani che accorrono per studiare lo stile molto singolare creato da Mirko. Innamoratosi delle danze caraibiche, che studia nei paesi d’origine, ne diventa campione italiano professionisti. Sei volte Campione d’Italia, entra nel Guinness dei primati per aver conquistato il titolo cambiando consecutivamente ballerina ad ogni edizione del Campionato. Ma conosciamolo meglio il siciliano campione del mondo di danze caraibiche.
Sei molto popolare nella tua Sicilia e hai avuto grandi successi internazionali. Per chi non ti conosce, com’è incominciata la tua straordinaria carriera di ballerino?
La mia carriera è iniziata all’età di 5 anni circa… tutto per gioco e poi è finita come un lavoro… mi diverto ancora a lavorare…
Dalla Sicilia hai dovuto emigrare per migliorare il tuo stile. Quale Paese ti ha dato maggiore spessore tecnico?
Ho dovuto emigrare… per altro come tutti i siciliani, e sono andato con mio padre a Puerto Rico per la prima volta, in quanto comandante delle navi crociere… ho conosciuto la Isla de l’encanto e mi sono innamorato della Salsa… amavo quel modo di ballare.. quel popolo amava il sabor… ben lontano da questa Europa…troppo fredda e troppo concentrata sulla spettacolarità del ballo… a Puerto Rico la gente invece ama vedere il negro del Baile… La salsa infatti ben lontana dalle dinamiche a cui siamo abituati vive di Calle!!!
E in Italia devi ringraziare qualcuno?
Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me… e che continuano a farlo nonostante tutto… in Italia ringrazio Niovis Soto, Jhesus Aponte, Thomasito Santamaria… e le persone che mi sono sempre state vicino…Non mi posso scordare comunque di una donna in particolare… Daria Mingarelli…
Come mai i grandi ballerini devono studiare in America per avere seguito artistico rilevante nel nostro paese?
Non so se oggi è necessario andare in America… per imparare a ballare Salsa… certo che a Puerto Rico… dove io ho imparato vissuto ed amato… posso dire che aver avuto maestri come papito jala jala, Vivian ayala, Felipe Polanco, non è facile… una cosa mi insegnava il mio Maestro…che la strada è una grande insegnante… la differenza è che a PuertoRico la Salsa è ben Otra Cosa dal circo che c’è in Italia….
Tra le tante vittorie ai campionati mondiali di danze latinoamericane ne ricordi qualcuna in particolare? Ce ne parli?
Ricordo la più importante quando vinsi con Griselle Ponce, ai tempi ballavo con lei… fu un’esperienza unica ed irripetibile… vincere è sempre molto bello… stare sul tetto del mondo significa aver vinto una sfida con te stesso… oltre ogni limite, oltre ogni normale e possibile sacrificio… fu un bel momento… da lì inizio tutto… lo ricordo ancora con estremo affetto…
Sei un maestro che trasmette passione per il ballo ai suoi allievi. Cosa insegni loro?
Insegno a non mollare mai, a non smettere di soffrire… li faccio soffrire tanto in sala… li educo alla sofferenza… dopo, infatti sono educati alla sofferenza…e non soffrono più… dicono che sono molto severo… forse è vero e spesso li faccio piangere… ma perchè voglio il meglio di loro non mi accontento mai… da loro pretendo… x questo ottengo il max da loro… spero solo che un giorno si ricordino di me…
Hai qualche critica da fare alla tua Sicilia che balla?
La mia Sicilia, purtroppo pullula di Ignoranza… ma questo non vale solo per la mia isola… purtroppo hanno levato lo swing a questo ballo straordinario, ed oggi non si rendono conto che bisogna ricercare tutto il resto che non c’è … ovvero il sabor… mentre hanno abituato la gente ad applaudire a troppi cloun, non è l’acrobazia, ciò per cui si deve ritenere un ottimo show… ma questa è colpa sopratutto degli organizzatori..troppo improntati sul business e troppo ignoranti in materia… questo è l’unico campo in cui gli organizzatori il più delle volte non ne capiscono un tubo… paghiamo questo triste scotto… spero che riemerga il vero fondamento della Salsa…
Come ti vedi nei prossimi anni? Ballerino, maestro oppure dirigente come stai ottimamente facendo?
Sinceramente mi vedo fuori dalla Sicilia…sto cercando di andare a vivere per sempre a PuertoRico… vorrei proseguire là la mia carriera… vorrei vivere per sempre lì…il resto sinceramente non ci ho pensato… spero sia sempre più verde…
Come vuoi concludere questa chiacchierata?
Vorrei concludere con l’augurarvi di divertirvi ogni volta che ballate, di stare lontani da quello che chiamano mode… e di fare ciò che sentite e di esprimere ogni volta che ballate la stessa forza ed energia… non abbattetevi mai anche quando le cose non vanno bene ma pensate che dopo ogni tempesta esce sempre un meraviglioso arcobaleno…. Que viva la Salsa y que viva PuertoRico…
Massimiliano Raso