Dopo il notevolissimo successo di critica e pubblico riscosso nelle scorse stagioni dal suo Giulietta e Romeo (oltre trecentocinquanta repliche per un totale di circa trecentomila spettatori), Fabrizio Monteverde torna con una nuova versione dell’Otello in cui rivisita il testo shakespeariano lavorando soprattutto sugli snodi psicologici che determinano le dinamiche dei rapporti, ambigui e complessi, nel triangolo di relazioni Otello-Desdemona-Cassio.
I tre vertici risultano costantemente intercambiabili a causa degli intrighi di Jago e ancor più alle varie ‘maschere’ del ‘non detto’ con cui la Ragione combatte – spesso a sua stessa insaputa, ancor più spesso con consapevoli menzogne – il Sentimento.
L’ambientazione costante in un moderno porto di mare chiarisce e amplia l’intuizione di base: se Otello davvero un ‘diverso’, un outsider non tanto per il colore della pelle quanto per il suo essere ‘straniero’, è anche vero che la banchina di un porto è una sorta di zona franca, un vero e proprio limbo dove si arriva o si attende di partire, un melting pot di diversità dove tutte le pulsioni vengono pacificamente accettate come naturali e necessarie proprio per il semplice fatto che lì, nel continuo brulicare del ricambio umano, lo straniero, il diverso e il barbaro non esistono.
La forte presenza del mare suggerisce i segreti, gli slittamenti progressivi e inevitabili nei territori proibiti del piacere, della gelosia e del delitto. Precoce dramma romantico Otello ben si presta alla lettura provocatoria ed “eccessiva” elaborata da Monteverde, dove anche certe forzature enfatiche di Dvoràk trovano una loro pertinente e salutare collocazione fungendo spesso da sottile contrappunto ironico all’azione dei personaggi.
Il ruolo di Otello è affidato a Josè Perez, primo ballerino in diverse Compagnie internazionali (Torino, Dresda, Edimburgo, per citarne alcune), vincitore dei più importanti premi internazionali della danza, conosciuto dal grande pubblico italiano in quanto nel cast dei ballerini professionisti della popolare trasmissione televisiva Amici di Maria De Filippi.
Claudia Vecchi (Desdemona), diplomatasi presso la scuola del Teatro alla Scala, vanta nel proprio curriculum esperienze con i coreografi Mikail Messerer, Luciano Cannito, Mauro Bigonzetti e Amedeo Amodio.
ORARI & INFO
27 Aprile ore 21.00
Via Bacigalupo 2 – Genova
Tel: +39 010 8393589
botteghino@politeamagenovese.it
C.V.