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Il California Ballet presenta “Lo Schiaccianoci” di Maxine Mahon

 

Dall’11 al 21 dicembre il California Ballet metterà in scena Lo Schiaccianoci, balletto in due atti su musiche di Tchaikovsky, coreografia di Maxine Mahon.  Interpreti principali Carlo Di Dio, Bernadette Torres, Cassandra Lund, Chie Kudo, Vtaliy Nechay, Oscar Burciaga e Hugo Carreon. Artisti ospiti Gennadi Saveliev, solista dell’American Ballet Theatre, e Raydel Caceres. Oltre al corpo di ballo, il cast è composto da 200 bambini della California Ballet School di età dai 4 ai 14 anni.

La trama del balletto è tratta da una favola borghese di Ernst Theodor Amadeus Hoffman, Schiaccianoci e il re dei topi, pubblicata nel  1816, liberamente reinterpretata in Francia da Alexandre Dumas. Fu in questa versione che arrivò al coreografo Petipa, che eliminò subito i risvolti più inquietanti del racconto a favore di una formula spettacolare che esaltasse maggiormente lo spirito favolistico e con questo impianto la consegnò poi ad Ivanov, suo successore, che ne portò a termine la coreografia. Così reinterpretato, il balletto tradì l’opera letteraria di Hoffman, ignorando i risvolti oscuri della vicenda che si nascondevano dietro la favola, ma  fu egualmente un successo perché furono esaltati gli elementi tradizionali dell’amore, dei prodigi e dei divertimenti.

È la sera della vigilia di Natale. Nella casa del borgomastro di Norimberga, Clara e Fritz, i suoi due figli, stanno adornando l’albero. Arrivano gli invitati: gli amichetti dei due bambini e i loro genitori. Giunge anche Drosselmeyer, uno strano tipo con una benda nera su un occhio. Ha portato doni per tutti. Per Clara c’è un dono speciale: uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto.  Arrivano alla festa anche i parenti, che si uniscono alla festa danzando. A mezzanotte Clara, stanca per le danze della serata, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta sul letto e inizia a sognare.  Tutto intorno a lei inizia a crescere, la sala, l’albero di Natale, i giocattoli e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci. Clara tenta di cacciarli, quando lo schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz: alla fine, rimangono lui e il Re Topo, che lo mette in difficoltà. Clara, per salvare il suo schiaccianoci, prende la sua ciabatta e la lancia contro il Re Topo, distraendolo; lo schiaccianoci lo colpisce uccidendolo e poi si trasforma in principe. Clara lo segue, entrando in una foresta innevata e il primo atto si chiude con uno splendido Valzer dei Fiocchi di Neve.

Nel secondo atto i due giovani entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo schiaccianoci tutte le sue avventure. Subito dopo, tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze che compongono il divertissement più famoso che culmina nel Valzer dei Fiori. Il Principe e la Fata Confetto si esibiscono in un pas de deux e il balletto si conclude con un ultimo valzer su cui il sogno finisce. Una volta risvegliata, Clara ripensa al magico sogno abbracciando il suo Schiaccianoci.

Nell’adattamento di Maxine Mahon Clara è quasi un’adolescente che si affaccia al primo amore e il suo sogno esprime il desiderio di vedere nello schiaccianoci a forma di soldatino che le è stato regalato un principe affascinante che la porterà con sé. Viene evidenziato l’aspetto della duplicità di tutti i personaggi: Drosselmeyer che è al tempo stesso l’amico di famiglia che ama i bambini  e colui in grado di spaventarli con le sue magie; lo schiaccianoci, che si trasforma in Principe, e la stessa Clara, che è una bambina ma con desideri di adulta. La sua storia è la premonizione di ciò che avverrà, che tuttavia non è semplice né sempre piacevole. Lo stesso mondo che la circonda è frivolo ma presenta anche degli aspetti spiacevoli (simbolizzati dal dispetto del fratello), dunque l’unico modo di raggiungere la felicità è attraverso il sogno. Questa implicazione in parte si discosta dall’atmosfera interamente fiabesca di Petipa e lascia aperte le possibilità di varie interpretazioni secondo un approccio psicologico più moderno.

 ORARI & INFO

Sabato 11 dicembre, ore 14.30 e 19.00

Domenica 12 dicembre, ore 13.00 

Poway Center for the Performing Arts

http://www.powayarts.org

Sabato 18 dicembre, ore 14.30 e 20.00

Domenica 19 dicembre, ore 13.00 e 17.30

Martedì 21 dicembre, ore 14.30 e 19.00

San Diego Civic Theatre

http://www.sandiegotheatres.org

California Ballet Company

http://www.californiaballet.org

Lorena Coppola

In foto: Carlo di Dio © Manuel Rotenberg

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