Sarà presentato in prima assoluta il prossimo 30 ottobre, presso il Cavallerizza di Reggio Emilia, il nuovo lavoro della coreografa Simona Bucci Giuditta e Oloferne, un brano per tre danzatori interpreti (Eleonora Chiocchini, Carmelo Scarcella e Frida Vannini) ispirato a uno degli episodi dell’Antico Testamento che più hanno colpito l’immaginario di artisti di generi e epoche diversi, da Caravaggio a Klimt.
La storia della donna pronta a macchiarsi di tirannicidio per salvare il proprio popolo è da sempre oggetto di riflessione sull’uomo e sul suo destino, e la Bucci, attenta indagatrice dei meccanismi che sottendono al comportamento umano, coglie la forza del racconto testamentario e lo rilegge come “occasione di riflessione sulla forza del singolo. Il potere che ogni singola natura può avere attraverso la forza di volontà, il desiderio, guidata e sorretta da un valore alto nella realizzazione di grandi cambiamenti”.
In un tempo e in un luogo indefiniti, i tre danzatori si muovono in uno spazio in cui scene, costumi, musica originale vivono di contaminazioni e richiami a modelli diversi per evitare qualsiasi connotazione storica e letterale del racconto biblico.
Simona Bucci, il cui nome è legato a quello di Alwin Nikolais (con cui studia a New York dal 1981 fino a diventare, dieci anni dopo, solista della Alwin Nikolais Company, ruolo con il quale calcherà i più importanti teatri del mondo) e a quello di Carolyn Carlson (nel 2000 diventa la sua assistente e inizia con lei una collaborazione ancora attiva da cui nascerà nel 2006 Cenere, per la compagnia della Carlson), contribuisce con il suo lavoro di ricerca coreografica ad arricchire la scena della danza italiana e non solo, dedicandosi a generi e studi diversi, non ultimo quello sulla produzione di lavori dedicati a un pubblico giovane (dai 5 agli 8 anni) come Giorgio e il drago (2008) e il recente Boxville_ballata di cartone (2010), omaggio ad Alwin Nikolais per il centenario della sua nascita (1910-2010).
ORARI & INFO
Domenica 30 ottobre ore 17.00
Teatro Cavallerizza
Piazza Martiri del 7 Luglio, 7
Reggio Emilia
Francesca Romana Famà