Il ballerino albanese Kledi Kadiu torna alla ribalta delle scene italiane. E’ stato infatti annunciato alcuni giorni fa che presenterà alla 69esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica a Venezia (aperta dal 29 agosto all’8 settembre) un docu-film in “fuori concorso” dal titolo “La Nave Dolce” del regista Daniele Vicari. La pellicola racconta con immagini, testimonianze e video di repertorio, quello che accadde agli oltre 20.000 clandestini albanesi sbarcati in Italia l’8 aogsto del 1991. In quel tempo, salpò a Bari Vlora, un vecchio mercantile degli anni settanta e il nostro Kledi era lì. Nel film stesso il ballerino interpreterà se stesso raccontando cosa ha provato in quel momento ormai diventato storico.
Alla stampa ha dichiarato: “Ricordo tutto di quel giorno, volevo assaporare la libertà, assaggiare la Coca Cola che non avevo mai provato. Ma dopo tre giorni in cui è successo di tutto, siamo stati rimpatriati, e a casa sono tornato con una lattina vuota…“. Immancabili alcune domande su Maria De Filippi, la sua madrina televisiva, a cui però dice di non dovergli nulla: ” A Maria De Filippi sono riconoscente per il lavoro, ma non mi sento suo debitore, quello che ho avuto me lo sono conquistato... All’inizio non ci pensavo, io volevo fare solo il ballerino classico… Qualcuno diceva che tra noi c’era del tenero e io scherzavo su questo con Maria, lei rideva…. In Italia, quando hai successo, se sei una donna è perché ‘l’hai data’, se sei un uomo è perché ‘ci sei andato’. Io scherzavo su questo con Maria e anche lei ne rideva. A lei comunque sono riconoscente per il lavoro ma non mi sento un suo debitore: quello che ho avuto me lo sono conquistato”.
All’inizio – racconta – non è stato facile perché il mio visto non andava bene per fare un programma come lavoratore autonomo, perciò ho dovuto rinunciare alla trasmissione che mi avevano proposto, Il grande bluff. Dopo però le cose si sono sistemate tanto che adesso sono cittadino italiano.
Curiossissimi di vedere all’opera nelle vesti di attore il ballerino albanese che già diede sfoggio delle sue doti di attore nel lontano 2005 nel film “Passo a due”. La pellicola fece faville al botteghino ma non convinse molto la critica che ammonì il film con due stelle su cinque. “La Nave Dolce” invece sembra avere tutte le carte in tavola per esser un buon film, non solo perché narra di un fatto di cronaca (oseremmo dire ancora d’attualità) ma soprattutto per l’aiuto di due grosse realtà come la Indigo Film e la Apulia Film. Qui sotto, il trailer.