Alzandosi dai sedili di un teatro vuoto, Daniil Simkin potrebbe essere un vampiro in un vecchio film muto. Con gli accenti percussivi e insistenti suonati dal Kronos Quartet in questa prima collaborazione, i partner di lunga data Simkin e Maria Kochetkova esplorano le possibilità di ballare insieme mentre sono separati: dalla Deutsche Oper Berlin e dalle dune di sabbia di Skagen, in Danimarca, con due film separati equipaggi.
“Diorama” è oscuro e strano: un inseguimento surreale e bizzarro. I movimenti del coreografo Sebastian Kloborg sono intrisi di teatralità e sperimentazione; quando Kochetkova percepisce la presenza di Simkin dal suo posto proiettata su uno sfondo dietro di lui, è sorpresa e si allontana. Niente è normale in questo momento, quindi potremmo anche provare qualcosa di diverso.
All’inizio della pandemia i due danzatori si sono trovati in paesi differenti, impossibilitati a condividere la scena. La sfida era dunque come fare a riportarli insieme nonostante fossero fisicamente distanti. Il risultato è stato Diorama, un film nel quale i due protagonisti superano la distanza fisica e spaziale.
«Ispirati dal cinema muto abbiamo voluto creare un lavoro che fosse una ricerca reciproca surreale e bizzarra e riprodurre la sensazione di essere catturati esattamente nello spazio di separazione fra l’artista e il pubblico, l’artista e la musa, l’artista e la vita» afferma il direttore e coreografo Sebastian Kloborg.
Diorama è stato girato fra le vaste dune di Skagen, in Danimarca, con Maria Kochetkova, e all’interno del Teatro dell’Opera di Berlino vuoto, con Daniil Simkin, con due diverse troupes cinematografiche.
Sara Zuccari
Direttore www.giornaledelladanza.com