La linea del ministro allo Sport è chiara: “Ci vuole parità di trattamento”. Tradotto: o si chiudono tutte (o quasi) le attività sociali e ricreative o non si chiude niente e si fanno rispettare le regole. Per questo, nonostante l’aumento esponenziale dei contagi e dei ricoveri e il rischio più che concreto di un lockdown di palestre e piscine a partire dalla prossima settimana, Vincenzo Spadafora tira dritto e dopodomani, venerdì 23 ottobre, presenterà il nuovo protocollo sulle attività sportive di base. Forte anche dei risultati che da Federazioni, società, associazioni e centri sportivi stanno arrivando dopo i primi controlli dei Nas.
Per cui, fino al nuovo temuto stop, avanti tutta. Il nuovo protocollo, che si aggiunge alle linee guida stilate già a maggio (distanza minima di 2 metri mentre si pratica sport o di un metro in assenza di attività fisica, igienizzazione delle attrezzatture tra un esercizio e l’altro, borse sigillate in cui riporre i propri indumenti).
Nessun timore, al momento, di pareri negativi da parte del Cts o del ministero della Salute, spiegano dallo Sport, perché le misure saranno ovviamente più stringenti nel tentativo, convinto ma estremo, di rassicurare l’ala più prudente del governo a non chiudere del tutto.
Redazione www.giornaledelladanza.com