Il balletto classico preferito?
Lo Schiaccianoci.
Il balletto contemporaneo prediletto?
In the Middle.
Il Teatro del cuore?
Teatro dell’Opera di Roma.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Il gabbiano di Livingstone.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Seven.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Le cher de cher di Angelin Preljocaj.
Quale colore associ alla danza?
Rosso.
Che profumo ha la danza?
L’arzagara.
La musica più bella scritta per balletto?
Boléro.
Il film di danza irrinunciabile?
Due vite una svolta.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Mikhail Baryshnikov e Gelsey Kirkeland.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Ranversé.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico?
Il mago di Oz.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Mats Ek.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Grazie!
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Passione, resilienza e rispetto.
Come ti vedi oggi allo specchio?
In missione.
Michele Olivieri
www.giornaledelladanza.com
© Riproduzione riservata